Apple, nelle ultime settimane, si è ritrovata a dover accettare la decisione di una corte americana secondo cui Amazon può utilizzare il nome Appstore per il suo negozio digitale di applicazioni per Android. Cupertino, che aveva bromato senza successo a registrare il nome, sarebbe ora costretta a trattare con la compagnia di Jeff Bezos per trovare un accordo.
A raccontarlo è Bloomberg, secondo cui alle due parti nel processo sarebbe stato chiesto di incontrarsi per “fare la pace”. L’ordine sarebbe arrivato dal magistrato Elizabeth Laporte di San Francisco, che avrebbe fissato l’incontro per il 21 marzo. Alle due compagnie è stato chiesto di portare avvocati e persone con l’autorità sufficiente a negoziare su una questione di questa portata.
Amazon aveva vinto il processo sostenendo che il termine Appstore è oramai di uso comune, e Apple non può arrogarsi il diritto di utilizzarlo solamente per il suo servizio. Dal canto suo, Apple aveva risposto accusando Amazon di spingere i clienti a fare confusione tra due servizi sostanzialmente diversi come lo sono Appstore e AppStore.
Ricorderete forse anche la boutade di Microsoft, che si era intromessa per tenere la parte ad Amazon sostenendo che Apple non potesse possedere un termine così generico. Alché gli avvocati di Cupertino avevano fatto notare a quelli di Redmond che anche Windows non è esattamente un marchio specifico.
Ultimamente non corre buon sangue tra Apple e Amazon. L’ultimo attacco del celebre sito di acquisti on-line è arrivato poco dopo la presentazione di iPad mini. Citando un articolo del non proprio oggettivo Gizmodo, Amazon attaccava le dichiarazioni fatte da Phil Schiller e dai dirigenti di Apple durante la presentazione di iPad mini. Oltre a competere in termini di vendita di app, libri e prodotti tecnologici, Apple e Amazon sono infatti sul piede di battaglia anche nel settore tablet, dove Bezos si è lanciato con la gamma di Kindle Fire.
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