Sony minaccia di abbandonare iTunes Store

di Redazione 17

Secondo quanto riportato da The Age, Sony potrebbe decidere di rimuovere tutti i suoi artisti da iTunes Store, con l’idea di creare un proprio concorrente della piattaforma realizzata da Apple, in Australia, chiamato Music Unlimited. Si tratterebbe di un servizio che permette di ascoltare musica in streaming senza dover passare tramite iTunes in alcun modo.

Quella di Sony ha decisamente l’aria di essere una sfida bella e buona all’azienda di Cupertino, che non si limita al solo settore musicale. Alla fine dell’anno, infatti, la casa discografica potrebbe introdurre anche un servizio videoludico che permetterebbe di utilizzare i giochi per la prima Playstation direttamente sui propri cellulari. Ma il capo della divisione giochi di Sony Australia ha già assicurato che difficilmente sarà disponibile anche per iPhone o tramite iTunes.

Tutto ciò potrebbe anche essere una risposta di Sony all’episodio di qualche settimana fa, di cui vi abbiamo parlato in questo post, secondo il quale Apple aveva bloccato l’app di Sony per la lettura di libri digitali poiché raggirava il sistema di pagamento per i contenuti esterni.

Secondo Michael Ephraim (nell’immagine di apertura), CEO di Sony Computer Entertainment, Music Unlimited potrebbe fornire una valida alternativa a iTunes per le case discografiche poiché, grazie allo streaming e al cloud computing, permetterebbe maggiore flessibilità agli utenti per l’ascolto della propria musica. “Se riusciamo [ad attirare la massa] allora Sony Music avrebbe bisogno di fornire contenuti tramite iTunes? Adesso si. E’ necessario fornirli tramite iTunes perchè è lo standard di adesso”.

Il problema, secondo Ephraim, è che “I discografici sono ricattati da Apple e stanno cercando altri sistemi di distribuzione, e stiamo aspettando di vedere cosa accadrà nei prossimi 3-5 anni”.

“Non siamo così chiusi come Apple”, è questo l’attacco di Sony ad Apple. Vedremo chi l’avrà vinta.

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Commenti (17)

  1. Dubito fortemente.
    Sony ricava un sacco di soldi attraverso iTunes. Sarebbe stupido levarsi un guadagno sicuro come questo, per abbracciare un progetto di dubbio potenziale.

  2. Non succederà mai, al massimo si alzeranno i prezzi, ma la vedo durissima in entrambi i casi questo è un rumor bello e buono anche pompato a dismisura.

  3. sony dovrebbe abbandonare itunes per il semplice motivo che apple crede di poter disporre a proprio piacimento di tutto e tutti. Ricordiamoci che la storia va avanti: un giorno apple non sarà cosi di moda come oggi e vedremo come si comporterà… di conseguenza…

  4. Perché i detrattori vengono sempre ad infestare i siti specializzati su Apple?

    “Apple crede di poter disporre a suo piacimento di tutto e di tutti”

    Apple chi, esattamente? Steve Jobs? Tim Cook? I 30.000 impiegati di Apple? La sua “cultura aziendale”?

    Di cosa dispone esattamente a suo piacimento? Delle “povere” major musicali che hanno schiantato senza pietà i piccoli editori musicali? Delle “povere” major cinematografiche? Dei “poveri” gruppi editoriali come quello del Washington Post?

    “un giorno non sarà così di moda”

    Di moda? Per quasi venti anni Apple non è stata “di moda”, pur con degli ottimi prodotti.
    Ogni cosa che ha fatto, ogni singola cosa, è stata una levata di scudi del resto dell’industria. Il primo machintosh? lo definivano “un giocattolo”. Niente Floppy? dicevano “follia di Jobs”. L’iPod? scomparirà non appena esce lo Zune. L’iPhone? senza tastiera è destinato a fallire. Il macbook air? buono per tagliare le torte. L’iPad? Un grande telefono.

