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The Beatles su iTunes e le non-promesse disattese

Il fatto che la special news from iTunes di ieri fosse “solamente” l’arrivo dell’intera discografia dei Beatles su iTunes ha deluso i più. Il parere generale è che Apple ha disatteso le aspettative che avrebbe in un primo tempo contribuito a generare con il mega-teaser piazzato sulle home page internazionali. Non è così, e vedremo perché, ma va specificato per prima cosa che quella di ieri non è esattamente una notizia da nulla. La discografia completa dei Beatles arriva per la prima volta su uno store musicale digitale ed è concessa in esclusiva mondiale ad Apple, almeno fino al 2011. Normale dunque che a Cupertino abbiano voluto generare un hype di questa portata e dedicare all’evento un’operazione di marketing senza precedenti per un singolo gruppo su iTunes.

Quella di ieri è una trovata che mescola il marketing e la passione decennale di Steve Jobs per i Beatles. Non c’è dubbio che se non fosse per il fatto che i “Beatles su iTunes” sono (o meglio, erano) il chiodo fisso di El Jobso da sempre probabilmente non avremmo assistito al defacement promozionale del sito Apple. Ma sarebbe limitante pensare che dietro tutto quanto ci siano solo i capricci dell’iCeo. Gli spot televisivi, l’hype generato, il pubblico raggiunto da una trovata così dirompente rispetto a quanto si aspettava la Apple Community sono tutte facce della stessa gigante operazione di marketing utile a lanciare con la giusta attenzione il catalogo dei Fab Four e a far parlare di iTunes, già il primo retailer di musica negli Stati Uniti, in vista delle festività natalizie.

Le aspettative

Apple non crea mai esplicitamente hype attorno ai propri prodotti o servizi. Solitamente ci pensano gli utenti e le testate online di settore, complice l’assoluta segretezza che contraddistingue l’azienda, a garantire che vengano create gigantesche aspettative in previsione di un annuncio.

Ieri non è andata così. Il bannerone che lunedì è comparso sulla home page di Apple.com esplicitava in maniera fin troppo plateale ciò che ci saremmo dovuti attendere dall’annuncio. Come a suggerire quale sarebbe dovuta essere la nostra reazione emotiva al servizio o prodotto che stava per essere presentato “un giorno che non dimenticherete mai”. Se avete seguito qualche keynote in passato saprete che non è questo il meccanismo che Steve Jobs mette in moto con le sue presentazioni.

Non che questo potesse essere ben leggibile a priori, ovvio. Ma ora che sappiamo qual era la novità che non ci saremmo dimenticati e ci viene confermato che tutto era bene o male giocato sul filo del doppio senso e dell’ammiccamento alle canzoni e alla copertina di un album dei Beatles, i conti tornano.

Apple prometteva una notizia, un annuncio, e non necessariamente un prodotto o servizio. La delusione che si respira fra la Apple Community è un sintomo di quello strano meccanismo per cui se Apple dice o fa qualcosa deve sempre essere rivoluzionario e dirompente. E badate bene, in questo caso l’annuncio dirompente lo è pure stato, in misura superiore a quanto avvenuto in passato in occasione di keynote a dir poco noiosi (si, mi riferisco a te Phil Schiller al MacWorld 2009). Non lo è stato nel modo in cui ce lo si poteva aspettare.

Il peso simbolico di questo annuncio è assolutamente da non sottovalutare. Come fa notare Leander Kahney, almeno nella visione di Steve Jobs quello di ieri è “il giorno in cui iTunes ha definitivamente trionfato sulla vecchia industria discografica. Segna la completa obsolescenza del vecchio sistema di distribuzione e il trionfo del nuovo”. Forse fra qualche anno vedremo il 16 novembre 2010 come la data del compimento di questo processo iniziato quasi dieci anni fa? In questo senso sarà un giorno non dimenticato?

