iTunes è morto. Download di brani musicali in calo per la prima volta dal 2003

di Redazione 4

14.01.03-iTunes

Per la prima volta dopo il lancio di iTunes, nel 2003, le vendite di album musicali non sono cresciute rispetto all’anno precedente. Per le etichette discografiche la colpa non può che essere di servizi di Streaming Musicale come Pandora, Spotify e iTunes Radio.

Stando ai dati di Nielsen SoundScan, le vendite di brani digitali sono scende da 1,34 miliardi di unità nel 2012 a 1,26 miliardi nel 2013. Si tratta di un calo di quasi sei punti percentuali. Le vendite di album digitali sono diminuite a loro volta di 0,1 punti percentuali, passando da 117,7 milioni a 117,6.

L’industria della musica non ha preso la notizia come una grande sorpresa, avendo già intuito performance inferiori rispetto all’anno passato. Stupisce invece il calo delle vendite di interi album, considerata una partenza esplosiva all’inizio del 2013.

Billboard, che racconta questa news, sostiene che le etichette discografiche sarebbero restie ad accettare di condividere la musica dei loro artisti in modo gratuito, tramite servizi di streaming che forniscono ascolti gratuiti in cambio di interruzioni pubblicitarie. Servizi come iTunes Radio e Spotify hanno infatti rallentato le vendite dei singoli brani, ma è possibile che lo streaming musicale sia l’iTunes Store di questa epoca. Come, dieci anni fa, le case discografiche non riuscivano ad accettare l’idea di uno store digitale che vendesse singoli brani, è possibile che oggi non riescano ad accettare la naturale evoluzione del mercato verso le radio gratuite.

All’inizio del 2013 molte case discografiche erano contrarie a contratti che hanno firmato nei mesi successivi, sperando che l’ascolto gratuito potesse in qualche modo aumentare il numero di brani venduti. Non serve sottolineare che, come dimostrato dai dati di Nielsen, si sbagliavano di grosso.

Nel frattempo, qui in Italia, aspettiamo ancora iTunes Radio.

[via]

Commenti (4)

  1. Ma che titolo del cavolo sarebbe?
    iTunes è morto? Un temporaneo piccolo calo di vendite?

    1. @matteo65601: mah… sara’ perche’ c’e’ bisogno di fare il botto con il titolo?

  2. Beh, in effetti, “morto” è esagerato.. semmai verso ad un cambiamento sulla fruizione dei contenuti musicali, come lo è appunto lo streaming musicale gratis in cambio di pubblicità…
    Nulla di nuovo, c’è già la TV che da anni (escludendo Rai) trasmette palinsesti senza canone in cambio però di tanta pubblicità, forse anche più del dovuto…. Ma chi vuole di più è giusto che paghi.

  3. Quoto, che brutto titolo..

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