    “di conseguenza…”

    Come si è comportata quando era sull’orlo del fallimento, e ha dovuto cercare un supporto economico da Microsoft, che l’aveva tradita e affondata?
    Come si comporta adesso, questo “gigante arrogante” che vende il 4% dei computer mondiali (contro il 18% di HP), il 3% dei telefoni (contro il 37% di Nokia), nessun netbook e la totalità dei tablet

  5. Quoto quando 15 anni fa avevo il mio le mi ridevano tutti dietro. Devo molto del mio successo alla facilita con cui ho potuto usare i sistemi informatici e i loro software da hypercard allow a file maker ora.

  6. Perché i detrattori vengono sempre ad infestare i siti specializzati su Apple?

    @cucu
    “Apple crede di poter disporre a suo piacimento di tutto e di tutti”

    Apple chi, esattamente? Steve Jobs? Tim Cook? I 30.000 impiegati di Apple? La sua “cultura aziendale”?

    Di cosa dispone esattamente a suo piacimento? Delle “povere” major musicali che hanno schiantato senza pietà i piccoli editori musicali? Delle “povere” major cinematografiche? Dei “poveri” gruppi editoriali come quello del Washington Post?

    “un giorno non sarà così di moda”

    Di moda? Per quasi venti anni Apple non è stata “di moda”, pur con degli ottimi prodotti.
    Ogni cosa che ha fatto, ogni singola cosa, è stata una levata di scudi del resto dell’industria. Il primo machintosh? lo definivano “un giocattolo”. Niente Floppy? dicevano “follia di Jobs”. L’iPod? scomparirà non appena esce lo Zune. L’iPhone? senza tastiera è destinato a fallire. Il macbook air? buono per tagliare le torte. L’iPad? Un grande telefono.

    “di conseguenza…”

    Come si è comportata quando era sull’orlo del fallimento, e ha dovuto cercare un supporto economico da Microsoft, che l’aveva tradita e affondata?
    Come si comporta adesso, questo “gigante arrogante” che vende il 4% dei computer mondiali (contro il 18% di HP), il 3% dei telefoni (contro il 37% di Nokia), lo 0% delle ricerche (contro il 90% di Google), nessun netbook e la totalità dei tablet? Un “gigante” che tiranneggia le etichette musicali perché è l’unica effettiva alternativa ai Torrent?
    Se Apple chiudesse iTunes e sui siti specializzati apparissero precise istruzioni su come scaricare la musica illegalmente -come già avviene su altre piattaforme, Sony sarebbe più contenta?

    Sony fa il suo legittimo interesse, e il motivo -assolutamente legittimo- per cui vuole abbandonare iTunes è il maggior guadagno, non la difesa di presunti ideali.

    Funzionerà Music Unlimited? Probabilmente non tanto. Ci sono già uno sproposito di radio online e si possono ascoltare gratuitamente; iTunes è per chi vuole comprare quella musica, quella specifica canzone. Probabilmente avrebbe maggiori possibilità Amazon, che però è inviso alle major per gli stessi motivi per cui è inviso iTunes.

  7. “I discografici sono ricattati da Apple”
    Con i prezzi che fanno dovrebbero ricattarli moooolto di più, soprattutto con i film!

    Comunque se così fosse come al solito ci rimette il consumatore… Con iTunes abbiamo tutta la musica in un solo posto invece così servirebbe solo a fare confusione

  8. Forse qualcuno si sta svegliando e capendo che veicolare i proprio contenuti tramite un soggetto terzo è pericoloso…
    La strada migliore sarebbe alzare i prezzi su iTunes e tenerli bassi sul loro store .. liberi di scegliere :D

  9. apple è una moda. Come tutte le mode un giorno non sarà più moda. ci saranno altre mode e così via. finché ci saranno i fanboy che firmano assegni in bianco apple li controlla ovviamente.

  10. @cucu

    “chi è capace di vedere l’intero è filosofo, chi no, no”,
    Platone, Repubblica.

    Ecco, io credo che tu non sia capace di vedere l’intero.

