Sblocco iPhone 2.2.1 da UnlocktheiPhone: bufala

di Redazione Commenta

È circolata ieri nel Mac Web estero una notizia sensazionale: da UnlocktheiPhone sarebbe arrivato lo sblocco definitivo per il firmware 2.2.1 di iPhone 3G che attualmente è ancora inespugnato. Lo sblocco di iPhone 3G è un argomento che interessa marginalmente noi italiani dato che il melafonino venduto in Italia è sbloccato di fabbrica: nonostante questo, però, moltissimi iPhone arrivano dall’estero e per essere utilizzati necessitano delle pratiche del DevTeam. Siamo ormai in attesa di conoscere il nuovo modello di iPhone e la partita per lo sblocco di iPhone 3G è finita alla pari tra DevTeam ed Apple: yellosn0w è aggira il problema ma non è la soluzione soluzione che tutti ci aspettavamo.

UnlocktheiPhone, invece, sostiene si avere la soluzione definitiva per lo sblocco di iPhone 3G anche con il firmware 2.2.1. Noi di TAL abbiamo fatto una veloce indagine e abbiamo scoperto che si tratta di una bufala oltre che di una truffa ai danni del DevTeam.

Come lo stesso DevTeam aveva segnalato tempo fa, i siti che propongono programmi per lo sblocco di iPhone e iPod touch non fanno altro che rivendere i programmi creati dal gruppo di hacker burloni che, come sapete, non vogliono un dollaro per il loro lavoro.

UnlocktheiPhone non fa altro che proporre i programmi del DevTeam e, come vedete dalle immagini, questo truffaldino rivenditore non si preoccupa nemmeno di cambiare nome alle applicazioni e magari di rivestirle di una grafica diversa giusto per camuffarle.

Nessun programma per lo sblocco immediato come “il buon vecchio ZiPhone” e nessuna trovata geniale: il firmware 2.2.1 di iPhone 3G non viene sbloccato totalmente perché yellosn0w non è compatibile con la nuova baseband. Già, nel pacchetto venduto a 29.95 dollari viene pure spiegato come scaricare e installare yellons0w dalla repo di Cydia dopo aver utilizzato QuickPwn.

Il DevTeam resta ancora l’unico gruppo ad aver trovato la strada per sbloccare iPhone 3G e quelli di UnlocktheiPhone non fanno altro che sfruttarne il lavoro per guadagnare soldi. Peccato che essendo sul limite della legalità il DevTeam non sia nella migliore posizione per far valere i propri “diritti intellettuali”.

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