ApplePc: cloni Mac (legali?) all’italiana – L’inchiesta di TheAppleLounge

di Redazione 30

Finalmente possiamo rivendicare l’orgoglio del Made In Italy anche nel settore della produzione dei cloni Mac. ApplePc (la ragione sociale è “Informatica Ingegneria“) è una azienda italiana da poco comparsa sulle scene internettiane che si propone di vendere PC compatibili con Mac OS X ad un prezzo che definire competitivo è poco. Per darvi un’idea del marketing aggressivo adottato dalla ApplePC date un occhiata a questa offerta: il MAC Pro PC (modificato ora in MAC.Pro.PC, qui la vecchia pagina), dotato di caratteristiche superiori ad un iMac di fascia media, viene venduto a soli 549€. Il MAC Book PC (aggiornato: pagina rimossa dopo il nostro colloquio telefonico col responsabile di ApplePC. Non sappiamo se il prodotto è ancora disponibile) che ha però caratteristiche decisamente inferiori ai laptop Apple, è praticamente il subnotebook con la mela che tutti vorrebbero. Costa 459€.

Abbiamo deciso di contattare telefonicamente il responsabile di ApplePc, Andrea Papa, perché di primo acchito alcuni aspetti dell’azienda ci convincevano poco. Le risposte che ci ha dato fanno luce, almeno in parte, su alcuni aspetti poco chiari relativi all’azienda e ai prodotti in vendita ma a nostro parere non hanno risolto altri piccoli dubbi sull’operato di ApplePC. Se ne volete sapere di più continuate a leggere.

Il primo aspetto a lasciarci perplessi visitando il sito dell’azienda è stato il nome a dominio: ApplePC.tk. L’estensione .tk indica l’esistenza di un redirect gratuito offerto dal servizio dot.tk, ma Papa ci ha spiegato che si tratta di una soluzione provvisoria in attesa che sia pronto il sito con estensione .it. Il sito stesso è un esperimento che serve a sondare il terreno. Finora ApplePc, o sarebbe meglio dire Informatica Ingegneria (d’ora in avanti useremo i due termini indistintamente per indicare l’azienda), ha lavorato basandosi sul passaparola e sugli annunci sparsi qua e là su bacheche virtuali.

Papa ci ha spiegato che tutto ciò che la sua azienda offre è un computer costruito utilizzando componenti totalmente equiparabili (in alcuni casi esattamente gli stessi) con quelli che Apple monta sui propri Mac. A differenza di Psystar, il clone-maker della Florida attualmente in causa con Apple, nel caso di Apple PC non è  prevista la possibilità di comprare un computer compatibile “MAC Pro PC” con Mac OS X preinstallato e l’installazione del sistema operativo è delegata in toto al cliente. C’è da dire che il sito, dove si può leggere la frase “Noi offriamo tutto, configurato e pronto all’uso”, (ora modificato in configurato e pronto per l’installazione software”) non è chiarissimo a riguardo. L’acquirente sarà quindi l’unico responsabile della violazione del contratto di licenza di OS X, che vieta tassativamente di procedere all’uso di tale sistema operativo su hardware non Apple.

Come avrete già capito, questo è il fulcro della questione. Una mera collazione di componenti identici a quelli utilizzati da Apple sui propri computer non è sufficiente a creare una macchina in grado di far girare Mac OS X. E’ necessario aggirare in qualche modo il controllo che il sistema operativo effettua per capire se sta girando su componenti approvati dalla casa madre o meno. Gli smanettoni della comunità Hackintosh risolvono il problema semplicemente installando Leopard (o Tiger in passato) direttamente da immagini disco modificate reperibili su “canali di distribuzione alternativi”.

A quanto afferma il responsabile di ApplePC, gli acquirenti di MAC Pro PC non sono invece costretti ad adottare questa soluzione piratesca. I cloni assemblati dalla Informatica Ingegneria, nonostante nel sito tutto questo non sia specificato in maniera sufficientemente chiara, danno la possibilità all’utente di installare Mac OS X as is, direttamente dal disco di setup acquistato regolarmente presso un punto vendita Apple autorizzato. Ma come, non vi abbiamo appena detto che il sistema operativo nella sua versione originale opera una verifica sull’hardware?

L’immagine presente nella pagina delle novità, ora non più disponibile.

