iMusic: il primo album prodotto con GarageBand per iPad

di Redazione 6


Nessuno dubitava che sarebbe successo, prima o poi (più prima che poi): a nemmeno un mese dal lancio di GarageBand per iPad è uscito il primo album creato interamente con l’app musicale di Apple.
Gli Ultramods, band pop-punk all’esordio, hanno usato GarageBand per tutto il processo creativo. Gli unici strumenti utilizzati nelle canzoni dell’album, che si intitola Underwear Party, sono quelli presenti nell’applicazione ed anche la voce è stata registrata dal microfono dell’iPad.
Il risultato non si può esattamente archiviare con l’etichetta “capolavoro” e qualcuno probabilmente lo definirà inascoltabile, ma le motivazioni artistiche che sottendono all’album sono sincere e interessanti. Gli Ultramods le hanno raccolte in un lungo articolo/manifesto d’ispirazione post-punk che vale la pena leggere.

Secondo gli Ultramods, che nell’articolo intervengono al plurale come in ogni manifesto che si rispetti, l’anarchia ha finalmente conquistato il mondo della musica. Curioso che ad accelerare i tempi sia stato, a parer loro, un prodotto che di anarchico e punk ha ben poco: l’iPad.

“Fare musica poteva essere ancora abbastanza costoso, dato che è previsto l’uso di strumenti musicali e un microfono USB e almeno un laptop, che più o meno poteva costare un migliaio di dollari. Non è più così. Puoi comprarti un iPad per 500$, un prezzo inferiore a quello di una tipica chitarra con cui i rockers perfettini amano mettersi in posa sul palco. GarageBand costa meno di un panino. Ed è tutto. E’ praticamente tutto quanto ti serva. Ed è praticamente tutto ciò che noi abbiamo usato per registrare il nostro primo album. E ci aspettiamo che ci saranno un sacco di persone con questo tipo di dispositivi che li useranno per creare canzoni, e album interi, e anche tu potresti provarci”.

Il talento non è un particolare di cui preoccuparsi, secondo gli Ultramods, che in questo ricalcano le orme di un certo nichilismo punk fino a citare una frase di Chrissie Hynde, secondo cui “nel momento in cui uno diventa bravo a suonare il suo strumento, smette di essere bravo a suonare il punk”.

Il loro album sembra in effetti dare ragione a questa affermazione, anche se la band ammette di non sapere che tipo di musica verrà fatta con l’iPad dagli altri che, non ne dubitano, aderiranno a questo nuovo “movimento”. Magari qualcuno con le giuste capacità musicali sarà in grado di creare qualcosa qualitativamente superiore anche se però agli Ultramods va comunque il merito di aver fatto il primo passo e, cosa non da poco, di averlo giustificato con una visione che farà  storcere il naso a molti ma che personalmente consiglio di non sottovalutare.

L’album Underwear Party può essere acquistato su iTunes, Amazon o Cd Baby (tutti i link in questa pagina) ma può anche essere ascoltato online gratuitamente dal sito degli Ultramods.

Commenti (6)

  1. ecco un disco che non comprerò.
    ho appena ascoltato per curiosità i primi due brani sul loro sito (c’è un player soundcloud) e mi sembra un prodotto di bassissima qualità.
    Certo, la mentalità punk è un po’ questa no?
    Io non me ne intendo molto, perchè lo trovo uno stile molto fastidioso, però capisco che possa esserci chi lo apprezza.
    Per me l’iPad è un grande strumento musicale: ho appena fatto i salti mortali per vendere un MacBookAir e altre cosucce e raccogliere il gruzzoletto per comprare l’iPad 2… l’ho ordinato ieri, aspetto che mi arrivi.
    Però, anche qui come sempre, non è lo strumento a creare l’arte, ma la mano dell’artista, e, grazie a Dio, nonostante spesso ci venga proposto a livello sociale il concetto che: “tu lo puoi fare”, lasciando ad intendere che tutti possono essere attori, registi, compositori, resta il fatto che la musica, per poterne penetrare i segreti, vada amata, praticata, e, soprattutto STUDIATA… studiata molto.
    Un concetto poco punk, lo ammetto!

  2. … sono daccordo Lupo.
    Usando Garage Band con iPad per realizzare jingle ed altre cose, sono corso a sentire i pezzi e li trovo terribili, aldilà del punk e tutti i suoi criteri, l’editing è molto impreciso e non di certo per i limiti di iPad, basta quantizzare le chitarre se non sei capace di metterle a tempo (per intenderci).

    In ogni caso, Garage Band su iPad è davvero un miracolo di tecnologia. Faccio presente agli amici di Apple Lounge inoltre, che esportare il file da iPad per poi missarlo sul macbook, è ancora meglio, i limiti di GB su iPad vengono proprio nella parte mix, che invece nella versione su Mac da molte più ovvie possibilità e tutto diventa più semplice.

    Certo, non è Logic ne Pro Tools, le chitarre arpeggiate sono quasi un po Midi, ma l’applicazione costa 5 euro, gli volete dire pure qualcosa a Steve e compagni?!
    Io mi sento di dirgli solo grazie…

  3. @ alebi:

    d’accordissimo anch’io! Pensa che ho già acquistato GarageBand per iPad… e ancor anon ho l’iPad!!!! ah ah ah!
    semplicemente mi son fatto prestare l’iPad di un amico per qualche giorno, l’ho formattato e installato col mio acocunt, per capire le potenzialità…appena gliel’ho ridato, son corso a mettere in vendita due o tre cose non indispensabili per procurarmene uno.
    Aspetto con ansia che mi chiamino dal negozio per dirmi che è arrivato!
    Ti chiedo una curiosità, che non ho ancora potuto provare: quando importi sul Mac i progetti GB dell’ iPad, gli smart instruments come li tratta? diventano normali tracce MIDI, non più editabili in stile “smart”, ma soltanto col piano roll com’è sempre stato sul Mac, dico bene?
    grazie

  4. Pienamente daccordo con tutti voi

  5. Ottime osservazioni. Vi consiglio comunque la lettura di quel manifesto pubblicato dagli ultramods, la qualità delle cose che scrivono è inversamente proporzionale alla qualità della loro produzione musicale :D

  6. Hai fatto benissimo, io ho ordinato iPad2 ma GB sul primo modello gira benissimo. Le tracce importate da GB su Mac diventano praticamente Midi, tranne il piano non mi sembra di aver visto sulle altre tracce differenze dalle precedenti versioni di GB per Mac.

    La cosa interessante, è che a mio avviso fà la differenza, è che le combinazioni di missaggio su Mac sono ovviamente molteplici rispetto a quelle su Ipad, quindi l’ideale, per ottenere un risultato che sfiora davvero il professionale con i dovuti accorgimenti, è quello di registrare con iPad per poi editare e missare su Mac.

    Non so se ti sei accorto che hai la possibilità di inserire fiati, archi e addirittura voci in coro, ovviamente tutti già intonati a seconda di quello che stai facendo. Quando ho detto a chi ascoltava i jingle realizzati, che fossero stati realizzati con iPad e non in studio, nessuno ha voluto credermi…
    D’altronde la ragazzina teenager che s’è vista credo qui o su altre pagine, che si registra da sola una canzoncina, la dice tutta e bene sulle potenzialità dell’applicazione, che fà davvero paura.
    Per iMovie aspetto l’iPad2, ma anche lì sono sicuro di grandi risultati … certo che su entrambe le app, la comodità e la precisione del Mouse è differente dalle dita sul dispaly, tutto dipende da quello che si deve realizzare insomma.

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