La bancarotta di Psystar: debiti con gli avvocati

di Redazione 8

Il produttore di Mac Cloni Psystar, al centro di una lunga battaglia legale con Apple avviata l’estate scorsa, poche settimane fa ha dichiarato bancarotta appellandosi al cosiddetto Chapter 11. L’azienda è sommersa di debiti. Dei 259.000 dollari che Psystar deve restituire ai creditori, 120.000 dovrebbero rientrare nelle tasche del socio fondatore, Rudy Pedraza, che tirò fuori il capitale iniziale. Escluso questo “prestito interno” da rifondere, il secondo maggior creditore di Psystar è la Carr & Ferrell, lo studio associato californiano di super avvocati che cura la difesa dell’azienda nella causa con Apple.

Ironia della sorte. La Carr & Ferrell, e in particolar modo Colby Springer, uno degli avvocati che si occupano in prima persona della difesa di Pedraza e soci, sono noti nell’industria come avvocati anti-Apple.
Springer, assieme a Robert Yorio, faceva parte del collegio d’accusa nella causa Burst.com VS Apple. Burst denunciò Cupertino per violazione di diritti su un metodo di distribuzione online di materiale audiovideo e riuscì a patteggiare un risarcimento di dieci milioni in cambio della cessione dei diritti d’usufrutto della tecnologia ad Apple.

I buoni avvocati americani costano caro, come insegnano le riduzioni cinematografiche dei libri di John Grisham, e la parcella della Carr & Ferrell non fa eccezione. Psystar deve ai legali Californiani ben 88.000 dollari. Non serve invece essere amanti dei legal thriller per sapere che se uno studio di avvocati decide di imbarcarsi in una causa come quella che vede contrapposte Psystar ed Apple è perché, almeno in parte, investe sulla possibilità di incassare una fetta di un eventuale risarcimento. In questo caso tuttavia non è chiaro se adesso la Carr & Ferrell continuerà a difendere il produttore di cloni. Colby Springer, contattato da Macworld per qualche domanda sulla questione non ha rilasciato dichiarazioni.

Commenti (8)

  1. Ma come le date le notizie? Psystar non ha mai dichiarato bancarotta, che è un reato collegato al fallimento. Ha chiesto la protezione del “Capitolo 11”, la nostra amministrazione controllata che dà la possibilità ad una azienda di pagare i debiti entro un certo periodo di tempo.

    Il capitolo 7 è il fallimento e un altro ancora la bancarotta.

  2. @ Finder:
    Le diamo bene e corrette. Il capitolo 7 e il capitolo undici sono due “chapter” della legge fallimentare U.S.A (legge sulla bancarotta, testuale) che comportano differenti oneri e obblighi per l’azienda.
    La nostra amministrazione controllata è ciò che si avvicina di più ma non è la stessa cosa. In ogni caso chiedere il capitolo 11 equivale, da parte di un’azienda, a chiedere il riconoscimento di uno stato fallimentare.
    Giusto per dare massima chiarezza, la definizione è proprio “Chapter 11 Bankruptcy”.

    E nello specifico ecco, da Wikipedia, la differenza fra i due chapter.

    When a business is unable to service its debt or pay its creditors, the business or its creditors can file with a federal bankruptcy court for protection under either Chapter 7 or Chapter 11.
    In Chapter 7 the business ceases operations, a trustee sells all of its assets, and then distributes the proceeds to its creditors. Any residual amount is returned to the owners of the company. In Chapter 11, in most instances the debtor remains in control of its business operations as a debtor in possession, and is subject to the oversight and jurisdiction of the court.[1]

  3. Camillo se una azienda chiede l’amministrazione controllata non è fallita ancora. Il falllimento è una conseguenza del cattivo esito dell’amministrazione controllata. Poi, la bancarotta è proprio un altra cosa, è un reato collegato al fallimento.

  4. P.S. lo spiega anche il testo di Wikipedia che hai citato.

  5. Veramente il Chapter 11 è proprio una delle 5 tipologie di procedimento fallimentare negli USA in cui si presenta un piano di liquidazione. Quindi è proprio presentazione di domanda di fallimento. Infatti se il piano non viene approvato perchè non considerato equo il tribunale può disporre la conversione del procedimento di riorganizzazione in liquidazione ai sensi del Capitolo 7. La differenza sostanzialmente è che nel Capitolo 11 è il debitore che organizza il piano di liquidazione mentre nel Capitolo 7 ci pensa un curatore esterno all’azienda nominato da un funzionario del Ministero di Giustizia. Ma sempre richiesta di fallimento è, in modo appunto da poter pagare i propri creditori con il solo attivo del fallimento e poter ricominciare una nuova attività commerciale senza che i futuri guadagni possano essere assorbiti da eventuali creditori.

    http://209.85.129.132/search?q=cache:HdlnfWZwJZUJ:www.italyinnewyork.com/pdf/04_proc_fallim.pdf+fallimento+usa+diritto&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

  6. PS: tra l’altro il capitolo 11 è definito proprio come “business bankruptcy”.

  7. Si vabbè, ma qui l’articolo parla di bancarotta, che è una cosa completamente diversa…

  8. MC dice:

    PS: tra l’altro il capitolo 11 è definito proprio come “business bankruptcy”.

    http://www.wordreference.com/enit/bankruptcy

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>