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OS X: perché deframmentare non serve.

Una delle prime domande posta dagli switcher su forum, gruppi di discussione e blog tematici è: come deframmento il disco?
La deframmentazione è un’attività atta a migliorare le prestazioni dei Pc, che spesso viene usata come placebo per la lentezza di certi computer – è sostanzialmente la versione Windows della nostra “Riparazione permessi“, che noi Mac-User facciamo come atto scaramantico prima e dopo gli aggiornamenti di sicurezza, oltre che quando ci sono problemi con il Mac una delle prime domande (o risposte) è “hai riparato i permessi?”.

Quando ancora usavo Win, qualche anno fa, sul mio Pc era installato un programma in sostituzione del tool di sistema con cui poteva essere programmata la deframmentazione in background, a certe ore, con un molteplici opzioni, a seconda che si volessero massimizzare le prestazioni del disco o lo spazio libero.
La deframmentazione è sentita dall’utente di Windows come una sorta di “prima cura”: è facile capire lo spaesamento di fronte alla mancanza di una funzionalità integrata in Mac OS X.


Ma, in OS X, deframmentare non serve. Oltre alla sicurezza derivata dal fatto che Apple non ha integrato un software per effettuare la deframmentazione, in questi giorni è stata aggiornata una nota tecnica sul sito di Apple che spiega esattamente perché nella maggior parte dei casi la deframmentazione è inutile e anzi dannosa, e quando invece potrebbe essere efficace.

Vediamo quali sono questi punti:

1. Dischi di grandi capacità. Rispetto al passato, i dischi moderni hanno capacità notevolmente maggiori. Questo, unito al file system HFS+ (Mac OS Esteso) consente di evitare di ri-allocare lo spazio appena liberato, per non riempire immediatamente spazio appena liberato.

2. Da Mac OS X 10.2 è in funzione l’allocazione ritardata dello spazio: in questo modo viene liberato molto più spazio contiguo contemporaneamente.

3. Da Mac OS X 10.3 è in funzione l’Hot File Adaptive Clustering, la deframmentazione automatica dei file che hanno la tendenza ad allargarsi, per l’aggiunta di dati ed informazioni al loro interno. Grazie anche alle applicazioni a “pacchetto” e non più a file separati, spesso i file vengono totalmente riscritti invece che aggiornati, eliminando la frammentazione.

4. Attraverso le tecnologie di caching read-ahead e write-behind una minima frammentazione è d’impatto minimo sulle prestazioni del sistema.

5. La deframmentazione può addirittura essere controproducente, perché può portare allo spostamento di file messi in posizioni efficaci dal sistema operativo, per velocizzarne l’esecuzione.

6. Solo in caso di dischi particolarmente pieni e facendo editing video (quindi gestendo grosse moli di dati) è possibile che la deframmentazione sia necessaria.

Ma, e qui viene il bello, Apple suggerisce prima di usare tool di terze parti per deframmentare di riavviare il sistema. Il commento sulla nota tecnica è: è semplice e potrebbe essere d’aiuto!
Anche perché, sostiene sempre la nota,

i sistemi Mac OS X utilizzano centinaia di migliaia di piccoli file, molti dei quali vengono toccati raramente. Ottimizzarli può essere una procedura laboriosa e con vantaggi pratici risibili.

Se quindi fino a Leopard la situazione è questa, sarà interessante vedere con Snow Leopard ed il supporto allo ZFS anche in scrittura come saranno maggiori le performance minimizzando ulteriormente la necessità di deframmentare.

Nota: quando installate un aggiornamento di sistema, alla fine si legge “Ottimizzo le prestazioni del disco“. Oltre alla classica riparatina ai permessi, l’Installer sta facendo anche una deframmentazione, per la gioia di quanti su Win deframmentavano prima e dopo l’installazione di ogni applicazione (no, non ero io, ma sì, ne conosco).


[Via]

Emanuele L. Cavassa

View Comments

  • mi unisco a Tetrid 3D:

    la riparazione dei permessi stessa a volte è DANNOSA. e non ha NULLA a che vedere con la deframmentazione, si limita a controllare tutte le "receipt" generate a partire dalle applicazioni installate con l'installer (e poche altre eccezioni) e a confrontare i permessi effettivi dei file citati. Se sono diversi, li cambia con quelli nella receipt. Cosa c'entra questo con la deframmentazione? NULLA.

  • io penso invece che sia un peccato che gente così arrogante nn pensi due volte prime di postare commenti.

    nn m sembra che nell'articolo qualcuno abbia detto che "la deframmentazione su Mac OS X corrisponde alla riparazione dei permessi"... ma che nella psicologia del mac user...la riparazione dei permessi ha lo stesso valore che nella psicologia del pc user la deframmentazione ha.

  • Tetris io sono un giovane switcher (circa un annetto) e sicuramente tu avrai conoscenze mille volte superiori alle mie.Avrai anche ragione , non sono in grado di dirlo,però l'educazione prima di tutto.A mio parere avresti potuto far presente il tuo disaccordo in maniera meno risentita.