Si è così, ma un metodo alternativo per bypassare il problema  senza ricorrere alla modifica del software in realtà esiste e si chiama EFI-X. Ve ne abbiamo già parlato e abbiamo avuto modo di intervistare Davide Rutigliano, il creatore di questo piccolo modulo USB interno che permette di bootare i sistemi operativi Apple su hardware non ufficialmente autorizzati dalla casa madre. Papa, non senza qualche reticenza, ci ha confermato che sui MAC Pro PC è stato implementato un sistema simile, collegato come avviene per EFI-X, tramite una porta USB interna a 10 pin.

“Abbiamo avuto modo di vedere un EFI-X”, ci ha detto Papa, “e abbiamo capito che potevamo fare la stessa cosa spendendo di meno”. Quando abbiamo spiegato a Papa che TAL aveva già contattato Rutigliano in passato,  il responsabile di ApplePC ha confermato, su nostra richiesta, di aver avuto anch’egli contatti diretti con il creatore di EFI-X. E qui è sorto un piccolo giallo perché Davide Rutigliano, raggiunto tramite Skype subito dopo la nostra telefonata con Papa, ci ha detto di non conoscere assolutamente né Papa né  la ApplePC. Il sito dell’azienda, ha aggiunto, non è neppure raggiungibile da Kuala Lumpur, dove egli vive e lavora.

Incalzato sulla questione EFI, Papa ha tenuto a ripetere in ogni caso che il sistema implementato sui MAC Pro PC non è EFI-X né viola alcun diritto intellettuale detenuto dalla ASEM, la società di cui Rutigliano è CEO. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la ASEM si oppone strenuamente alla vendita di cloni già pronti che utilizzino la tecnologia EFI-X e minaccia azioni legali (qui un intervento ufficiale) verso chiunque contravvenga a questa regola.

Abbiamo dunque capito che ApplePc sta cercando di muoversi sul filo di ciò che è consentito dalla licenza di Apple e sembra farlo con efficacia. In ogni caso Papa ci ha spiegato che la sua azienda ha chiesto delle precise consulenze legali prima di imbarcarsi in questa impresa.  Il responsabile di Informatica Ingegneria sostiene poi che a livello europeo le regole imposte dalla EULA di Mac OS X non reggerebbero in tribunale.

A onor di cronaca anche l’accusa verso Psystar non è stato basata da Apple direttamente sulla violazione del contratto di licenza con l’utente finale bensì sulla violazione di diversi copyright della casa di Cupertino. Relativamente alle problematiche legali collegate all’EULA, ApplePC non ha comunque da preoccuparsi perché, come detto, la violazione del contratto con Mac OS X viene demandata in ultima istanza alla volontà dell’acquirente.

A nostro parere anche ApplePc dovrebbe fare attenzione alle possibili violazioni di svariati trademark Apple, del tutto indipendenti dalla conformità del prodotto con la EULA di Mac OS X. La Informatica Ingegneria utilizza il termine Apple nella denominazione del proprio sito. La parola MAC viene ripetutamente usata (basta il maiuscolo a distinguerla da Mac?), come anche il logo Apple e lo slogan Think more Different. Dopo la nostra telefonata, tuttavia, Informatica Ingegneria ha modificato le immagini presenti sul sito sostituendo il logo Apple con una vera mela e rimuovendolo dalle immagini dei computer, che potete vedere in questo post nel loro aspetto originario.  E’ infine innegabile che MAC Pro PC e MAC Book PC sono nomi che richiamano immediatamente alcuni noti prodotti Apple.  A queste obiezioni Papa ha risposto con una battuta: vogliamo forse sostenere che la maggior parte degli scozzesi dovrebbe cambiare cognome?

Che ne pensate? Vi terremo aggiornati sulla questione non appena ci saranno ulteriori sviluppi e fra poco pubblicheremo a fini di approfondimento il parere di un consulente legale esperto di proprietà intellettuale.

Commenti (30)

  1. E’ solo una questione di pubblicità, l’operazione ha poche possibilità di andare in porto, sarà la solità bolla di sapone che tra qualche giorno si dissolverà.

