Benchmark: Dopo Samsung, anche HTC, Asus e LG truccano i risultati

di Redazione 14

AnandTech GHz test

Samsung trucca i risultati dei benchmark per fare bella figura. Lo ha confermato oltre ogni dubbio ArsTechnica solo qualche giorno fa. Ma sembra che la compagnia coreana non sia l’unica a fare in modo che i suoi telefoni riconoscano software per il benchmark, fornendo massima potenza ai core dei suoi processori.

Dopo il caso scoperto da ArsTechnica, anche AnandTech ha messo sotto torchio diversi smartphone, e ha scoperto che anche ASUS, HTC e LG non si risparmiano il controllo. Il sito ha infatti confermato che HTC One, LG G2,  e Asus Pafone Infinity (oltre ai già noti Samsung Galaxy S 4 e Note 3) modificano le performance in base al software che fanno girare per risultati ottimali nei benchmark.

Tutti i dettagli tecnici della questione sono disponibili sul sito di Anandtech, che chiude l’articolo esprimendo preoccupazione per la situazione degli OEM Android:

La sfortunata realtà è che tutto questo peggiorerà invece che migliorare. Ci chiedevamo cosa sarebbe successo con i nuovi dispositivi già lo scorso luglio, e il Note 3 ci ha dato tutte le risposte di cui avevamo bisogno (anche se potreste dirci che è troppo presto per trarre delle conclusioni, e forse il Samsung Galaxy S 5 del prossimo anno sarà una prova migliore). Andando avanti mi aspetto che tutto questo diventerà ancora più complicato da scoprire anche con l’approfondimento dell’utente. Il riconoscimento di una applicazione è semplice, ma quello che mi aspetto per il futuro è il riconoscimento del comportamento di un certo codice e il cambiamento delle performance di conseguenza. Ci sono fortunatamente molti modi per continuare ad osservare e capire cosa succede all’interno di queste piattaforme, e quindi non mi preoccupo più di tanto. La cosa divertente, però, è che stiamo parlando in realtà di piccoli miglioramenti di performance. Nei nostri test le CPU sono migliorate dallo 0 al 5% e le GPU fino ad un massimo di 10%.

Commenti (14)

  1. E Apple invece no? ma chi sono poi gli storditi che guardano i benchmark?

    1. @matteo: Dove Apple avrebbe utilizzato codice e/o istruzioni per riconoscere i benchmark, e cambiare il comportamento della CPU di conseguenza? Portami evidenza di questo.
      E, tipicamente, sono i produttori di android-compatible devices che puntano alle specifiche, avendo come target evidentemente chi queste cose le guarda.

  2. Jack ha detto:

    @matteo: Dove Apple avrebbe utilizzato codice e/o istruzioni per riconoscere i benchmark, e cambiare il comportamento della CPU di conseguenza? Portami evidenza di questo.
    E, tipicamente, sono i produttori di android-compatible devices che puntano alle specifiche, avendo come target evidentemente chi queste cose le guarda.

    Quoto in pieno. I soliti babbei che si fidano ciecamente di quadcore, esacore e specifiche tecniche roboanti che alla fine servono solo a ridurre i difetti di un OS mediocre.

    1. @Ale:

      Se Apple lo abbia fatto non lo so, certo in un blog Apple escono tutti tranne loro…
      Un conto é elencare le specifiche, un conto sono i benchmark: quelle sono prove fatte da software appositi che danno risultati discutibili.

      Io poi non so se applaudire l’onesta che mi da più potenza ad un prezzo basso o la bravura di chi spreme come un limone un hardware scarso…é come se mi dicessi se é meglio cavare fuori 200 cavalli da un 1600 con due turbine o da un 3000 tranquillo, non lo so.

      Io guardo quanto costa e come va.

