Adobe CC aggiunge Behance e nuove funzioni

di Redazione 1

13.06.18-CC

Dopo la presentazione tenuta lo scorso maggio, Adobe ha di recente aggiornata la versione desktop della sua nova Creative Suite, ora rinominata a buon titolo Creative Cloud. Centinaia sono le nuove feature introdotte in Photoshop, Illustrator, InDesign e il resto del software professionale marchiato Adobe.

Spiega David Wadhwani, Senior VP e General Manager dei Digital Media ad Adobe:

Abbiamo aggiunto una tonnellata di elementi innovativi su tutte le app desktop della nostra CC come Photoshop, Illustrator, InDesign. Queste app includono nuove funzioni che migliorano la produttività, semplificando gli sforzi necessari per costruire contenuti mobili e utilizzando nuove avanzate tecnologie per la modifica di audio e video.

Una delle funzioni maggiormente attese per la CC (e ora introdotta) è la possibilità di sincronizzare e organizzare i file non solo localmente sul proprio computer, ma anche attraverso siti web e dispositivi portatili. Adobe ha anche integrato la comunità di Behance in CC, offrendo così agli utenti la possibilità di condividere il proprio lavoro e ottenere un feedback immediato dagli oltre 1,4 milioni di utenti della piattaforma.

Adobe Creative Cloud ha lasciato scontenti alcuni professionisti per il particolare modo in cui viene gestita e pagata. Il software è disponibile tramite il sito di Adobe e costa 20$ al mese per professori e insegnanti, mentre una licenza per un utente può arrivare a costare 50$ al mese. Gli utenti che stavano già utilizzando CS3 o superiore ricevono uno sconto che porta il pagamento a 30$ al mese.

Se state cercando una valida alternativa a Photoshop, software di maggiore successo all’interno della suite, potete provare ad acquistare Pixelmator, aggiornato di recente alla versione 2.2. Il software è ben più economico di PS, ma comunque interessante per un pubblico di professionisti e appassionati del foto-ritocco.

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Commenti (1)

  1. Ormai la politica di Adobe è diventata mettere le mani in tasca ai clienti, altro che pirateria, quella era solo una scusa per giustificare l’ingiustificabile!

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