Buon 25° compleanno, Macintosh

di Redazione 7

Photo courtesy of: Wired

Il 24 gennaio 1984 Apple lanciava il Macintosh. Sono passati 25 anni durante i quali Apple ha saputo cambiare e trasformarsi, toccare il fondo e risalire, sbagliare qualche prodotto e azzeccarne moltissimi altri. In tutti questi anni il Mac è rimasto un punto fermo e nonostante oggi l’azienda di Cupertino sia ormai una multinazionale potentissima che opera nel settore dell’elettronica di consumo, il Mac rimane il torsolo di quella mela di cui noi cerchiamo di offrirvi uno spicchio ogni giorno. Vogliamo fare gli auguri al Mac con un post particolare scritto a più mani, in cui ognuno di noi dello staff di TAL racconta un po’ del proprio rapporto con la Mela e con il Macintosh.

Naturalmente siamo curiosi di conoscere anche le vostre esperienze. Qual’è stato il vostro primo Mac? Come vi siete avvicinati al mondo Apple? Fatevi sentire nei commenti (e non dimenticate di partecipare al contest)!

Alex Zarfati

Mark Twain divideva l’umanità in 2 categorie: quelli del “tè al latte”, e quelli del “tè al limone”. Di opposti dualismi è fatta la vita. C’è chi mangia da McDonald e chi da Burger King, chi beve la Coca Cola e chi Pepsi, ciascuno ha un destino nella vita. Mentre scrivo sono su volo che mi riporta a casa da Barcellona. Posto 15D. Accanto a me una ragazzo con una camicia bianca, io blu. Lui ha un VAIO nero, sul mio tavolinetto un MacBookAir di alluminio.

Non ricordo nemmeno quante volte ho trepidato quando mio padre rientrava a casa con una scatola con la meletta sopra. Ho lasciato increduli i miei amici abbandonandomi ad un tifo da stadio ogni volta che in un film si intravedeva un Mac. Quando ho comprato il mio primo iPod l’ho fatto senza capire che quello che avevo tra le mani era una rivoluzione. Ce l’avevo e basta. Così come non si  sceglie la squadra del cuore, così come non si sceglie religione.

Dicono di noi apple-addict che siamo dei tecno-fighetti un po’ snob. Per quello che mi riguarda hanno ragione. Steve Jobs è un vecchio zio che assomiglia un po’ a mio padre. Io il tè lo prendo col latte, bevo Pepsi e preferisco il Double Whopper al BigMac. E sul mio portatile c’è una mela. Auguri Apple. Buon anniversario.

Camillo Miller

Mi sono avvicinato per la prima volta ad un Mac alle superiori. Era un Power Mac G3 che fu fatto acquistare da un professore illuminato. Dico “illuminato” non perché fu toccato dal sacro raggio di Cupertino, ma perché riuscì a convincere il consiglio d’istituto della necessità di stanziare qualcosa come 6 milioni di lire per l’acquisto di un computer, più annessi e connessi, che sarebbe servito quasi unicamente per le ricerche all’interno di un Thesaurus del greco antico fornito dalla Tufts University (il sito è rimasto fermo a quegli anni).

A dirla tutta l’acquisto di un Mac fu piuttosto inevitabile. Il programma sviluppato dall’università americana girava solo su OS 9. Quando qualcuno oggi mi ripete per l’ennesima volta che i Mac costano troppo (e spesso sono persone che non esitano a fare leasing e rate per comprarsi auto fuori dalla loro portata) io penso a quel Power Mac e ai tempi in cui il povero studentello di liceo qui presente non avrebbe potuto (farsi) comprare nulla di meglio del suo PC Pentium 3 600Mhz.
Oggi, festeggio i 25 anni del primo Macintosh assieme a due suoi pronipoti: un iMac 24″ e un nuovo MacBook Pro Unibody. E no, non ho intenzione di comprare una macchina a rate.

Michele Baratelli

Apple per me ha un sapore particolare: quello dei sistemi portatili.  Da quando il primo iPod è diventato compatibile con i PC, i prodotti con la meletta hanno iniziato a entrare in casa mia: ne custodisco  gelosamente i vari esemplari e, ora che è arrivato anche iPhone, la tradizione continua.
Mi vanto addirittura con gli amici di essere uno dei primi in Italia ad averne avuto uno in mano e, come sapete, la passione si è ormai trasformata in un lavoro.

Mi sono avvicinato al Mac solo dopo il primo iPod pensando “se hanno rivoluzionato il modo di concepire la musica, chissà come sarà un computer con la meletta”. Tanti auguri Apple e grazie per permettermi di “pensare diversamente” in un mondo ormai omologato.

Tiziano Dal Betto

Fin da quando ero un ragazzo ho iniziato ad amare il mondo del  computer e in casa mia ne ho sempre avuto uno, dal glorioso VIC-20 in poi. A metà degli anni ’80, un amico comprò un Macintosh: fu tra i
primi in Italia, credo, ad averne uno.
Col passare degli anni, cambiai  più volte computer e sistema operativo, così come fece questo mio  amico, che, tuttavia, era sempre un po’ più avanti: potevamo fare le stesse cose, ma sui suoi computer con la meletta le cose si facevano sempre meglio e con più facilità. Alla fine sono approdato anch’io, da switcher, al mondo della Mela e il mio modo di concepire il computer è radicalmente cambiato. E pensare che tutto è nato da una piccola, grande rivoluzione di 25 anni fa. Grazie Mac… e buon compleanno!