    > “Apple è una moda”

    Cosa dovrebbe significare un’affermazione così?
    Che i tutti i prodotti commercializzati da Apple negli ultimi T R E N T A anni siano una moda? I Macintosh erano una moda? I mouse erano una moda? I PDA erano solo una moda?

    O vuol dire che tra due prodotti “dello stesso tipo” viene preferito quello Apple solo perché è di moda?
    In questo caso è opportuno soffermarsi su quali siano da considerare “prodotti dello stesso tipo”, se quelli usciti prima o quelli usciti dopo: non c’erano già i cellulari prima dell’iPhone?
    C’erano, e i migliori device erano il “diamond pro” dell’HTC, l’N95 di Nokia e qualche altro. Improvvisamente però è arrivato l’iPhone: un sistema Unix su un telefono e soprattuto una UI innovativa, e le regole del gioco sono cambiate. I browser sono migliorati, configurare la posta elettronica è diventato più semplice, installare le applicazioni è diventato banale, le interfacce grafiche sono state ottimizzate per l’uso diretto delle dita e molte altre piccole cose. E queste piccole “migliorie” concentrate in un solo prodotto sono appunto ciò che definiamo “innovazione” e hanno determinato il successo dell’iPhone.
    Allo stesso modo, non c’erano già i tabletPC prima dell’iPad?
    C’erano i tabletPC di HP ed Asus ed altri, c’erano i netbook, c’erano gli eReader, c’erano i Portable Media Player, ma per l’iPad gli analisti hanno inventato una categoria a parte: “media tablet”, e il “media tablet” -schernito dall’industria- ha divorato il mercato dei netbook, ha confinato quello degli eReader e soppiantato i Portable Media Player. Per cui, delle due l’una: o effettivamente prima non c’era un “media tablet” -ed è stato inventato da Apple- o -come sembra a me- c’erano i tabletPC e tutto il resto ed Apple in qualche modo ha saputo realizzare una sintesi tra questi prodotti (a meno che tu non pensi che il kindle, un netbook, un windows tablet e un DVD player portable fossero prodotti omogenei e in concorrenza tra loro).

    Quindi magari stai parlando dei prodotti usciti “dopo”, e la tua frase significa più precisamente: “i prodotti di Apple attualmente vendono di più rispetto ai concorrenti SOLO perché sono di moda”?
    In questo caso l’esempio di Nokia è emblematico: sostanzialmente negli ultimi sette giorni è diventata un OEM e questo è avvenuto “perché oggi il confronto si è spostato dal piano dei devices al piano degli ecosystems”, implicitamente riconoscendo di non avere un ecosystem raffrontabile a quello di Apple e Google.
    Apple ha forse sviluppato questo ecosystem perché “era di moda”? Gli sviluppatori hanno cominciato a scrivere applicazioni per il sistema operativo posseduto da meno dell’1% delle persone invece che per il sistema operativo posseduto dal 37% degli utenti del mondo per “moda”? O non piuttosto perché scrivere e pubblicare le applicazioni era più facile che con symbian, e per gli utenti era più facile trovarle, scaricarle e installarle?
    Quindi i prodotti Apple non vendono “solo” perché sono di moda, visto che almeno in certi casi offrono dei vantaggi che alcuni concorrenti non avevano o tuttora non hanno.