Soltanto Apple

La dirompenza dell’annuncio di ieri in ogni caso sta tutta nelle modalità: si può essere più o meno contenti della notizia ma obiettivamente non si era mai vista un’operazione di questo genere nel settore della musica digitale. L’arrivo su iTunes del più famoso gruppo musicale di tutti i tempi per Apple è un evento da celebrare nel modo migliore, perché l’azienda tiene alla musica (e ovviamente al business che ha costruito intorno alla musica) come tiene a qualsiasi altro prodotto. Tirare fuori dal cilindro questo o quell’artista per un mini concerto alla fine dei keynote è sempre stato qualcosa più di una semplice mossa pubblicitaria per Steve e soci.

Solo Apple dunque poteva pensare di arrivare a dedicare interamente il proprio sito, con banner e sezioni estese quanto quelle dedicate all’ultimo nuovissimo Mac da mettere in evidenza. Di sicuro con la consapevolezza che le reazioni sarebbero state a dir poco eterogenee.

“Il mio modello di business sono i Beatles”. La frase è di Steve Jobs e non è apocrifa. Ascoltatela dalla viva voce dell’iCeo nello spezzone di 60minutes che trovate in fondo a questo articolo. Apple vuole stare all’incrocio fra tecnologia e umanesimo. E’ questa la filosofia che il co-fondatore da due anni buoni a questa parte sta esplicitando e formalizzando sempre più spesso. Ieri ha prevalso la componente umanistica. Fatevene una ragione.

Importante: ci tengo a dire che questa lettura “positiva” della novità di ieri è un opinione strettamente personale e non di TheAppleLounge nel suo complesso. Anche nella redazione di TAL le reazioni all’annuncio di ieri sono state decisamente divise, me era lecito aspettarsi.

Redazione

View Comments

  • Concordo con l'analisi.
    Tutti rimangano delusi da qualcosa che già dalla sera prima si sapeva sostanzialmente cosa sarebbe stato. La notizia era DA iTunes e non SU iTunes. Apple l’aveva detto chiaramente. E non è affatto vero che i Beatles non interessano a nessuno: al momento più di 50 canzoni nella top200 di iTunes sono dei Beatles. Le generazioni si rinnovano + i Beatles rimangono = i Beatles venderanno sempre molto ancora per un bel po’.
    Non credo sia stato esagerato creare un piccolo evento del genere. Alla fine cosa doveva fare Apple? Aggiornare semplicemente lo Store e fare un comunicato? E seriamente vi sarebbe sembrato adeguato dopo 10 anni che si cercava di portare i Beatles non dico su iTunes ma su internet tutta (legalmente)?
    Quindi ripeto: cosa doveva fare apple? aggiornare lo store e via? non mi pare sia una semplice canzone di lady gaga da mettere così senza darne adeguata notizia. Si tratta di tutta la discografia, i concerti e via dicendo della band che ha segnato il 20esimo secolo. Quindi non mi pare ci sia stato nessuna esagerazione. L’esagerazione sta negli occhi di chi guarda. Per me aspettarsi un 4.2 era pura fantasia, ma ho letto addirittura di persone che si aspettavano aggiornamenti hardware. La delusione non viene generata da Apple ma dai pensieri, a volte assurdi, degli utenti.
    Uno poteva dire che avrebbero introdotto lo streaming, ma dopo aver visto che c’era scritto DA iTunes, e non “riguardo” iTunes, chiunque sia un po’ addentro al mondo Apple poteva benissimo capire che era una questione di contenuti. Come siamo andati dicendo per tutto l’altro ieri sera dopo aver analizzato meglio il tutto.

    A me sembra che TAL segua una linea di onestà di pensiero, guardando al di là del classico pensiero da bar, al contrario di altri blog che mi pare cerchino più di assecondare l'onda emotiva dell'utenza.

  • Beh, personalmente nn ritengo che aspettarsi la 4.2 fosse pura fantasia, visto che è da settimana che anke su questo sito si parla di date e visto che comunque c'è gente, forse incomincio a credere fessa, che tra iPhone e iPad ha speso più di 1500 eurini per sentire la sveglia squillare un ora dopo quella fissata e per nn riusciate ad usare email e internet contemporaneamente!
    Scusate lo sfogo, ma la mela ci aveva abituato a ben altro...

  • Io la pensavo e la penso come te; era evidente che non fosse in arrivo una novità di portata clamorosa, altrimenti il preavviso non sarebbe stato di sole 24 ore... La traduzione dello slogan di presentazione in italiano (quantomeno rivedibile) non ha aiutato; secondo me, visti gli evidenti richiami ai titoli delle canzoni, sarebbe stato più logico non tradurre affatto.

