Peter Vesterbacka di Rovio: Apple rimarrà leader del settore per molto tempo

di Davide Leoni 11

Peter Vesterbacka

Peter Vesterbacka, CEO di Rovio, ha parlato recentemente del successo di Angry Birds e del modello di business della sua società, paragonando App Store con Android Market e lanciandosi in una piccola analisi su tutte le principali piattaforme mobili presenti sul mercato.

Nell’intervista concessa a Tech n Marketing Peter parla di Angry Birds dicendo di essere molto soddisfatto dei risultati raggiunti dal gioco, durante la stagione natalizia Angry Birds è stato scaricato un milione di volte al giorno, gli utenti attivi sono circa 50 milioni e complessivamente giocano per circa 200.000 minuti al giorno.

Al momento solo Cut The Rop è stato in grado di tenere testa al gioco di Rovio, Peter ha lodato il lavoro dei ragazzi di Zeptolab, ma dopo poche settimane dal lancio, Angry Birds è tornato prepotentemente in cima alla classifica dei giochi più scaricati su App Store. La chiacchierata prosegue con Vesterbecka che spiega come mai Angry Birds su Android è gratuito, semplicemente perchè sul sistema operativo di Google le app a pagamento non funzionano. Angry Birds è supportato dalla pubblicità, i banner generano circa un milione di dollari al mese, Rovio è al lavoro su un sistema che permetta di rimuovere gli ads dietro pagamento di una piccola cifra, ma l’azienda non si aspetta un enorme flusso di denaro da questa operazione.

Il CEO di Rovio spiega che Android ed App Store sono due piattaforme differenti, non necessariamente una è migliore dell’altra, si tratta semplicemente di due ecosistemi diversi, che hanno regole diverse. Su Android i contenuti premium non vendono, molti sviluppatori sono insoddisfatti dei guadagni ottenuti con le proprie app, secondo Vesterbacka, questo è dovuto al fatto che gli utenti sono abituati ad una filosofia “Googlecentrica”, dove tutto è gratis e pagare per ottenere qualcosa è assolutamente impensabile.

Per quanto riguarda il futuro, l’intervistato si è espresso con toni favorevoli sulle nuove piattaforme come OVI Store di Nokia e WebOS di Palm, al momento questi mercati sono troppo piccoli, ma nei prossimi mesi sicuramente cresceranno e diventeranno una interessante oppurtunità per gli sviluppatori. Nonostante questo, Peter è convinto che Apple rimarrà al vertice ancora per molto tempo.

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Commenti (11)

  1. Oh ecco finalmente un parere oggettivo e corretto!

  2. @ iLeW:
    diciamo che è stato molto diplomatico, parlando bene di tutti, anche quelli che non sono ancora una sua fonte di guadagno, ma che lo potranno diventare.

  3. Voglio vedere cosa diranno ora i fandroid.

  4. E così Android market è destinato a diventare un contenitore di utility e poco più, robetta insomma…

  5. Ma dall’articolo non si capisce il nesso con il titolo … Apple rimarrà leader in quanto fa pagare le app ?
    Come dice @Francesco mi sembra una chiacchierata molto diplomatica senza nessun sbilanciamento.
    Invece a @Maicongg chiedo: visto che il signore dice apertamente che Ap Store e Android Market sono semplicemente diversi nel concetto e non necessariamente uno migliore dell’altro … cosa ti dovresti attendere da i fandroidi ? Mica l’ho capito …

    Saluti

  6. AppStore al momento è molto meglio di android market. Quello che dice questo sviluppatore implica esattamente questo.

    Infatti bisogna partire da un assunto: uno store che riesce a vendere è uno store in piena salute. Uno store che non riesce a vendere è uno store che non attira sviluppatori. O quanto meno gli sviluppatori che contano.

    Gli sviluppatori sanno che entro gennaio potranno contare su quasi 150 milioni di dispositivi iOS. Dispositivi posseduti in gran parte da un tipo di utenza che è “portata” a spendere (storicamente).

    Quindi gli sviluppatori che contano guardano primariamente ad iOS.
    Infatti su android mancano le killer apps. Non ci sono app che non ci siano su AppStore ma ci sono molte apps su AppStore che non ci sono su android market. E parlo di app di qualità. Non di app generiche.

    Tutto questo porta l’utente a scegliere e quando l’utente sceglie in base a questo criterio, sceglierà più spesso Apple che non android.

