App Store ha messo in crisi l’industria dei videogiochi?

di Davide Leoni 18

Videogame App Store

Piovono critiche feroci su App Store. Dan O’Leary, fondatore di N-space (azienda specializzata nello sviluppo di giochi per Nintendo DS e Wii, attualmente al lavoro su tre titoli per la console portatile Nintendo) ha dichiarato sul suo blog che il mercato dei videogiochi sta subendo profondi cambiamenti a causa di iPhone.

Nello specifico, App Store avrebbe messo in crisi il mercato dei giochi per Nintendo DS (definito “al collasso”, dallo stesso Dan), cambiando radicalmente le abitudini dei consumatori.O’Leary è stato costretto a licenziare buona parte del personale nei giorni scorsi, a causa della crisi che sta attraversando la sua compagnia. L’azienda è al lavoro su tre progetti molto importanti (Call of Duty Black Ops, 007 Bloodstone e Tron Legacy per DS), tuttavia questo non basta per mantenere in piedi un piccolo studio indipendente.

La forte concorrenza generata dai dispositivi iOS (iPhone, ma anche iPod Touch ed iPad) avrebbe messo in crisi diversi studi di sviluppo. Solamente le grandi major possono permettersi di realizzare giochi ad alto budget (che devono comunque vendere milioni di copie per rientrare nelle spese), mentre i team più piccoli sono seriamente in difficoltà.

Secondo Dan, App Store ha avuto sul mercato dei videogiochi lo stesso impatto che iTunes Music Store ha avuto sul mercato musicale. I consumatori si sarebbero spostati in massa verso i giochi per iOS principalmente a causa dei prezzi contenuti.

Coloro che prima acquistavano molti videogiochi, adesso comprano solamente i titoli più attesi ed importanti, ignorando totalmente (o quasi) le produzioni minori per console. Chi cerca esperienze ludiche originali e divertenti a costo ridotto (o addirittura gratis) si rivolge ad App Store, scaricando i titoli gratuiti o acquistando videogiochi completi che “costano meno di un pacchetto di gomme” (testuali parole del boss di n-Space).

Alcuni esempi: Peggle (il mitico puzzle di PopCap), uscito su DS lo scorso anno, viene venduto ad un prezzo variabile dai 29 ai 39 euro, lo stesso gioco per iOS costa appena 79 centesimi. Lo stesso discorso si può fare per Grand Theft Auto Chinatown Wars, disponibile su DS e PSP a prezzo pieno, in vendita su App Store a 7.99 euro, e parliamo esattamente dello stesso titolo disponibile su console.

E’ indubbio però che il mercato dei giochi per iOS stia crescendo molto, come testimonia anche il successo di Gameloft, con più di 20 milioni di titoli venduti dal 2008 ad oggi.

Commenti (18)

  1. Non rompa i cogli°ni e cominci a sviluppare per iOS.
    Se GTA lo vendono a oltre 20 € in meno è colpa del successo di AppStore o del sistema di vendita su cartuccia vecchio di decenni di Nintendo?
    Il mondo cambia, quello tecnologico molto più velocemente: se ne faccia una ragione.

  2. si ma questo mi pare sia uno dei pochi casi in cui è stato “il mercato” -la gente- a scegliere….
    prendo un telefono da 500€+ 200€ x il DS o prendo un telefono da 700 dove trovo tutto insieme, giochetti del benga e gioconi?

    d’altronde erano secoli (diciamo dagli anni ’80) che i giochi costano sempre piu, dove si è prediletto un mercato in “stile stampanti” che con 3 cartucce/giochi ci compri un altra consolle……

    la sua casa di produzione viveva in un mercato edulcorato e bloccato, dove i prezzi non giocano certo al ribasso e vengono venduti titoli importanti e robaccia allo -stesso- prezzo….stessa cosa per i programmini del benga

    apple ha solo favorito una sana concorrenza in mercati che ormai giacevano cristallizzati da vent’anni

    mi sembra invece piu preoccupante che apple faccia una cresta altissima per i guadagni sullo store….visto che è “chiuso” e non permette di appoggiarsi a store esterni

  3. ah e io che pensavo fosse colpa del prezzo dei giochi e relativa pirateria con r4 e soci LOL

    il resto è fuffa ;)

  4. Vogliamo anche mettere il fatto che Nintendo e Sony con le loro console portatili DS e PSP utilizzano un hardware risalente al 2004 (sei anni in termini informatici sono ere) a malapena refreshato, e si sono sedate sugli allori della spartizione di mercato tra di loro – tanto non c’era nessun altro?

    Poi è arrivata apple con l’iPhone/iPod Touch/iPad e gli ha scombinato i piani.
    Vorrei vedere che ora non rosichino, dev compresi!

    Meglio per noi, preferisco pagare un gioco 7,99€ rispetto a 50€.

  5. Io ho l’impressione che abbia la coscienza sporca…
    I mobile devices Apple stanno spopolando?E allora? entri anche lui in quel mercato. Approfitti di questa opportunità.
    Perchè mai l’espansione di quei dispositivi dovrebbe fermarsi o, magari invertirsi?
    Per fare un favore a lui?

  6. Invece di lamentarsi, abbassassero i prezzi dei videogiochi: vedrà che magicamente la gente tornerà ad acquistarli!
    I tizi della Valve lo hanno capito da tempo, e infatti stanno stravincendo a mani basse.

  7. beh effettivamente 64 euro x un titolo consolle con un paio di ore di gioco ofline sono un prezzo giusto secondo loro?! meglio lo stesso gioco a 0,79 centesimi anche se con delle limitazioni sulla grafica…

    adeguati ciccio…

  8. adoro Nintendo ma devono capire che la guerra e guerra se vogliono risalire la china su Apple che abbassassero i prezzi dei loro giochi…. preferisco comprare un titolo a 79 cent piuttosto che a 29…. non credete? si chiama concorrenza ed e a favore del consumatore ….. adottino strategie differenti anzichè licenziare…..

  9. doubleCHARLIE dice:

    beh effettivamente 64 euro x un titolo consolle con un paio di ore di gioco ofline sono un prezzo giusto secondo loro?! meglio lo stesso gioco a 0,79 centesimi anche se con delle limitazioni sulla grafica…
    adeguati ciccio…

    Certo, perché effettivamente Angry Birds, Doodle Jump e Bejeweled sono uguali uguali a Fallout 3, Final Fantasy XIII e Gears of War.
    Dai ragazzi, facciamo i seri, sono due mercati diversi con target diversi.
    Sarebbe come dire che Un posto al sole è gratis su Rai3 ma non ha gli effetti speciali mentre Avatar in 3D costa di più al cinema.

  10. @ asd: i giochi di una volta costavano 60.000 lire = 30€ e i giochi PC costavano ancora meno. allora avevano anche meno tecnologie o motori grafici/fisici a disposizione.. eppure era pieno di software house. ora giocano tutto sui prezzi e sulle edizioni limited. il videogaming è diventato un business.

    come dicono molti non è con la grafica e con gli sfarzi/gadget che si fa un gioco. un gioco è qualcosa che ti fa divertire. il resto è marginale. i giochi per iOS sono intuitivi e divertenti e certe volte divertono più che un gioco per console.

    le software house devono abbassare i prezzi o decidere di distruibuire il software attraverso la rete come accade coi sistemi Steam che fanno risparmiare il prezzo di distribuzione e offrono un ottimo metodo anti-pirateria.

  11. Troppo avidi e schiavi di quella droga chiamata “profitto immediato” per essere così intelligenti da pensare cose simili….

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