Evento iPad mini, focus sui contenuti?

di Redazione 2

Secondo le indiscrezioni più recenti ed attendibili, il prossimo 23 ottobre Apple terrà un nuovo evento speciale per l’annuncio di una versione mini dell’iPad. Sul potenziale di un simile dispositivo si è discusso a lungo e ancora certamente si discuterà, mentre arrivano le prime ipotesi sul “focus” della presentazione e del marketing del nuovo dispositivo. I contenuti saranno al centro della scena e non è da escludere che Apple rinfreschi a tutti quanti la memoria sull’iniziativa per i libri di testo digitali lanciata a gennaio 2012.

Mockup dell’iPad mini realizzato da iMore.

La principale finalità d’uso per il prodotto, scrive TheNextWeb, sarà la fruizione dei contenuti acquistabili dall’ecosistema Apple. iBookstore, in primis, che ad oggi, nonostante un bilancio di utilizzo generalmente positivo, è ancora staccato di parecchie lunghezze dall’offerta di Amazon.

Non va dimenticato, tuttavia, che il business model di Apple è sensibilmente diverso da quello dell’azienda di Jeff Bezos. Pochi giorni fa il fondatore di Amazon ha confermato che i nuovi Kindle, fra cui il recente modello “Paperwhite”, non fruttano un bel niente all’azienda. Sono venduti praticamente a prezzo di costo.  La scommessa è che i contenuti provvederanno a coprire spese e generare introiti.

Una strada audace e rischiosa che Apple non prenderà sicuramente in considerazione. Nel caso dell’azienda di Cupertino sono sempre stati i contenuti a svolgere il compito di “civetta” per la vendita dell’hardware, smerciato con ampio margine e ottimi profitti. Difficile pensare che da questo punto di vista l’iPad mini possa fare eccezione.

Mockup dell’iPad mini ad opera del designer Martin Hajek

Il prezzo inferiore rispetto all’iPad “maggiore”, ottenuto grazie ad una revisione delle feature del prodotto, sarà sicuramente un selling point importante, e il focus sui contenuti, se confermato, servirà semplicemente ad offrire una valida alternativa all’offerta del competitor Amazon e soprattutto a fornire un motivo in più per giustificare l’affiancamento di un modello mini all’iPad che già conosciamo.

Quali saranno dunque, questi “contenuti”? Film, libri e musica, naturalmente ma anche (e secondo alcuni, soprattutto) i libri di testo. L’iniziativa per la diffusione di libri di testo digitali lanciata a gennaio del 2012 comincia a dare i primi frutti ed ha generalmente ricevuto buona accoglienza da parte del settore dell’istruzione.

Il costo di un iPad è tuttavia uno scoglio ancora troppo grande perché i genitori possano seriamente pensare di dotare il proprio pargolo di un tablet al post dei tanti libri che appesantiscono le cartelle. Certo, i libri necessari per un anno scolastico non sono più economici di un iPad, a conti fatti, ma i costi non si possono equiparare “1 a 1”, soprattutto quando al consumatore non gliene importa nulla se un tablet della concorrenza costa molto meno perché l’azienda che lo produce non ci ricava un centesimo.

Ecco dunque perché un iPad mini dal prezzo inferiore potrebbe essere importante: per non lasciare scoperta una fetta di mercato potenziale che rischia di cadere nelle mani della concorrenza, per legare un numero sempre maggiore di utenti all’ecosistema iTunes e più in generale per allargare il profit share del prodotto.

Erica Sadun ne ha scritto su TUAW:

“Per molti l’iPad mini significa che Apple potrà essere una scelta in un mercato dove finora i genitori potevano nutrire ancora dubbi sull’acquisto a causa del prezzo. Uno schermo più piccolo e caratteristiche inferiori potrebbero consentire agli studenti e ai loro genitori – che siano alla scuola media, superiore o al college – di acquistare un prodotto Apple ed entrare in un ecosistema al quale prima non potevano permettersi di accedere”.

Da questo punto di vista non sarebbe da escludere anche un possibile aggiornamento di iBooks, che magari offra maggiori opzioni per un utilizzo a fini didattici, e di iBooks Author, il software Apple per la realizzazione degli ebook interattivi.
Il dubbio rimane, come sempre, sulla possibile declinazione “internazionale” di queste novità che inevitabilmente sono quasi sempre cesellate sul percorso educativo statunitense.

 

 

Commenti (2)

  1. Il prezzo di un iPad retina ora come ora con i prezzi dei libri che corrono, in due anni di libri si ripaga. Il fatto e’ che io non so se sarei in grado di studiare solo su un tablet. La carta e’ sempre la carta e per ora ha ancora qualche lato positivo che nessun device e’ riuscito a equiparare.

    1. @laurentio86:
      Beh credo che siano in ogni caso visioni opinabili =)

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