  2. purtroppo sono d’accordo con Andrea :-(

  3. Cosa ve lo fa pensare?
    A quanto ci è stato detto i cloni sono già disponibili per l’ordine…

  4. PENSO che tutto ciò non faccia che rafforzare Apple come l’idea di un punto di arrivo, non di partenza..che credo fosse esattamene l’opposto di quanto gli ideatori si proponessero;dopodichè il punto sta tutto lì:questi signori possono anche dimostrare che con il medesimo hardware possono offrire un prodotto identico(estetica a parte…),ma chi lo ha ideato e prodotto, può sentirsi libero di farlo pagare il prezzo che più ritiene adeguato?secondo me si, è l’unico caso in cui questo discorso decade è la proprietà intellettuale delle molecole farmaceutiche(che pure restano “protette” per alcuni anni), ma solo perchè in tal caso è in gioco uno dei diritti fondamentali dell’uomo, e forse uno dei più importanti: quello alla salute, indipendentemente dalla propria condizione economica.
    AVERE UN COMPUTER NON E’ FORTUNATAMENTE UN DIRITTO, PC O Mac CHE SIA, SE LO SI DESIDERA E SE CE LO SI PUO’ PERMETTERE, LO SI PAGA IL PREZZO CHE COSTA, IL PREZZO CHE CHI L’HA CREATO (E NE HA LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE) DECIDE DI FARCI PAGARE..
    Insorgere se questi signori non riusciranno nella loro impresa NON CREDO sia intelligente..sappiamo tutti che scaricare musica ecc ecc è un reato contro la proprietà intellettuale (e gli sforzi economici) di chi l’ha creato: LO FACCIAMO SAPENDOLO, E SAPENDO DI IGNORARE LE NORME ESISTENTI, A MENO DI NON VOLERCI DICHIARARE TUTTI DEGLI ANARCHICI NON POSSIAMO DISSOCIARCI DALLE REGOLE SOLO QUANDO CI FA COMODO..

  5. Io credo che possano commercializzare quel prodotto. Forse dovrebbero solamente rimuovere qualsiasi accenno a Apple, Mac, mele e cose simili. Credo che nessuno vieti di costruire e commercializzare un prodotto equivalente, no?

    Comunque di solito gli scozzesi si chiamano McQualcosa, non Mac… :-)

  6. fatto così gli fanno chiudere il sito
    situazione differente se tolgono tutti i riferimenti al mac e alle mele, non è reato vendere pc uguali ai mac
    poi sarà apple a prendere le opportune misure con il prossimo software per evitare che i cloni possano ospitare l’osx
    una sola riflessione, si sta tanto attenti alla violazione del copyright da parte di applepc, ma non si pensa al cliente
    se compro una di quelle macchine e mi monto l’osx violo il contratto apple, pertanto vado contro la legge. non lo fa applepc ma lo fa il cliente. è un pò come il favoreggiamento (non si dice così?)
    dovrebbero anche smettere di parlare della possibilità di installare osx per essere del tutto estranei al reato, ma così perderebbero tutto l’appeal
    boh?

  7. @ marcossss:
    Si l’idea di fondo è proprio quella anche se in diritto un pò più complessa considerato che non si parla assolutamente di violazione diretta del copyright da parte di apple Pc.
    Si forniscono gli strumenti al fine della commissione della violazione ma concretamente non si pone in essere nessuna violazione se non in termini di concorso…ovvero di favoreggiamento reale (379 cp) laddove il concorso non sia ravvisabile…
    in ogni caso è particolarmente difficile da dimostrare,
    vi immaginate dover dimostrare ognivolta che l’utente ha l’hardware di Apple PC e ha comprato il software al fine di evadere la licenza?
    ma il tutto è comunque subordinato al che cosa accade quando entra in gioco la” procedura di analisi dell’hardware” di OSX.
    Certo non vi è dubbio che si sfrutta il sistema operativo e il brand Apple per promuovere il proprio prodotto hardware e in questo senso si fa concorrenza sleale alla apple stessa.
    Spero ci sia occasione per approfondire ancora la questione.

  8. l’idea non sembra male, in fondo è solo compatibile mac osx non lo vendono con osx installato se ho capito bene.. la colpa in caso è di chi installa.
    certo sarebbe meglio togliere i nomi apple e loghi tipo mela, in fondo se davvero i pc (desktop per lo più) hanno caratteristiche così allettanti valdono la pena indipendentemente dal marchio..

    certo che se davvero il loro sito al momento è down per aver superato il limite di banda.. che ci sia da fidarsi a comprare da un’azienda informatica che non ha nemmeno un sito come si deve?!

