Secondo un recente articolo del Wall Street Journal il nuovo servizio di mobile advertising di Apple, iAd, sta subendo una “partenza turbolenta”, conseguenza dei ritardi provocati agli inserzionisti nella pubblicazione delle loro pubblicità.
Nonostante in un post di qualche giorno fa avevamo testimoniato quanto fossero soddisfatti inserzionisti e sviluppatori della nuova piattaforma, il WSJ scrive che diversi inserzionisti hanno avuto non poche difficoltà di adattamento al nuovo sistema realizzato dall’azienda di Cupertino. In base a quanto affermato dai diretti interessati, il problema è da imputare anche al “rigido controllo sul processo realizzativo” da parte di Apple.
Un processo, dunque, lungo e laborioso, come spiega l’articolo: “Ciò [il controllo] ha reso laboriosa la creazione di pubblicità mobile, richiedendo dalle 8 alle 10 settimane dal brainstorm al completamento – più del normale rispetto alla maggior parte di servizi di pubblicità mobile”. Secondo quanto sostenuto da una fonte, “La realizzazione attuale di una pubblicità, controllata da Apple, in alcuni casi richiede due settimane in più di quanto ci si aspetti”.
Come era stato annunciato da Apple, infatti, inizialmente il processo di realizzazione delle pubblicità sarebbe stato controllato dall’azienda stessa per garantire una sorta di “training” con il quale istruire gli inserzionisti. Probabilmente, si tratta solamente di un avvio macchinoso dovuto alla giovinezza del progetto.
E’ quello che sostiene, ad esempio, Sam Altman (CEO dell’applicazione per il social networking Loopt), il quale ha dichiarato al giornale che ritiene “inaspettatamente lento” l’avvio di iAd. D’altro canto, la sua opinione è che il servizio andrà via via migliorando nel lungo termine.
Come è lecito aspettarsi, la situazione dovrebbe migliorare dal momento in cui Apple fornirà un kit per la realizzazione autonoma della pubblicità in HTML5.
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