Apple introduce il programma “ViP” per applicazioni iPhone

di Redazione 2

Con il rilascio dei termini di licenza dell’ultimo iPhone OS 4 (a causa dei quali Apple potrebbe essere oggetto di un’indagine dell’antitrust), oltre le varie dispute riguardo il divieto di utilizzare cross-compiler, si è capito che Apple avrebbe trovato il modo di fornire ad iAd una posizione privilegiata rispetto agli altri network di advertising per dispositivi mobili.

TechCrunch è venuto a conoscenza di una mail con allegato (l’immagine di apertura) inviata da Quattro Wireless (recentemente acquisita da Apple) ad un developer di applicazioni per iPhone nella quale si legge: “Siamo lieti di annunciare il lancio di un nuovo programma durante questo mese chiamato ViP (Verification of iTunes Purchase).”

Il programma ViP di cui si parla nella mail ha lo scopo di aiutare gli sviluppatori che utilizzano la pubblicità su iPhone per favorire le vendite delle proprie applicazioni. Il sistema sarà strettamente legato alle vendite su iTunes e permetterà agli sviluppatori di valutare meglio l’efficacia delle proprie inserzioni in base ai download.

Il concetto in sè non è una novità in senso assoluto; la differenza fondamentale risiede nelle modalità di recupero di queste informazioni. Mi spiego meglio. Anche altri advertiser, come AdMod di Google, offrono il cosiddetto servizio di “conversions rates” ma non hanno assolutamente accesso ai dati sulle vendite che ha a disposizione Apple con iTunes. Perciò, per poter realizzare il servizio, AdMob chiede agli sviluppatori di integrare il codice delle loro applicazioni con delle API fornite da AdMob. Tutto ciò non rappresenta certo una difficoltà insormontabile, ma è qui che Apple interviene per invogliare gli sviluppatori a scegliere iAd: “Niente SDK o integrazione server-side”, ovvero niente API o codice aggiuntivo per ottenere lo stesso identico servizio di AdMob. In pratica, Apple farà concorrenza ad AdMob offrendo un servizio esclusivo, che “non può essere duplicato da nessuno” (ripeto, per quanto riguarda le modalità). Secondo voi, si può parlare di concorrenza sleale o è lecito che Apple sfrutti appieno i suoi mezzi? Fatecelo sapere nei commenti.

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Commenti (2)

  1. Fanno benissimo. E come se io avessi un negozio e un tizio (admob) chiedesse ad un investigatore privato di dirgli quanta gente passa per il negozio mentre un altro tizio (quello che USA iad) me lo chiedesse direttamente.

  2. @ DvDoff:
    Ma cosa stai dicendo…. Nn so se sai della vicenda SKY/Mediaset ….
    Mediaset aveva smesso d trasmettere spot sky peccato k è stata costretta a mandarli in onda in quanto nn era lecito

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