  9. @ gl_craia:
    beh, non si fornisce solo l’hw, ma anche l’idea di violare la licenza apple installando osx su questi cloni
    lo dicono apertamente nel sito: “i nostri Mac.Pro.PC sono infatti perfettamente in grado di installare e far girare l’OSX 10.5.5 ORIGINALE, senza nessuna modifica, permettendo quindi l’aggiornamento automatico dal sito Apple!”

    inoltre aggiungono: “Non volendo speculare enormemente sul prezzo dell’hardware, come altri fanno, riusciamo a ridurre fino al 50% il prezzo di un nostro Mac.Pro.PC, pur mantenendo sempre 2 Anni di Garanzia ufficiale!”

    quindi non possono dire che non sanno cosa farà il cliente con le loro macchine e che loro non l’hanno consigliato a violare la legge. inoltre concorrono con il cliente nell’arricchimento illegale. in sostanza loro vendono le macchine e il cliente risparmia i soldi, una soluzione che porta guadagni ad entrambi a scapito di apple.
    vista così mi sembra un suicidio

  10. @ marcossss:
    Si, quanto dici tu chiarisce quello che i giuristi chiamano elemento psicologico del reato, cioè il fatto che Apple Pc abbia coscenza e volontà di mettere a disposizione del cliente un prodotto che sarà strumento per la violazione della licenza. Tutto, in ogni caso e come spiego nell’intervento è legato alla tecnologia usata.
    Solo se c’è alterazione del funzionamento di OS-X direi che c’è concorso nella violazione dell’art 635-bis (danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici) come modificato in seguito alla convenzione di budapest sul crimine informatico.
    Volendosi sbilanciare un pò di più e dando un inquadramento più completo, laddove nessuno compri l’hardware vi sarebbero comunque gli estremi del tentativo, salvo poter dire che il fatto di aggirare la procedura di controllo di OS X sia un semplice caso…

  11. secondo me questo dovrebbe servire ad apple come un ulteriore “spintarella” ad abbassare un po’ i prezzi(non di molto xk sn convinto ke il rapporto qualità/prezzo dei prodotti apple sia abbastanza ragionevole)e ancor di più dovrebbe incitare la apple a creare un netbook…

  12. Finalmente possiamo rivendicare l’orgoglio

    ORGOGLIO? Di cosa? di commettere azioni illegali? ah giusto siamo in Italia..quindi inorgogliamoci!

    buona serata a tutti

  13. @ Tempmybag:
    Per capire l’ironia un pezzetto di articolo avresti potuto anche leggerlo, no? :-)

  14. Buongiorno, io ho acquistato da ApplePC uno dei suoi Mac.Pro.PC (questo è il nome esatto…). Ora il sito http://www.applepc.tk non riporta più loghi ed è molto preciso su cosa offre.

    Devo dire che sono piuttosto soddisfatto: sono esteticamente molto belli, silenziosi e stabili.

    Non ho avuto problemi ad installare il sistema operativo (che non mi hanno fornito, come da loro prudente politica) e tutti miei programmi.

    Anche gli aggiornamenti via internet sono andati tutti a buon fine (fino alla recente 10.5.6).

    Insomma un bel risparmio per noi consumatori ed un’ottima idea commerciale!

  15. @ federico:
    io direi che sfortunatamente, o meglio, volutamente non è un diritto avere un pc, quando dovrebbe esserlo. Non solo, dovrebbe essere diritto di cittadinanza anche quello all’informazione e quindi alla banda larga…

    …purtroppo, persone che la pensano come te, non pensano minimamente agli sviluppi di ciò che pensano e dicono, basandosi solo sul fatto di essere in quella elite che può permettersi quello che altri non possono…..
    …..ma ho abbastanza fisucia, sfortunatamente, che parecchi di quelli che fanno parte di una certa fittizia “elite” nei prossimi tempi si troveranno a far parte di quelli che non possono…
    …l’unica mia speranza è, essendo pressochè inevitabile questo impoverimento delle persone, che molti di quelli che la pensano come te, quanti più sono meglio è, si trovino in condizioni di disagio, come altri da quando son nati….con la differenza che a queste persone l’indigenza, non essendoci abituati li farà soffrire ancor di più…

    Povera Italia

  16. @ Anam:
    Ti ringrazio per l’anatema scagliato.non c’è altro da aggiungere su di te,hai detto già tutto ciò che ci voleva per qualificarti. Eh si,faccio parte di quella élite di studenti universitari in famiglia monoreddito…mi hai scoperto.povera Italia davvero. Cmq vatti a vedere articoli recenti sulla condanna a psystar per violazione della proprietà individuale..vediamo se pure quelli della corte degli stati uniti sono dalla tua parte!

