Software spazzatura: un altro motivo per passare a Mac

di Redazione 6

In questi giorni ha fatto discutere la scelta di Sony, che per rimuovere tutto il Crapware, ovvero il software spazzatura (per la maggior parte demo e versioni trial) installato a fini commerciali sui PC appena acquistati, imponeva agli utenti l’upgrade a Vista Business Edition al costo di 100$ e un sovrapprezzo di 50$ che veniva giustificato come “costo dell’ottimizzazione software”. Travolta dalle proteste Sony ha deciso di eliminare il sovrapprezzo, ma per avere diritto all’opzione rimane obbligatorio l’upgrade da 100$ a Vista Premium. Una situazione emblematica che contribuisce concretamente ad allargare il gap qualitativo fra Mac e PC.

Per sua stessa ammissione, Steve Jobs è convinto che l’esperienza dell’utente venga prima di qualsiasi altra cosa. L’altissima customer satisfaction degli utenti Apple e la crescita delle quote di mercato di Apple sembrano dare nettamente ragione al suo cofondatore. Apple è sicuramente favorita, in questo senso, dalla semiautarchia produttiva sia in ambito hardware che software. In ogni caso, anche alle grandi compagnie che creano software per Mac OS X non viene concesso tanto facilmente di inserire demo dei propri prodotti in un MacBook Pro nuovo fiammante. In ogni caso in trenta secondi, con un drag & drop, destinazione Cestino, il problema sarebbe completamente risolto.

Pochi giorni fa ho avuto a che fare, per cause di forza maggiore, con un portatile Asus appena acquistato e ho assistito, in senso medico, alla prima accensione. Tralasciamo il semplice fatto che Vista ha impiegato 16 minuti e 20 secondi per un lentissimo “test delle caratteristiche hardware” e che in tutto sono passati circa 25 minuti prima che potessi anche solo scrivere il mio nome in un file di testo. Il vero problema è stato individuare tutte le applicazioni indesiderate per rimuoverle e snellire subito la ponderosa configurazione iniziale. Emblematico il fatto che il crapware più invadente fosse la versione trial della suite Office, che ogni due minuti mi chiedeva di procedere all’acquisto.

E sono stato pure fortunato. Nell’Asus che ho aiutato a partorire non era presente nessuna versione trial di qualsivoglia antivirus, nemmeno quello dalla scatola gialla la cui capacità di incasinare i PC di tutto il mondo rasenta ormai il mitologico. Forse un tentativo di suggestione subliminale per convincere l’utente della maggiore sicurezza di Vista rispetto ad XP? Non lo so. So solamente che, antivirus o no, per lavorare sul mio iMac (e ve lo può confermare qualsiasi possessore di un MacBook) dopo la prima accensione ho dovuto aspettare solamente 4 minuti, ma sul conteggio influisce negativamente il minuto e mezzo buono che ho impiegato per cercare il foglietto con la password della rete wireless. E in ogni caso non ho dovuto disintallare nessun programma indesiderato nascosto nei meandri di cartelle annidate a cascata, con le proprie radici saldamente aggrovigliate nell’intricata mangrovia del registro di sistema.

Nessuna sorpresa dunque che Apple stia rispondendo con dei numeri inequivocabili. Una quota di mercato del 14% nel mese di febbraio per i computer di Cupertino e un aumento delle vendite su base annua che secondo le ultime analisi di AmTech research è stimata intorno al 42% sono la testimonianza di un cambiamento in atto. E se Sony, senza dare troppo peso alla brutta figura dei 150$, rimane praticamente l’unica azienda produttrice di PC ad offrire in maniera trasparente un’opzione per la rimozione del crapware, ho impressione che i dati di vendita dei Mac non possano che essere destinati a migliorare.

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Commenti (6)

  1. Pienamente daccordo…il software preinstallato sui PC è veramente pessimo.

    Il bello è che il DVD di ripristino fornito dai produttori oltre a reinstallare windows spesso ti reistalla tutto l’altro schifo…

  2. Sempre più persone comprano mac e questo è un dato di fatto…io l’altro giorno ho ordinato il mio primo computer mac (macbook) e non vedo l’ora che arrivi! la situazione si sta modificando perchè sempre più persone capiscono che la windows è qualità scadente messa a confronto con mac o anche linux…e poi i computer apple sono sempre + accessibili…costano sempre meno…come del resto gli ipod!

  3. Aggiungiamo anche che produttori del calibro di HP si inventano degli accrocchi per risparmiare il costo dei cd (sistema operativo e driver) che invece di semplificare la vita dell’utente la complicano a dismisura allungando i tempi della prima accensione di un pc per la creazione di tutti gli eventuali dvd/cd di ripristino.

  4. ah se si parla di reinstallare il sistema operativo, io che ho dovuto chiedere i dischi all’assistenza packard bell perchè i miei si erano rovinati avrei dovuto pagare la bellezza di 80 euro(x due cd contenti ciò che ho già pagato!!), beh, io cosa dovrei dire? è vero dovrei passare a mac e tenento conto che mi passa per la testa un minimo di 20 volte al giorno nn è proprio uno sfizio, ma quasi un bisogno. resta il fatto però che la qualità la apple la fa pagare e neanche tanto a basso prezzo… per ora l’unica cosa che mi trattiene è il prezzo, una volta abbattuto quello, tutto è possibile.
    stanco però di nn poter provare le brezza di un dispositivo apple mi sono preso quel gioiellino dell’ipod touch (liquidando mesi di paghette:D).
    per quanto riguarda i programmi spazzatura è una cagat* che OVVIAMENTE riguarda solo windows. per esperienza personale ho visto anche io mac che sono privi di tutte queste schifezze e linux che appena l’installi nn hai bisogno di null’altro. linux stupendo e gratuito ma non completamente affidabile/mac affidabile e stupendo, ma muy costoso/ windows ce l’hanno tutti* e con un bel po di sana esperienza e fortuna gira.
    * quasi tutti, per la gioia di tutti i linux e mac user grazie agli switcher!

  5. @Giovanni. Beh adesso il discorso è relativo. L’asus di cui parlo nell’articolo costa circa 700 euro. Con 299 euro si sarebbe potuto prendere un MacBook che sarebbe stato almeno due volte più veloce ed affidabile, pulito, scattante e aggiungi quel che vuoi. In più fra un anno L’asus potrà fruttare si e non 200 Euro, il macbook sarebbe rivendibile almeno a 500…
    Vien da se che purtroppo c’erano ragioni precise per cui è stato acquistato un ASUS e non un MacBook…

  6. ecco.. e non azzardatevi di riempire la taskbar del vostro mac con non piu’ di 2 iconcine, che ormai con tutti sti programmi free da installare si fara’ la fine di windows. Io apparte quelle di default ho solo MagiCal.

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