iPhone SDK: un successo difficile da gestire?

di Redazione 1

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Apple ha annunciato ieri che ben 100,000 sviluppatori, o aspiranti tali, hanno già scaricato l’iPhone SDK nei quattro giorni successivi all’annuncio avvenuto durante lo Special Event di giovedì scorso. Un successo incredibile ed inaspettato che però puo’ portare con sé alcune difficoltà. AppleInsider si domanda se Apple sarà preparata ad affrontare una domanda così massiccia e soprattutto se sarà in grado di gestire la marea di applicazioni che investirà App Store al momento del lancio ufficiale previsto per giugno.

Uno dei principali problemi relativi all’iPhone SDK riguarda gli sviluppatori che fanno parte del gruppo selezionato al quale Apple ha distribuito la versione beta di SDK. Gli ingegneri di Apple non riescono a rispondere alle numerosissime richieste di supporto tecnico che gli sviluppatori hanno cominciato ad inviare a Cupertino. Come fa notare Business Week, i vincoli di segretezza che Apple è solita applicare in questi casi complicano maggiormente la situazione. Per accedere al programma di testing ogni sviluppatore ha dovuto infatti firmare un accordo di segretezza che impedisce di divulgare a terzi qualsiasi tipo di informazione riguardo iPhone SDK e in base a questo impegno i programmatori non possono confrontarsi liberamente fra di loro per risolvere problemi e fugare i propri dubbi.

Erica Sadun, nota iPhone developer e autrice della squadra di TUAW, avrebbe voluto pubblicare un libro su iPhone SDK entro pochi giorni dalla release della versione beta della suite di sviluppo, ma ora teme di dover aspettare fino a giugno, perché in questo caso l’accordo di Apple rimane sul vago e la Sadun preferisce non rischiare, almeno finché non ci sarà maggiore chiarezza.

Molti sviluppatori sono preoccupati dal fatto che un numero così alto di sviluppatori impegnati nella creazione di applicativi per iPhone possa significare una sensibile diminuzione della visibilità all’interno di App Store, con il rischio che molte applicazioni vengano rilasciate contemporaneamente, confondendo gli utenti e rendendo difficile il marketing del prodotto. Brian Greenstone, proprietario della Pangea Software, ha sintetizzato così il problema in un commento rilasciato al San Francisco Chronicle:

La mia unica perplessità è che tutti quanti vogliano salire sul carro delle applicazioni per iPhone, rendendo difficile la commercializzazione di un prodotto mentre ne escono contemporaneamente un altro zilione

Il successo riscontrato dal SDK, ha interessato anche l’iFund, il fondo messo a disposizione dei Venture Capitalist di KPCB al fine di finanziare nuove startup legate allo sviluppo di applicazioni per iPhone. Matt Murphy, uno dei responsabili del fondo, non ha fatto sapere quante richieste sono pervenute fino ad ora ma ha eloquentemente spiegato che il numero di richieste di finanziamento che KCPB si aspettava di ricevere nel giro di un mese è stato superato dopo sole 36 ore. Per questo motivo la società sta già pensando di aumentare ulteriormente il plafond dell’iFund ben oltre i 100 milioni di dollari stanziati dapprincipio.

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