  17. @ Federico:
    …non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…
    …evidentemente la tua famiglia monoreddito ti può permettere di studiare e di comperare un pc, o mac….
    ….e da studente universitario in famiglia monoreddito sei più vicino agli interessi di una multinazionale che a quelli dei cittadini, monoreddito, precari o anche meno…complimenti…

    …se non l’hai capito te lo dico chiaramente:
    la frase che critico, ed anche aspramente è:

    AVERE UN COMPUTER NON E’ FORTUNATAMENTE UN DIRITTO, PC O Mac CHE SIA, SE LO SI DESIDERA E SE CE LO SI PUO’ PERMETTERE, LO SI PAGA IL PREZZO CHE COSTA, IL PREZZO CHE CHI L’HA CREATO (E NE HA LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE) DECIDE DI FARCI PAGARE

    …tu vai a dirlo a vere democrazie che hanno decretato che tra i diritti del cittadino c’è quello alla banda larga…
    …non mi fare esempi di corti di paesi che sono tutto meno che democratici, paesi dove se hai soldi sei assolto da tutto e se non ne hai per nulla vai a morte….
    …purtroppo i nostri governanti continuano a farci l’esempio dell’america…ma non lo fanno per dirci che il falso in bilancio è un reato contro tutti i cittadini e quindi va punito con 40 anni di galera….no, da noi si liberalizza il falso in bilancio e ci fanno l’esempio dell’america, magari parlando di corti dove se sei miliardario parti già mezzo innocente….

    …non credo neanche che tu possa aggiungere qulcosa su di me, essendo dato il fatto che tu studi in un università…..e non ti rendi conto che invece di sfruttare un tuo diritto stai usufruendo di un privilegio non dato a tutti…..
    ..e magari come nel caso del pc, tu commenteresti “FORTUNATAMENTE”, perchè chissà cosa accadrebbe domani se tutti possono studiare…troppi laureati….troppa gente informata….

  18. Senti bello di mamma io il mio computer l’ho perso col terremoto che ha spianato la mia città,di certo nn mi sono messo a battere i piedi per terra perché qualcuno mi restituisse un mio diritto.. E ho speso di nuovo i miei soldi per poterlo ricomprare..figurati,non mi hanno nemmeno ridato la casa,cosa per la quale non ho sentito nessuno dei ben pensanti come te fare casino in piazza,quindi non venire tu a farmi la predica sulle cose oscene fatte da questo governo,ci siamo capiti? Dopodiche pensala come ti pare,astieniti però dal fare il moralista nei confronti di chicchessia,ritengo di poter pensare che molti come me se vogliono una cosa con determinate caratteristiche si rivolgono a chi la produce legalmente,senza nascondersi dietro chiacchiere come le tue sui diritti dell’umanità e sopratutto senza cercare scorciatoie illegali,come un prodotto contraffatto e tanto meno eludendo le tasse o falsificando i propri bilanci. C’è gente che studia e lavora con pc catorcio,ed ottiene risultati magari migliori dei miei,forte dei propri sforzi per emegere,e facendolo in modo legale.se c’è chi non può permettersi un computer è un dovere dello stato metterlo in condizioni di ottenerlo, così come esistono le borse di studio,sacrosante.quindi non permetterti di mettermi in bocca parole non mie. Ti faccio sapere che il mio primo computer l’ho comprato in 36 rate a tasso zero,col prestito che lo Stato italiano ha messo a disposizione per gli studenti:mai sentito parlare di “un c@ppuccino per un pc”? Informati,piuttosto di rompere i santissimi a chi si fa il culo per avere ciò che vuole rispettando le leggi,invece di teorizzare per vedere leggittimate le proprie furbate!predichi a vuoto.

  19. @ Federico:
    ….mah….
    ..io non metto parole in bocca a nessuno….ti ho citato…
    …tu piuttosto mi pare che dai per scontato molte cose, non sapendone neanche una….
    …magari sono proprio uno di quelli che scende in piazza se qualcosa non va, e che magari è andato di persona a dare una mano dopo il terremoto….
    ..
    …tutto il mio intervento è partito dalla frase che ho citato e verso la quale ho argomentato le mie idee, e partendo da quella ho allargato il discorso….
    …tu piuttosto che argomentare meglio la tua affermazione, è dal primo post che dai per scontato quali siano le mie idee, magari anche il mio lavoro e i miei atteggiamenti….
    …senza fare polemica, e darmi consigli inutili, dati proprio dalla supponenza e presunzione che hai di sapere chi e cosa sono…se sai come argomentare quella frase bene, altrimenti mi sa che parli senza renderti conto di quel che dici e delle sue conseguenze…come affermavo nel primo intervento….