    Poi verranno venduti molti più dispositivi android in futuro per il fatto che android si indirizza ad un utenza soprattutto generica e generalista che prende magari un cellulare da pochi euro come sostituzione del io vecchio cel.

    Il punto vero della questione però sta in quello che succederà tra 5 anni quando OS X prenderà spunto sempre più da iOS e lì, a livello di quello che sarà il settore che oggi chiamiamo desktop, avere gli sviluppatori dalla propria o comunque concentrati principalmente sul tuo OS sarà fondamentale.

    iOS andrà sempre più ad erodere quote di mercato al settore desktop. Forse perché un domani iOS sarà il nuovo “desktop”? Lo scopriremo. Ma la strada è quella e avere gli sviluppatori dalla propria parte con ambienti di sviluppo già rodati è una key thing.

    Vi ricordate quando Steve Jobs disse che iPhone era cinque anni avanti rispetto alla concorrenza? Siamo a 4 anni dopo quella affermazione che sembrava esagerata (ma non lo era) e solo oggi iniziamo a vedere la concorrenza comprendere come non basti un semplice OS mobile ma serve costruire tutto un ambiente (OS, store, tool di sviluppo super, attrarre sviluppatori, ecc).

  7. E non dimentichiamoci un aspetto fondamentale:

    Se l’utente Android prende tutto gratis, un domani non si farà problemi nel provare iPhone o iPad.

    Se invece un utente spende 100€ su uno store (AppStore), sarà molto più dubbioso se passare o no ad altro visto che quella scelta implicherebbe non utilizzare più le app per qui si sono spesi tanti soldi ma anzi doverle riacquistare da un’altra parte, magari nemmeno trovandole tutte.

    Io ad esempio non ci penserei nemmeno a prendere altro fuori da iPhone al momento come eventuale sostituto del mio 3G anche per questa ragione.

    Cosa me ne farei dopo di tutte le app (pagate) che ho in iTunes?

    Uno store in salute porta alla fidelizzazione del consumatore.

    E questo discorso si da sentire TERRIBILMENTE per gli utenti iPod touch in particolare, il trampolino il lancio verso iPhone e iPad che useranno quelle stesse app.

    E infatti Apple ha un grande interesse nel continuare ad abbassare il costo di iPod touch più che quello di iPhone o iPad.

  8. A me però sembra che il Market di Android stia conquistando sempre più consensi, e tra tutto il software spazzatura presente si stanno affacciando sempre più porting, progetti dedicati e sviluppi paralleli con i programmi dedicati ad iOs.
    Non vedo come possano poi lamentarsi se guadagnano 1mln di cucuzze al mese (!) con Angry Birds: gli utenti Android sono felici perchè non sborsano un cent e si sorbiscono soltanto quel piccolo bannerino pubblicitario, mentre loro incassano fior di euro.
    Tutti felici e contenti. Forse un po’ meno i piccoli sviluppatori, ma questo si vedrà.

  9. è molto felice anche Apple del fatto che i due terzi delle app su android market sia gratuito, per i motivi detti sopra :) Felici gli utenti, felice Apple, ma credo che Google si stia dando da fare per rendere più contenuti a pagamento. Di questo ne sono convinto.

  10. @ rogerdodger:

    Google continuerà sicuramente ad offrire i suoi servizi in modo gratuito, proprio come fa ora: sincronizzazione contatti in the cloud, mail in push, navigatore gps (ora offline) gratuito, giusto per citare i principali servizi che fanno gola (Google Voice quando arriverà?).
    Ossia tutto quello che fa MobileMe, gratuitamente, con ancora più funzionalità e una qualità del servizio incredibile (Gmail ne è un esempio).

    Una bella tendenza che ho notato sul Market Android è l’esistenza -anche se ve ne sono veramente poche- di piccole gemme di applicazioni COMPLETAMENTE gratuite (senza banner, pubblicità, limitazioni o rotture), che in base al successo riscontrato si evolvono in versioni “plus” con contenuti aggiuntivi (o in alternativa diventano Donationware).
    E’ un contesto ben diverso rispetto a quello sempre più comune di App Store dove lo sviluppatore parte con l’idea dell’applicazione completa e successivamente crea la “Lite” levando quasi ogni funzionalità per invogliarne l’acquisto.

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