    Da ultimo potresti voler dire “i prodotti Apple vendono di più ANCHE perché sono di moda”.
    “Moda” ovviamente ha due accezioni:
    1. “quello che va nella maggior parte dei casi, quello che hanno tutti”
    2. “quello che piace, che incontra il gusto del momento, che tutti aspirano ad avere”
    Nella prima accezione potresti (OGGI, dopo dieci anni) fa rientrare l’iPod, ma non certo l’iPhone o il MacBook (che sono usciti mentre il 98% delle persone usava altri telefoni e altri computer, e che tuttora sono usati da una netta minoranza di persone).
    Nella seconda accezione di “moda” invece la tua frase sarebbe da intendersi così: “i prodotti Apple attualmente vendono di più anche perché INCONTRANO IL GUSTO del momento”
    E in questo caso hai pienamente ragione, una percentuale delle vendite Apple è sicuramente veicolata dal gusto, dall’esprit, e in futuro sarà sempre di più così per TUTTA l’elettronica di consumo: nei prossimi 15 anni, a mano a mano che l’hardware si trasforma in commodities, a veicolare l’acquisto contribuiranno in maniera crescente fattori emozionali, come avviene nel campo delle auto e dell’abbigliamento e in molti altri.
    Esemplifico: non compri una certa utilitaria solo perché ha “prestazioni” superiori o “consumi” inferiori ad un’altra, ma anche perché all’interno del tuo budget incontra il tuo gusto. Non pensi “Diamine! Se compro una Golf la mattina arrivo in ufficio, mentre con la Yaris non so” e a meno che tu non faccia molti chilometri una miglioria del 2% nel consumo di carburante è certo benvenuta, ma non è un fattore decisivo all’acquisto.
    Ancor di più se pensi ad un maglione o una mutanda: non compri un maglione rispetto all’altro in base al peso della lana, ma ad un insieme di fattori tra cui quello emozionale: ti piace.
    Tutte le industrie di consumer electronics faranno i conti con questi fattori emozionali nei prossimi anni, così come fanno i conti tutte le grandi “Maison”: Armani, Valentino, BMW, Mercedes, ecc.
    Ci sarà una componente “razionale” dell’acquisto e una “emozionale”.

    Questo significa che Apple passerà e sarà dimenticata e che i suoi prodotti diventeranno peggiori degli altri?
    Assolutamente no, ovviamente nella misura in cui sarà capace di proporre prodotti razionalmente interessanti e che incontrano il gusto della clientela, come già avviene per Armani, Nike, Alfa Romeo, ecc.

    Certo nessuno in Apple si aspetta di poter dormire sugli allori e che la tecnologia o il gusto di oggi durino immutati per sempre.

    Saper proporre nuove o migliori tecnologie, oggetti più semplici e funzionali e che incontrano o addirittura *definiscono* il gusto del tempo è esattamente la sintesi dei pilastri portanti della progettazione in Apple, il motivo per cui è ammirata da molti.

    L’iPod fa bella mostra di se al Guggenheim Museum: immagina al suo posto un IBM-compatibile o uno Zune: se e quando passerà, Apple ha lasciato delle opere d’arte, gli altri un lettore Mp3.

  11. apple fa quello che farebbero quasi tutti nella sua posizione: immerge a piene mani nelle tasche dei suoi sostenitori, tasche letteralmente incustodite; sfonda una porta spalancata. Non credo ci siano episodi di ingordigia cosi acuta nella storia dell’industria. Se microsoft fosse stata cosi ingorda, avrebbe fatto pagare il suo sistema operativo che da sempre ed è ed evidentemente sarà monopolista del mercarto una cifra ben piu alta e avrebbe conseguito utili che neanche le sette sorelle del carburante messe insieme sarebbero state capaci di conseguire. Evidentemente l’umilta non abita a cupertino..@ Guglielmo Altavilla:

  12. @cucu
    Scusa cucu, mi infastidisce molto quando sento commenti come questo.

    Potresti prendere in considerazione il fatto che io ed altre persone apprezziamo i prodotti Apple, pur senza essere né sciocchi, né ignoranti, né inconsapevoli?

    Tu fai scelte differenti e preferivi win95, lo zune e il creative e adesso magari ti trovi bene con il tattoo e il Galaxy Tab. Oppure usi Debian, hai un NotionInk e un N900, che io personalmente trovo interessanti ma non gradisco.

    Sottintendi perfino che i prodotti Apple siano sovrapprezzati, il che allo stato attuale è una relativa sciocchezza. Dell non è riuscita a competere con il MBA sul prezzo, Samsung non è riuscita a offrire un tablet di pari caratteristiche e più conveniente dell’iPad, il Nexus One aveva prezzi comparabili all’iPhone pur avendo caratteristiche piuttosto simili (uno aveva un po’ più di questo, l’altro un po’ più di quello).
    Dove Apple riesce ad avere larghi volumi, riesce anche a competere sui prezzi, che comunque NON sono il fattore determinante di acquisto per i suoi clienti. I clienti di Apple tradizionalmente sono disposti a pagare qualcosa di più in cambio di una migliore esperienza utente.
    L’esperienza utente degli altri prodotti io la trovo peggiore, quindi per me valgono di meno anche se hanno più ram.
    Ovviamente la puoi pensare diversamente.