      Comunque si, quad core, octa core, 20 mpx sono parole che vogliono dire tutto o niente, come lo sono anche 64bit, retina (per non dire che non é full Hd) ecc

    2. @Matteo:
      Non è che escono su un blog Apple, escono su Anandtech, uno dei più noti e precisi siti su chip, hardware, processori e benchmarking che ci sia.
      Più imparziale di così, non saprei… e per altro come si dice anche nell’articolo di anandtech, pare che anche Motorola non smagheggi i benchmark.

    3. @Camillo Miller:

      Non so, io avevo letto anche di sistemi operativi che danno priorità a certe applicazioni piuttosto che altre, ha senso: do più priorità a Facebook o Skype che a al gioco dello sviluppatore russo sconosciuto.

      Do più priorità alle mie app stock che a quelle di terze parti.

      Magari se in iOS installi safari con un nome diverso va peggio…non lo so ma avrebbe certamente senso.
      I benchmark continuo a ritenerli un prova che lascia il tempo che trova, un po’ come la famosa misura della velocità dell’adsl

  3. Jack ha detto:

    @matteo: Dove Apple avrebbe utilizzato codice e/o istruzioni per riconoscere i benchmark, e cambiare il comportamento della CPU di conseguenza? Portami evidenza di questo.
    E, tipicamente, sono i produttori di android-compatible devices che puntano alle specifiche, avendo come target evidentemente chi queste cose le guarda.

    Le specifiche servono per dare un’idea di quanto a lungo un telefono reggerà agli aggiornamenti.
    Sul top di gamma non c’é problema, anche 3 anni, Ma su un mini da 300 euro ovviamente aspettati meno.

    1. @Matteo: “E Apple invece no? ma chi sono poi gli storditi che guardano i benchmark?” Questo l’hai scritto tu.

  4. Jack ha detto:

    @Matteo: “E Apple invece no? ma chi sono poi gli storditi che guardano i benchmark?” Questo l’hai scritto tu.

    E allora?

    1. @Matteo: Prima scrivi che quelli che guardano i benchmark sono storditi, poi che le specifiche (delle quali i benchmark sono i risultati) servono. Quindi secondo logica, a tuo parere, quelli che guardano le spefiche per sapere quando gli durerà il telefono sono storditi. Mi pareva di aver capito il contrario da altri tuoi post, ma evidentemente sbagliavo.

  5. Le specifiche non derivano dei benchmark, per me specifiche vuol dire schermo hd, 2gb di ram, processore quad core da 2ghz ecc.

    Leggendo quelle capisci se hai muscoli per reggere aggiornamenti futuri.

    I benchmark sono dei grafici molto indicativi di prove fatte da software appositi, che solo gli addetti ai lavori comprendono.

    1. @Matteo: Allora, scusa ma ti sei espresso MOLTO male quando hai scritto:
      “Le specifiche servono per dare un’idea di quanto a lungo un telefono reggerà agli aggiornamenti.
      Sul top di gamma non c’é problema, anche 3 anni, Ma su un mini da 300 euro ovviamente aspettati meno.”
      Che, infatti, fa riferimento a tutt’altra cosa..

  6. Ho detto che se uno compra un telefono nuovo, in base all’elenco delle specifiche, capisce quanto lo potrai aggiornare. Da Un s3 mini, già uscito con hardware scarso per contenere il prezzo, non aspettarti il supporto del top di gamma.
    I grafici del benchmark servono invece a poco.

    1. @Matteo: I benchmark sono quei test che ti dicono come un telefono performa. Non la (sola) ram, non il (solo) numero di cores, non i (soli) GHz. Altrimenti i 2 GHz di 5 anni fa valgono lo stesso di oggi, e chiaramente NON e’ vero, perche’ ci sono un sacco di altre cose che contano. Le specifiche sono PURO (o quasi) marketing.

      I benchmark ti dicono quanto un sistema, un processore, un computer/telefono e’ un grado di offrire, perche’ ti danno un dato DI FATTO.

      Dire che i benchmark servono a poco, puo’ essere anche condivisibile, ma non come intendi tu, perche’ sono invece proprio quelli che danno la potenza di elaborazione reale. Hai completamente travisato il problema

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