Google e Samsung condivideranno i loro brevetti per i prossimi 10 anni

di Redazione 1

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I CEO di Apple e Google si sono incontrati solo qualche settimana fa per scendere ad un accordo che mettesse la parola fine alle cause legali che hanno accompagnato le due aziende da mesi. Una notizia dell’ultim’ora, però, sembra non promettere niente di buono per Apple. Samsung e Google hanno infatti raggiunto un accordo per la condivisione dei loro brevetti per i prossimi 10 anni.

La conferma dell’accordo è arrivata con una dichiarazione rilasciata alla stampa in queste ore. L’accordo sembra non riguardare esclusivamente i brevetti legati ai dispositivi mobili e ad Android, installato sui telefoni di Samsung, ma riguarderebbe diversi tipi di tecnologie e servizi.

Questo accordo non arriva certo come una buona notizia da Apple. Samsung è il principale concorrente di Apple in ambito hardware, con i suoi smartphone che sono tra i più venduti al mondo. Google, invece, fornisce servizi gratuiti che fanno concorrenza ad iCloud e sviluppa Android, il più utilizzato sistema operativo mobile del mercato.

Ora Google ha accesso ai brevetti hardware di Samsung, che è peraltro uno dei maggiori produttori di chip al mondo, e Samsung ha accesso ai brevetti software di Google, che ha imparato ad espandere i propri orizzonti ben oltre il famoso motore di ricerca.

In una dichiarazione, Google ha commentato:

Siamo felici di questo cross-licensing con Samsung. Lavorando insieme su accordi come questo, le compagnie possono ridurre il potenziale per eventuali cause legali e concentrarsi sull’innovazione.

Così un portavoce di Samsung:

Samsung e Google mostrano al resto dell’industria che c’è più guadagno nella cooperazione che in inutili cause legali legate ai brevetti.

Qualcuno, ad Apple, sente le orecchie fischiare.  E chissà che questo accordo non serva ad aumentare anche il potere contrattuale di Samsung nelle discussioni con Apple.

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Commenti (1)

  1. Oh, ma andiamo. Invece di parlare di “inutili cause legali” avessero a suo tempo imparato a istruire il reparto design a creare prodotti che non fossero la copia sputata di iPhone e iPad. Ammetto che, a partire da S3, abbiano svoltato trovando una loro identità, ma i modelli precedenti erano un insulto al buon design. E la cosa mi stupisce, considerando che il primo Android prodotto da Samsung (il i7500) era profondamente diverso da iPhone ma, soprattutto, considerando che tutti i telefoni precedenti erano diversi, con alcuni modelli (come il Samsung F300) che osavano, proponendo nuovi paradigmi sul mercato. Secondo me, la cosa importante, oggi, è chiudere le cause legali in corso, dare ad Apple quel che è di Apple, e trovare la propria strada.

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