    Ma parliamo ora di Microsoft. Perché definire Microsoft “meno ingorda” mi fa sorridere: stiamo parlando della stessa Microsoft? Di quella che ha avuto le multe più alte della storia per abuso di posizione dominante? La stessa che ha creato la propria versione speciale di Java e HTML? La stessa che per dieci anni non si è curata della sicurezza dei suoi utenti? La stessa che con un market-share del 90% non viene ancora spaccata in 4 come lo fu a suo tempo AT&T?
    Avrebbe potuto vendere il suo sistema operativo a maggior prezzo, dici?
    Quale? L’Home premium (99€)? O l’ultimate edition (339€)? Quale avrebbe potuto vendere “più cara”?
    O forse avrebbe potuto vendere più caro il downgrade a XP, per chi comprava un nuovo PC e NON voleva Vista?
    E a chi avrebbe dovuto vendere più caro? I clienti che acquistano loro sponte i sistemi operativi da Microsoft sono percentualmente insignificanti. I clienti di Microsoft sono gli OEM. Chiedi a HP se pensa che Windows sia economico, chiedilo ad Asus.
    E quanto ad utili, che come tali non hanno a che fare coi volumi né col fatturato, quelli di Windows fino all’anno scorso erano più alti di quelli di Apple (e Windows paga il dividendo agli azionisti).

    e quando pensi all’ingordigia dell’industria prendi in mano un qualsiasi telefono fisso, e chiediti quanto è costato al produttore e quanto l’hai pagato tu.

  13. @ Guglielmo Altavilla:
    si i prodotti apple sono molto sovraprezzati. Pagare un mac con un processore dell’anteguerra, e 2 gb di ram 1200 euro mi sembra quantomeno insolito…. Ma finché la moda regge perché non approfittarne…….Appunto, microsoft avrebbe potuto raddoppiare molto facilmente i suoi utili facendo pagare 80 dollari invece che 40 il suo sistema operativo oem… ma non l’ha fatto. Immaginati con quanta facilità avrebbe potuto farlo ma si è astenuta dal farlo. Apple questi scrupoli nella posizione di microsoft non li avrebbe certo avuti… è un dato di fatto.. poi puoi rispondere come vuoi ma è cosi…

