La presenza di Samsung al Mobile World Congress è piuttosto marcata. Oltre al booth principale, quello grande e dedicato principalmente agli smartphone e tablet basati su Android, con ovvia evidenza al nuovissimo Galaxy S5, ce ne sono lungo la fiera altri, più piccoli, in cui vengono mostrati i dispositivi e le iniziative, diciamo così, “minori”. E ce n’è uno tutto dedicato al sistema operativo Tizen, quello che prende sì spunto da Android, ma è tutto nelle mani di Samsung. E questo strano parallelismo tra Tizen e il sistema operativo di Google, nei dispositivi della casa coreana, è una delle vicende più interessanti dell’attuale mondo della tecnologia.
Il sistema operativo visto al Mobile World Congress girava su un prototipo di smartphone piuttosto simile a un Galaxy S4. Tizen non è altro che un OS basato su Linux e sviluppato dalla stessa Samsung, che, probabilmente, anche se è presto dirlo, punterà a sostituire con esso i dispositivi Android, per avere in questo modo un OS personale su cui basarsi e non dover più dipendere da Google. E si tratterebbe di una “sostituzione” avallata dall’estrema somiglianza delle due piattaforme: Tizen, infatti, come fa notare Ars Technica nel suo hands-on funziona più o meno come Android, solo senza alcun tipo di ecosistema alla base.
Anche la configurazione dei tasti è la stessa di quella che la controparte Google offre su molti smartphone: troviamo in basso tre tasti, Menu, Home e Back, che funzionano esattamente allo stesso modo di quelli Android. E il resto è tutto fatto da altre somiglianze con l’OS di Mountain View: c’è un centro notifiche pull-down, una serie di widget, pagine Home in cui riordinare le app e i widget preferiti e così via.
Il vero problema di Tizen, ovviamente, al momento, è rappresentato dalle applicazioni. Il sistema operativo non è ancora ultimato, è chiaro, e quando lo sarà apparirà presumibilmente come un riuscito clone di Android. Ma le applicazioni? Da un lato c’è Google che produce software di alto livello e molto apprezzati (anche su iOS) come Maps, YouTube, GMail, Google Now e così via, e dall’altro c’è Samsung che, beh… C’è Samsung che deve ancora coprire tutta questa parte.
Staremo a vedere. Chissà che, un giorno, da Seoul non decidano di abbandonare del tutto Google e affidarsi totalmente al sistema operativo proprietario.
Per ora, la strada sembra un po’ in salita.
via | Ars Technica
Mat 01/03/2014 il 16:23
Visto del filmato sembra carino, nel senso che è piu curato questo della touchwiz, ma il problema sono le app (a meno che non siano compatibili quelle di android)