Anche Martin Scorsese usa Siri sul suo iPhone 4S

di Redazione Commenta

Dopo John Malkovich, Zooey Deschanel e Samuel L. Jackson, è il turno di Martin Scorsese. Da ieri sui principali canali statunitensi va in onda un nuovo spot di iPhone 4S, “Busy Day”, in cui il famoso regista utilizza Siri per riorganizzare le propria giornata mentre viaggia in taxi nel centro di Manhattan.

Lo spot, come sempre nel caso di questo tipo di produzioni pubblicitarie Apple, è realizzato con grande esperienza e recitato in maniera impeccabile. Scorsese rivede i propri appuntamenti dialogando con Siri, utilizza Find My Friends per individuare la posizione del suo amico Rick, e chiede informazioni sul traffico caotico della Grande Mela. Peccato che i commenti che hanno accolto quest’ultima produzione siano in larga parte totalmente impietosi.

Sono tanti gli utenti secondo i quali Siri non funziona così bene, altri ironizzano sull’avviso “sequenze accorciate” che alla fine dello spot avverte dell’uso cinematografico dell’ellissi, necessario per evitare che lo spot duri come un film di Scorsese. Altri ancora sostengono che riuscire ad utilizzare Siri con quegli ottimi risultati nel centro di Manhattan è praticamente il Sacro Graal della user experience di iPhone 4S.

Insomma, nonostante Siri continui a rimanere ufficialmente in fase beta, con tutti i problemini che ne conseguono, Apple continua a puntare forte e in grande stile su questa feature. E a quanto pare, dai numeri che avevamo potuto vedere qualche tempo fa, dopo i primi ads con i “VIP”, la scelta paga, visto che questo tipo di pubblicità garantiscono, di fatto, un buon ritorno.

A Siri si può dare ancora un po’ di fiducia in vista degli aggiornamenti che arriveranno con iOS 6, ma la concorrenza si fa serrata, con Google che spinge forte sull’acceleratore con la versione della ricerca vocale disponibile su Android 4.1 Jelly Bean.

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