  14. @cucu
    Microsoft non ha raddoppiato i suoi prezzi OEM per bontà?
    Microsoft ha regalato Win XP pur di non fare adottare linux sui netbook.
    Se tu sei l’unico che detiene l’acqua (in questo caso l’OS) il prezzo massimo che puoi fare è quello che:
    a. permette ai tuoi clienti di sopravvivere;
    b. non esaspera i tuoi clienti al punto di scavarsi un pozzo da soli (cioè svilupparsi un proprio OS)
    Nel caso di Microsoft ci si è andati vicino a tanto così.
    Molti produttori sono falliti e sono stati comprati da gruppi più grandi e con asset in più segmenti di mercato, i profitti dei PC sono piombati quasi a zero, il costo della maggior parte dell’hardware è diminuito mentre quello del software è rimasto pressoché immutato (su un netbook da 200€ un OS da 40€ è “generoso”?); in più occasioni HP negli ultimi tre anni ha minacciato di sviluppare un proprio OS, e attualmente ne ha comprato uno; Dell, Asus hanno montato sui propri computer Linux, ecc.
    Mettiamo che le spese di Microsoft per il sistema operativo siano mille, e che questa cifra vada divisa per il 96% dei computer: l’incidenza è di 1:10 per unità; ora facciamo il caso che la spesa di Apple per il sistema operativo sia un quinto di quella di MS, cioè duecento; l’incidenza sul 4% dei computer è di 1:50 cioè le spese del solo sistema operativo sul mac sono 5 volte superiori.
    Questi dati non sono troppo distanti dal vero.
    A questo punto aggiungi le spese dovute a Design e progettazione dell’Hardware, maggiori a quelle di alcuni OEM e distribuite su un numero di unità molto inferiore (ad esempio le spese di progettazione di HP, superiori a quelle di Apple, si distribuiscono su un numero di unità tre volte maggiore).
    Apple nel 2000 avrebbe fatto tutto il possibile per abbassare il prezzo dei suoi computer: semplicemente non ha potuto.
    Oggi il quadro è assolutamente cambiato. Le spese del sistema operativo si stanno distribuendo su numeri molto maggiori di unità, di minor valore ma a più alta profittabilità, e i concorrenti di Apple nel campo dei tablet e dei telefoni faticano a offrire prodotti nettamente inferiori di prezzo senza scendere a compromessi (schermi più piccoli, memoria ridotta, ecc.)
    Questo vantaggio è destinato a decrescere nei prossimi anni: così come avviene nel campo dei computer, le esigenze dell’utente verrano soddisfatte da hardware sempre più economico, e il confronto sul piano tecnico verrà diminuendo.
    Un’ultima osservazione: immagino che tu ti riferisca all’AIR. Infatti non esiste alcun tipo di Mac da 1200€ con 2Gb di Ram a parte l’AIR.
    Le sciocchezze sul “processore dell’anteguerra” lasciali ai blog di altri sistemi operativi. Se ti prendi il disturbo di andare sul sito dell’Intel a verificare tutte le loro tipologie di processori raggruppati nei vari “marchi commerciali” (circa un centinaio) scoprirai che le cose sono molto più complesse di “i3 < i5 quindi i5 è sicuramente meglio" oppure "1GHz < 1,2GHz quindi 1,2GHz è sicuramente meglio. La sigla Core 2 Duo non identifica un singolo processore, ma alcune soluzioni tecnologiche alla base di una complessa famiglia di processori che offrono un certo bilanciamento tra potenza, calore e consumo energetico.
    A queste considerazioni si devono aggiungere numerose altre soluzioni relative all'integrazione della GPU, dei controller, ecc. E soprattutto la presenza di un SSD (!).
    Quello che ti chiedo però è banalmente più semplice: sai indicarmi altri prodotti, dello stesso fattore di forma e con caratteristiche comparabili o superiori, più economici del 7% a listino?
    A me i prodotti comparabili che vengono in mente sono l'Adamo di Dell e l'EliteBook di HP, entrambi superiori di prezzo. L'EliteBook con SSD ha sì un processore i7, ma è più grande, più pesante, ha minore durata e soprattutto supera i 1800€…
    Per finire: non ti piace Apple? Il suo stile minimalista ti offende? La odi a pelle? Perfetto.
    Ma se vuoi schernirla sui siti dedicati agli appassionati, ascoltami, non insistere molto sul fattore prezzo perché per altri OEM potrebbe diventare molto impegnativo competere con Apple sui prezzi.

  15. @ Guglielmo Altavilla: Purtroppo quello che dici non è supportato dai fatti. Quest’anno apple ha conseguito utili record (per merito di iphone e ipad sia chiaro). Allora perche non condividere il successo di iphone con i fanboy abbassando il prezzo? Campa cavallo che l’erba cresce…

  16. @ cucu:
    Perché preferisco, come altri Apple users, che quei soldi vengano investiti per migliorare la qualità e assicurare il futuro della piattaforma.

    E ti faccio presente che Apple -a differenza di Microsoft- non elargisce dividendi agli azionisti; questo significa che gli alti margini NON vanno a beneficiare gli azionisti, ma l’azienda e la sua capacità di sviluppo.

    I miei soldi -e quelli degli altri users- NON finiscono in tasca a Jobs e azionisti vari, se non nella misura in cui aumenta il valore dell’azienda.