  • Si può sempre correggere quello che dice qualcuno, anche presunto "tecnico", senza offendere...sono un Mac user ma a volte mi offende la saccenza illimitata che spesso viene ostentata quando si parla di Mac.....

  • Sebbene sia in una certa misura chiaro che chi ha scritto l'articolo sappia che la deframmentazione e la riparazione dei permessi siano due cose distinte, non posso che concordare, usando toni più pacifici, sul fatto che questa parte dell'articolo:

    La deframmentazione è un’attività atta a migliorare le prestazioni dei Pc, che spesso viene usata come placebo per la lentezza di certi computer - è sostanzialmente la versione Windows della nostra “Riparazione permessi“, che noi Mac-User facciamo come atto scaramantico prima e dopo gli aggiornamenti di sicurezza, oltre che quando ci sono problemi con il Mac una delle prime domande (o risposte) è “hai riparato i permessi?”.

    andrebbe eliminata. È ingannevole, fuorviante ed imprecisa.

    Per il resto, sulla questione deframmentazione, per farla spicciola (dato che non ci troviamo in luogo di computer scientist), tutti i moderni file system si basano su strutture dati e algoritmi di allocazione tali da ridurre al minimo (non zero) la frammentazione dei dati. Alcuni di questi file system poi provvendono a deframmentare online il disco, che non vuol dire via internet, ma che lo fanno durante gli accessi stessi ai dati.

    Questo è il motivo per cui su tutti i file system di concezione moderna la deframmentazione (intesa come operazione lanciata dall'utente) è una perdita di tempo nel 99.9%. E questo vale anche per NTFS, soprattutto ultime release. Che poi nella realtà "Windowsiana" questo resti il placebo preferito (alimentato dalla stessa MS), è un altro paio di maniche.

    Ma sia chiaro che i filesystem realmente affetti da deframmentazione sono quelle bestie immonde tipo FAT e altri filesystem di concenzione antiquata, che per fortuna sono sempre più in decadenza.

  • La scure della cesnsura si è abbattuta su questo articolo. Sono scomparsi dei commenti... inspiegabilmente

  • Il risentimento che viene espresso in commenti come quelli di Tetris o quello di Nicola (che per altro si nasconde vigliaccamente dietro un'email fasulla) ci rammarica. Si possono esprimere le proprie posizioni in modo assolutamnte meno risentito. Le critiche a questo passaggio sono fuori luogo e dimostrano anche scarsa volontà di capire davvero:

    La deframmentazione è un’attività atta a migliorare le prestazioni dei Pc, che spesso viene usata come placebo per la lentezza di certi computer - è sostanzialmente la versione Windows della nostra “Riparazione permessi“, che noi Mac-User facciamo come atto scaramantico prima e dopo gli aggiornamenti di sicurezza, oltre che quando ci sono problemi con il Mac una delle prime domande (o risposte) è “hai riparato i permessi?”.

    Si dice che il placebo per gli utenti Windows è la deframmentazione, per gli utenti Mac è la riparazione permessi. E' la versione Windows dell'atto scaramantico di "riparare i permessi" per l'utente Mac. Da nessuna parte sta scritto che la riparazione permessi equivale alla deframmentazione.

    Nemo ad esempio ha esposto la sua idea in maniera pacatissima e cordiale. Che problema c'è a fare cosi?

    Commenti del tono di quelli di nicola e Tetris 3D oltre ad essere assolutamente arroganti non apportano nulla alla discussione.

    Ma la cosa più triste in assoluto è che ci è bastato controllare l'IP di tetris 3D per vedere che corrisponde a quello del commento rilasciato da iPhone Italia nell'articolo delle 14 e a quelli di "via col vento" nell'articolo sulle tariffe di TIM.

    IP che da questo momento è stato ufficialmente bannato in quanto questo tipo di comportamenti che dimostrano scarsissima conoscenza delle basi della Netiquette non sono tollerati. Caro Nic se vuoi ti consiglio qualche anonymizer per la prossima volta che vorrai spammare e trollare, o magari l'indirizzo di un buon asilo nido giù dalle tue parti?

  • Nessuna censura Marco. Abbiamo solo eliminato i commenti di un troll che si firmava rispettivamente Via col Vento, iPhoneItalia, e Tetris 3D o Tetris 3. Poichè questa condotta non è accettata su questo blog i commenti sono stati marcati come spam, qui sopra puoi leggere i dettagli.

    Questione chiusa.

  • (mi spiace che Tetris sia stato lasciato dalla ragazza... è davvero triste tutto ciò...)

    mi pare che fosse abbastanza chiaro che il parallelo defrag-'riparazione permessi' fosse inteso dal punto di vista scaramantico/placebo, e non tecnico.

    va bene, uno può dire che non era chiaro, che era fuorviante, e poi si fa una scrollata di spalle e si va avanti.
    ma invece vuoi mettere il gusto di un saccente "trollismo" inacidito?

    (davvero, mi chiedo perché una ragazza dovrebbe lasciarlo...)

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