Apple ed il passaggio da Jobs a Cook: bordate da un ex dipendente

di Giovanni Tripodi 1

Apple ha risentito parecchio del passaggio da Jobs a Cook, almeno stando alle bordate di un ex dipendente giunte di recente. Eccole nel dettaglio

Novità importanti quelle che arrivano direttamente dall’universo Apple, considerando il fatto che un ex dipendente della mela morsicata ha spiegato bene come siano cambiate le cose in azienda nel passaggio da Steve Jobs a Tim Cook.

Qui di seguito possiamo analizzare al meglio quanto dichiarato da Bob Burrough a proposito dei due CEO che hanno dettato le linee guida di Apple nel corso degli ultimi anni:

“Non hai la minima idea cosa stai parlando. Ho lavorato ad Apple per 7 anni sia con Steve che con Tim; iPod, iPhone, iPad,” cinguetta Burrough. “La primissima cosa che Tim ha fatto da CEO è stata convertire Apple da un dinamico innovatore ad una noiosa società di operazioni.

Il licenziamento di Forstall? Sono rimasto scioccato dal suo allontanamento perché sebbene non fosse certamente Steve Jobs, era la migliore approssimazione di Steve Jobs che abbia mai lasciato Apple. Si arrivava ad aspettarsi una certa quantità di cambiamenti repentini attorno a lui perché così si facevano le cose ad Apple: col perenne conflitto interno. L’innovazione non nasce da un comitato; l’innovazione è una lotta. È caos, gente che muore, ma quando la battaglia è finita, qualcosa di incredibilmente significativo viene raggiunto”.

Insomma, bordate non di poco conto nei confronti di Tim Cook e, probabilmente, parte del pubblico fedele al marchio Apple tende a vederla come lui.

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