iBooks diventa più interattivo con ePub 3

di Redazione 2

In Italia iBookstore è tutt’ora un sogno. Mentre l’editoria italiana stenta a prendere delle decisioni che mettano d’accordo tutti gli interessanti per la pubblicazione di libri in digitale, non esiste ancora nemmeno uno standard universalmente scelto per gli ebook.

Se da un lato ePub è una soluzione free e si sta imponendo come il formato più scelto, dall’altro Amazon, che rappresenta un colosso per l’editoria digitale in America, e grazie alla lingua anglosassone ha già un ruolo importante anche in Inghilterra, è forte di Kindle e del suo store, e sceglie ancora di usare il proprietario formato mobi. Anche Apple ha scelto di votarsi all’ePub per iBooks e il suo iBookstore, anche se il formato ha delle limitazioni, sopratutto per quanto riguarda la pubblicazione di contenuti con particolari layout o caratteri. La situazione è però cambiata di recente. Lo scorso 23 maggio l’International Digital Publishing Forum ha ufficializzato lo standard ePub 3, destinato a risolvere queste limitazioni.

Prima d’ora per avere questo genere di interazione e ricchezza di contenuti era necessario rifarsi necessariamente ad una specifica applicazione. Con ePub 3 sarà possibile creare invece una vera esperienza interattiva, il tutto all’interno di iBooks. Proprio per mostrare le potenzialità di questo nuovo formato Walrus Book ha creato una versione dimostrativa di Kadath: The Guide to The Unknown City. Il testo è completo di mappe interattive, caratteri contenuti nel file, pop-up, quiz e molto altro (può includere anche eventuali acquisti in-app).

Sarebbe bello vedere più eBook come questo, che sfruttano davvero la potenza di iPad e la ricchezza dello schermo del tablet di Cupertino, e non il solito testo piatto che può permettersi di offrire qualsiasi eBook reader della concorrenza. Incrociamo le dita e speriamo che questo ePub 3 sia un successo.

[via]

 

Commenti (2)

  1. Refusi:

    “versione dimostrati di Kadath”
    “Sarebbe belo vedere più eBook”

    Byee!

  2. c’é poco da fare con un nuovo formato se non ci sono editor che ne possano sfruttare le possibilità!

    già lo dissi in occasione della presentazione della versione multimediale del libro di Gore, data su queste pagine un po’ di tempo fa…

    per muovere il mercato servono i testi, se questo formato permette maggior elasticità, per fare i testi servono gli strumenti!!!

    quindi senza strumenti, non si creano i testi (ma si potranno ancora chiamate cosí???) ma per creare testi interessanti non servono tecnici e programmatori, servono creativi che possano prendere in mano strumenti semplici ma potenti e flessibili…

    quindi servono strumenti per creativi!!!

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