    Considerazioni in senso generale... Ho letto commenti su alcuni blog che mi hanno fatto sgranare gli occhi alla Forstall... "Apple ha perso la mia stima", "Da Apple proprio non me la aspettavo", per non parlare poi delle offese gratuite... Gente che reclama l'uscita di un aggiornamento per il proprio telefonino perché "di questi scarafaggi chi se ne foxxe"... Insomma, un'ignoranza da far rabbrividire...
    Ormai bisogna rassegnarsi all'idea che quello che molti di noi consideravano il "meraviglioso mondo degli utenti Apple", con tutto quello che questo concetto poteva racchiudere, non esiste più...
    Concordo con HGW per quanto riguarda le valutazioni sul blog; "eventi" come quello di ieri mi aiutano a scremare!

  • @HGW:

    La gente é libera di emozionarsi come crede, soprattutto in queste occasioni, io mi ero già convinto da subito dei Beatles, peró anche io ho sperato un pochino che quel DA potesse riferirsi anche allo streaming (non è così utopistico) e per questo il tuo riferimento ai "commenti da bar" perchè qualcuno sperava magari cose sensazionali, impossibili lo trovo fuori luogo.

    e cmq bell'articolo, Apple=Campagna Marketing pressochè perfetta.

  • @ Mr. Bario:
    Beh ma è pure vero che Apple non ha mai detto nulla di più preciso in merito alla release di iOS 4.2, solo "novembre".
    Il resto sono solo rumors, e come tali vanno presi...

  • alekmanda
    ma anch'io prima di vedere meglio quel from pensavo potesse trattarsi di streaming e via dicendo. Per quanto riguarda la 4.2 l'ho definita pura fantasia per il fatto che non ci sarebbe stato un solo motivo per creare hype su un rilascio già preannunciato e per di più che a non tutti interessa visto che non tutti gli utenti iTunes hanno un dispositivo iOS.
    Mi ripeterò ma non vedo cosa potesse fare Apple di diverso per lanciare i Beatles. Lo capisce benissimo chiunque che non poteva fare né un evento ad hoc, né un aggiornamento dello Store come si trattasse di un artista qualunque. Chi dice che si è trattato di un lancio esagerato dovrebbe almeno dirci cosa avrebbe dovuto fare Apple per comunicare il lancio della band che ha segnato il 20esimo secolo musicale. Un comunicato stampa? andiamo.. :)

  • Mr. Bario dice:

    iPhone e iPad ha speso più di 1500 eurini per sentire la sveglia squillare un ora dopo quella fissata e per nn riusciate ad usare email e internet contemporaneamente!

    Non diciamo fesserie. Dal 7 novembre è sufficiente cancellare le sveglie ripetute e riprogrammarle perché non abbiano più problemi.
    Per la questione mail e safari, non è che cambierà granché rispetto ad adesso: già oggi le mail vengono scaricate in background e le pagine web continuano a caricarsi se esci da safari, quindi c'è poco da lamentarsi. Oltretutto cosa credete, che i programmatori Apple stiano lì a mettere le canzoni su iTunes? Mica perdono tempo dietro a quello, loro...

  • Invece è solo il capriccio di Jobs.
    Ma che diavolo di notiziona è?

    Non mi piace la piega che Apple ha preso ultimamente. Pare tutta orientata ai bimbimikia. iOS è il paradigma di questo.
    In addition, scarso aggiornamento del settore pro, scarsa attenzione all'utenza accademica (fatti un giro sulle pagine di science on apple), innovazione nulla su Lion, pseudo innovazioni fatte passare per specialità.
    E te lo dice uno che di Mac è innamoratissimo.

  • capemaster dice:

    E te lo dice uno che di Mac è innamoratissimo.

    Tanto da esprimere già oggi un giudizio su un sistema operativo che deve uscire tra quasi un anno e di cui non si è visto praticamente nulla... Mah...

  • Rimango della mia idea che il 16 novembre (giorno indimenticabile a detta loro) se lo dimenticheranno in parecchi.

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