  20. ARGOMENTARE LA MIA FRASE? SEI TU CHE NE HAI BISOGNO, MI SEMBRA PIUTTOSTO CHIARO QUELLO CHE LA FRASE VOGLIA DIRE: E’ DIDASCALICA(vatti a leggere quello che significa)…
    Ma senti chi parla della presunzione..se sei proprio tu ad aver affermato che evidentemente appartengo ad una elite..beh, come no: a quella elite di studenti universitari senza più una casa.. ma smettila di rompere le palle, pare che solo le tue affermazioni siano legittime..dì la tua e non rompere a chi la pensa diversamente. “magari ho dato una mano, magari scendo in piazza..” ma magari lo facessi, sarebbe un un bicchiere di positività in un mare d’arroganza. Evita di presumere cose su chi non conosci tu per primo, esprimi i tuoi “contenuti” e non rompere troppo se la tua voce non è l’unica sulla Terra. e adesso spero che la finirai: tu hai la tua idea, io ho la mia. Sono fermamente convinto di ciò che dico, non me ne sarebbe fregato meno di niente di starti a rispondere se non avessi cominciato tu per primo a citare mie frasi distorcendole e vedendoci cose che non ho detto. Se ti piace aggredire, ricordati: sarai aggredito; diversamente, limitati a dire la tua, e usa un po’ più di rispetto, sei paranoico con quella storie delle elite, della paura che mi attribuisci che possano esserci in giro tropi laureati.. ma sai che me ne frega se ci sono tanti laureati..buon per loro, pensa sono talmente altruista che mia auguro che la tua laurea(se ce l’hai) ti sia servita a più che pulirtici il culo.

  21. Scusate se riporto la discussione al tema dell’articolo…

    :-)

    Sono stato sul nuovo sito di Informatica Ingegneria http://www.applepc.it e ho mi sono iscritto alla newletter chiedendo informazioni sulla compatibilità con le schede Digidesign e Pro Tools…

    La risposta è stata celere e positiva, ma prima di spendere un migliaio d’euro vorrei sapere se qualcuno utilizza questi Mac.Pro.PC con i succitati software e hardware, per avere un parere “indipendente”.

    Grazie mille!

  22. Vero, chi ha comprato questo ApplePC ci dica come funziona..Alla fine è l’unica cosa che interessa qui…E’ una soluzione valida? Per me Apple e tutti i difensori della legalità possono tranquillamente mangiarsi il fegato…

    Metterla in quel posto ad una multinazionale che vende i suoi PC a PESO D’ORO giusto perchè hanno una mela morsicata sul case, E’ UN SOTTILE PIACERE CHE NESSUN BENPENSANTE DI TURNO riuscirà a togliermi..Chi crede si metta il cuore in pace oppure vada a scrivere il suo manuale del piccolo e bravo consumatore senza scassare le balle….

  23. Io lavoro con la musica ed ho negli ultimi anni ho messo in piedi 2 studi di registrazione, tra Rimini e Milano.
    Ho preso un Mac PC per le Digidesign HD3 che sono PCI e non più supportate nei nuovi Mac Pro. Ero tibubante, ma la risposta è stata positiva.
    Certo, nulla di confrontabile con l’estetica e le finiture Apple, ma questi prodotti funzionano e sono molto, molto più veloci di qualsiasi vecchio G4 o G5.
    Li consiglio a chi, come me, ci lavora.
    L’azienda è molto seria e confermo che sono molto rapidi nelle risposte, oltre che cortesi e professionali.
    Spero che il mio feedback sia stato d’aiuto.
    Ciao.

  24. @giorgio

    ottimo io sono obbligato dagli standard di video montaggio a passare a mac

    solo che spendere il doppi dei soldi in aria fritta non ne ho proprio voglia

    quindi stivjobbes vienneme a prenne (se ci riesci)

    che entrare nella esperienza di vita del macuser ossia un pirla capace di spendere una fortuna e accamparsi davanti un negozio per essere il primo a prendere un prodotto che sa già essere fallato (come quelli visti per l’iphone) non ci tengo nemmanco per finta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>