AAPL: calcoli ipotetici e previsioni controcorrente

di Redazione 4

Gli investitori che hanno dato fiducia ad Apple nel momento difficile, in quel buio 1997, all’albeggiare della seconda era Jobs, oggi che il titolo di Cupertino ha raggiunto i suoi massimi storici possono decisamente sorridere: la fiducia riposta nell’azienda è sta ampiamente ripagata.

E se proprio in quel periodo un utente, al posto di un computer, avesse comprato anzi delle azioni AAPL, oggi quanto si ritroverebbe in tasca?

Kyle Conroy, partendo da un suggerimento spuntato fuori originariamente da alcuni commenti su Y Combinator, ha realizzato una tabella che mostra quanto avrebbe fruttato un investimento pari al costo di un prodotto Apple nel corso degli ultimi 13 anni.

Ma nel clima di generale esaltazione delle magnifiche sorti e progressive delle quotazioni del titolo Apple c’è anche chi avverte dei rischi di un possibile sell off in quel di maggio. Un avviso destinato a rimanere inascoltato mentre il titolo si avvierà verso un inesorabile ribasso?

Un PowerBook di azioni Apple

Se l’ipotetico Mr. Smith, il Mario Rossi statunitense, nel 1997 invece di spendere 5700$ in un PowerBook G3 250 avesse investito la stessa somma in azioni Apple oggi avrebbe in banca 330.563$.

Un Mac Server G3 266 del 1998 (4499$) ad oggi avrebbe fruttato ben 214.141$, mentre investendo in AAPL l’equivalente di un PowerBook G3 400 nel 1999 (3499$) il solito signor Smith potrebbe godersi 83.787$.

Questi sono solo alcuni dei raffronti presenti nella mega tabella creata da Kyle Conroy. I prodotti Apple presi in esame non sono solamente computer e si arriva fino all’ultimo MacBook Pro Core i5 2,4GHz: 1799$ di azioni AAPL comprate il 13 aprile oggi permetterebbero all’investitore di acquistare il modello superiore da 2,53GHz con una decina di dollari di resto.

Se vi volete divertire a fare un confronto con il vostro Mac, date una scorsa alla tabellona.

Le previsioni di Andy Zaky

Quasi tutti gli analisti professionisti si sono scottati cannando di diverse centinaia di milioni di dollari (nel migliore dei casi) le previsioni sul fatturato Apple nel Q2. Ora che Apple ha annunciato i risultati record del secondo trimestre e l’iPad fa sperare in un Q3 da record, si sono tutti allineati nel prevedere un rialzo del titolo aumentando il proprio prezzo obiettivo e decantando il roseo futuro di AAPL.

Ma siamo sicuri che questo conformismo faccia bene agli investitori? Secondo Andy Zaky, un blogger-analista indipendente che ha uno storico da fare invidia a mezza Wall Street, è meglio non esagerare con i peana e gli epinici, perchè l’incrocio fra l’andamento di AAPL negli ultimi tempi e alcuni dati storici sulle fluttuazioni del Dow Jones nel corso degli ultimi 10 mesi lascia presagire che a maggio potrebbe esserci una massiccia fase di vendita su larga scala e anche Apple potrebbe essere trascinata di nuovo sotto i 200$.

Zaky però chiude con una rassicurazione. AAPL è un titolo ancora largamente sottovalutato e un calo del genere apparterrebbe solo alla fisiologia del mercato. Solo gli speculatori devono preoccuparsi di questa evenienza, il vero investitore, quello che pensa sul lungo termine, non ha motivo di temere un ribasso, perché non dipenderà dalla “salute” del titolo di Apple.

Commenti (4)

  1. scambio di battute:
    come mi ha suggerito il mio amico Giovanni quando gli ho fatto leggere questo post: “se tutti i Mr Rossi americani avessero comprato azioni invece che computer la Apple avrebbe chiuso….”
    Aggiungo io che, Apple non avrebbe chiuso ma il loro unico prodotto sarebbe stato l’ “Istock”…remunerativo ma tutti noi saremmo pero’ dovuti tornare a scrivere con carta e penna o con windows XP ( Giovanni mi ricorda infatti che nn sarebbe esistito nemmeno windows 7 se tutti sti Mr. Rossi avessero comprato le azioni…).
    A buon intenditor….

  2. Il segreto è comprare sia i prodotti che l’azione.

  3. Ahahah, Giovanni ha ragionissima, infatti questi sono calcoli totalmente ipotetici e un po’ surreali.
    Comunque c’è chi a quel tempo i suoi 15 mila dollari su Apple li ha lasciati e oggi sguazza nei dollaroni. Un tizio all’ultimo incontro con gli investitori ha pubblicamente ringraziato Apple di avergli permesso di vivere di rendita :D

  4. @ HGW27:
    Io è da 15 anni che faccio così. I miei prodotti Apple non mi sono mai costati una lira, li paga Apple stessa…. Ho investito 2.000.000 di lire crca 15 anni fa, e dopo 6 Mac 1 iphone e 2 iPod (a breve ipad) ho ancora quella cifra con consistenti interessi. Alla faccia di quelli che dicono che Apple costa caro. In Apple bisogna crederci e allora diventa gratis…..

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