Tim Cook parla di iPhone 6s, Apple TV, iCar, ed altro al WSJD Live

di Redazione 1

Foto via The Verge
Foto via The Verge

Il CEO di Apple Tim Cook ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del WSJD Live Conference di Palm Springs, in California, rispondendo alle domande di Gerry Baker del Wall Street Journal. La chiacchierata tra i due ha toccato diversi argomenti: dalle politiche Apple sulla privacy, ai dati di vendita di Apple Watch, alle novità su Apple TV, ed altro che vedremo sintetizzando i punti salienti dell’incontro.

  • Sulla volontà di Apple di controllare ogni aspetto della nostra vita: “Apple realizza pochi prodotti, ma con estrema cura. Vogliamo offrire agli utenti un’esperienza che ricopra tutti gli ambiti della vita dallo svago al lavoro”.
  • Cook rifiuta poi di rendere noti i numeri delle vendite di Apple Watch: “Abbiamo venduto moltissimo nel primo quadrimestre, e ancor di più nell’ultimo. Credo che nel prossimo le vendite saranno ulteriormente incrementate”. Sullo scetticismo di Baker riguardo il device in oggetto, Cook parla di soddisfazione “smisurata” degli utenti.
  •  Su iPhone 6s e l’iPhone Upgrade Program: “È Semplicemente un programma per agevolare gli utenti che vogliono acquistare ogni anno un nuovo iPhone”.
  • Su Apple Music: “Attualmente ci sono 6,5 milioni di utenti iscritti, e 8,5 stanno usufruendo del periodo di prova”. Cook si sofferma poi sulla cura di Apple Music e sulla risposta degli utenti che giudica straordinaria.
  • Su Apple TV: Cook spiega che lo scopo è quello di fornire un’esperienza diversa rispetto il modo di intendere la televisione attuale. Con Apple TV, le emittenti come HBO potranno instaurare un rapporto di vendita diretto con i consumatori. L’attuale sistema televisivo, aggiunge Cook, deve essere “educato e modernizzato” e Apple aiuterà a farlo. Gli ordini per Apple TV inizieranno lunedì 26 ottobre, con spedizioni a partire dal termine della settimana.
  • Baker punta poi l’attenzione sul chiacchierato progetto dell’iCar: Cook tergiversa e non lascia trapelare informazioni. Si sofferma sull’importanza dei software, soprattutto nei controlli e nell’automatizzazione. Dichiara che nel breve periodo l’interesse di Apple è quello di un’integrazione tra le auto e iPhone, poi “vedremo cosa accadrà in futuro…
  • Riguardo la Privacy e la riservatezza delle informazioni: Cook parla dell’importanza della privacy per Apple, e di come essa sia in grado di tenere elevatissimi standard qualitativi riguardo ai suoi servizi, garantendo livelli di sicurezza eccellenti. Interrogato sul rapporto tra Apple e le organizzazioni di sicurezza nazionali, si dichiara in linea con la politica societaria che giudica inammissibile la presenza di software backdoor, giudicando la crittografia indispensabile.

L’incontro si chiude con un intervento finale di Tim Cook che, incalzato da Baker su diversi temi tra cui la sua leadership in azienda, il rapporto di Apple con i clienti delle diverse aree mondiali, e le responsabilità derivanti dalla sua posizione, dichiara che il lavoro e la volontà di Apple, è in continuo sviluppo per “lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato“.

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Commenti (1)

  1. Beh tim non avrà la capacità di bucare lo schermo né di convincere con una comunicazione seducente, però almeno rintuzza gli attacchi da ogni parte. Non so quanto risulti convincente ai più, però tant’è.
    Non è “uomo di prodotto”, né capace di “inventare il futuro” per dirla alla J.Elliot, di certo l’immagine di Apple pare a molti meno arcigna di un tempo , quando “Jobs il furioso” imperava. Ma i tempi cambiano, e la situazione mondiale della tecnologia ancor di più, è impossibile essere definitivi ed esaustivi.

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