    Questo maggior valore implica che l’Azienda è in grado di affrontare in misura maggiore “serie negative” (ovvero prodotti che non hanno il successo sperato, come ad esempio iTunes LP e Ping), sentenze giudiziarie inaspettate (come ad esempio quella relativa a Lifestream/Timemachine), R&D in più ambiti (come il progetto Star Trek), investimenti a lungo termine (memorie e display), acquisizioni strategiche (fingerworks, ecc.).
    Il maggior valore le permette, in breve, di “rischiare” di più e di “resistere” più a lungo al mainstream del mercato.

    Ti faccio un esempio sul mainstream: è notizia di questi giorni che l’HTML 5 verrà finalizzato per il 2014. Se Apple avrà resistito a flash mantenendo una significativa percentuale di mercato per quella data, significa che la flash war è terminata e l’in-browser video ha vinto.
    Se Apple avesse margini inferiori, dovrebbe preoccuparsi di più del proprio futuro -non potrebbe ad esempio permettersi di non avere flash- e nel 2014, quando le specifiche verranno “raccomandate” sarebbero inutili relativamente ai video (perché tutti ormai userebbero il player e soprattutto i DRM e gli strumenti di sviluppo di Adobe).

    E il maggior valore rende Apple più competitiva, dandole diverse possibilità di “leverage” per il proprio prodotto: ha sia la possibilità di offrire in qualsiasi momento un prodotto più innovativo e competitivo rispetto alla concorrenza perché può fare degli investimenti maggiori e più a lungo termine sulle componenti, sia la possibilità di “tagliare i prezzi” di alcuni prodotti rendendoli più appetibili a un diverso target di mercato.
    In particolare mi spingo a indovinare che questo è esattamente ciò che avverrà tra 2011 e 2012: Apple ha quasi interamente conquistato ila fascia alta del mercato (secondo i dati forniti dal CEO di Nokia il 90% dei device venduti nella fascia +300$ è Apple), per cui adesso le possibilità di espansione sono due: aggiunta di funzionalità per incentivare il ricambio e soprattutto taglio dei prezzi per espandersi nella fascia +99$/+299$.

    Per quanto riguarda invece le “lawsuit”, se per caso il tribunale desse ragione a Nokia su alcuni aspetti dei chip Infineon, che Apple usava per i propri iDevice, e obbligasse Apple a corrispondere x dollari a Nokia per ogni iPhone finora venduto, utili, ricavi e valore azionario subirebbero una contrazione: alti margini in questo momento permettono di mettere al riparo gli investimenti a lungo termine dell’azienda anche in caso di esiti sfavorevoli dei processi (ed Apple, da brava “vacca grassa” è una delle aziende più citate del mondo).

    Infine ci sarebbe da fare una distinzione: TUTTI i dispositivi concorrenti hanno alti margini di vendita (rapporto tra prezzo di vendita e costo dei componenti), ma quelli di Apple offrono ampi margini operativi perché l’impatto delle varie spese (R&D, Merchandising, Logistic) è inferiore.
    A ridurre l’impatto di R&D, ad esempio, contribuisce lo sviluppo di UN UNICO modello, tutt’al più con poche varianti, ecc.
    Pensa ad iTunes: il margine di vendita dei contenuti è molto basso (30%), ma il rapporto tra l’investimento complessivo e i ricavi è sufficientemente alto grazie alle numerose vendite, alla semplicità d’uso della piattaforma, ecc.

    E poi -come al solito- si trascura il fattore design. Un prodotto che “ti piace” ha un valore ESTETICO superiore a un prodotto che ti piace meno. Se entrambi i prodotti soddisfano i tuoi bisogni, sei disponibile a pagare qualcosa in più per quello che ti piace di più.
    Tra due lampade da scrivania sei disponibile a spendere qualcosina di più per quella che ti piace di più.
    Il bel design contribuisce al valore finale del prodotto.
    I primi iMac (quelli a televisore) non erano “di moda”, ma erano splendidi. L’iMac “a lampada” non era una moda, ma lasciava incantati, e così via.

  17. Il valore di un quadro non è dato dalla somma tela+pennelli+colori+ore di lavoro.

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