Gabriele Contilli

Quelli come noi, che sanno che il Mac non è solo per i grafici, sono gli unici che sanno vedere il mondo con occhi diversi; che sanno percepire un’emozione, là dove gli altri vedono solo una mela. Negli anni un’azienda può crescere, perdere quote di mercato, aumentare i propri profitti: negli anni, Apple ha emesso i primi vagiti, ha capito come camminare con le proprie gambe, ha scoperto l’amore, è stata tradita e si è ubriacata per la prima volta. Ha inventato, creato, immaginato. Ha fatto dei sogni meravigliosi e ce li ha raccontati. E il sogno che più ci ha affascinati, l’ha chiamato Macintosh; tanti auguri Mac.

Photo courtesy of: Wired

Commenti (7)

  1. Bellissimo articolo! Son sempre stato affascinato dal mondo Apple, e se ora ne sono anche un utilizzatore è anche e soprattutto merito Vostro, con questo fantastico blog! Complimenti a tutti!
    Tantissimi Auguri MAC!

  2. Happy Birthday Mr.Macintosh…
    Happy Biiiirthday Mr. Macintosh!
    Happy Birthday to you!

  3. GRANDI RAGAZZI…..
    AUGURI MAC…..

  4. Al contrario di come avete scritto, la prima Mela che ho toccato è stato un iPod da ripristinare!
    Già avevo sentito come suonavano ed ho confermato la mia ideaa con quell’iPod: responso negativo!
    Ora, anche se non l’avrei mai detto, ho comprato un iPod Touch perchè mi serviva un palmare!
    Che dire come lettore non è cambiato molto, mi ha deluso insomma, tanto che preferisco ancora il mio Creative da 4Gb con lo schermo OLED, radio e microfono, ma è un ottimo palmare e anche se non c’è il Multitasking lo preferisco mille volte ad un palmare con Mobile sopra (testati tanti e sono tutti gli stessi)!
    Ogni giorno poi c’è qualcosa da scoprire, qualche funzione nascosta: ad esempio proprio ora ho scoperto che quando lo schermo è bloccato se si preme due volte il tasto Home escono i comandi per la musica (anche se non mi serve)!
    Ancora adesso mi ricordo, quando da piccolino, vedevo le pubblicità dei iMac G3, quegli schermi colorati che avevano tutto dentro!
    E io invece con un 386!
    Oltre al mio iPod, ho in “gestione” un Mac Book 13″ di una parente che ancora non ha il coraggio di usare!
    Immediato l’utilizzo più comune (Internet ed Email), tanto che anche chi non è pratico con i Computer, riesce ad utilizzarlo (come è successo per Linux con mio fratello: non sà fare niente su Windows a meno che non lo guido io, con Linux, senza aver detto niente, riuscie a far tutto): in fin dei conti era questo l’intento dei due Steve: rendere accessibili a tutti l’uso dei Computer!
    E penso che ci siano riusciti alla grande!
    Ora, in attesa di un nuovo Mac Mini (si spera arrivi), mi è capitato di dire che lo aspetto e la risposta più comune è stato:”Ma che ci devi fare: mica sei un grafico?”!
    Spero presto di passare a sistemi Unix (il portatile è già passato) anche se sò che non lascerò mai Windows: per giocare serve (computer dedicato solo a quello) e per lavoro (se tutti avessero un Sistema Operativo Unix non ci sarebbe più lavoro per gli “aggiusta Computer”, quindi avanti coi problemi che la scalata per il Mini è appena incominciata (€) :D )!
    Buon Compleanno Apple!
    Ciao!
    ! :) !

  5. grazie steve per gli oggetti che hai portato nella nostre vita, per come ci hai rivoluzionato il nostro lavoro, i nostri divertimenti, ci hai fatto sentire sempre speciali, ogni volta che accendo uno dei miei Mac, iphone ed iPod mi sembra di accedere a qualcosa di speciale come se fosse sempre la pra volta! Tutti noi ti abbracciamo in attesa del tuo rientro trionfale sulla scena! Grazie grazie grazie

  6. Roger dice:

    ogni volta che accendo uno dei miei Mac, iphone ed iPod mi sembra di accedere a qualcosa di speciale come se fosse sempre la pra volta!

    E’ vero: ogni volta che vedo la Mela bianca sullo schermo dell’iPod sembra qualcosa di speciale!
    Forse perchè non sono abituato!
    Ciao!
    ! :) !

  7. …poco più di un anno fa, come quando un frutto è talmente maturo che deve per forza cadere dall’albero, mi sono svegliato una mattina con l’idea di comprarmi un iPod Classic e buttarmi dietro le spalle tutti i lettori confusionari e stupidi. Venti giorni dopo ho ordinato il mio iMac da 24″, poi un vecchio iBook ora rivenduto e dopo ancora un MacBook bianco. Tra poco probabilmente arriverà un MacBook Pro Unibody. Ci sono da aggiungere un iPhone, un iPhone 3g e un terzo iPhone regalato alla mia ragazza. Tutto in un soffio, tutto all’improvviso, come quando dopo tanto tempo apri gli occhi e ti rendi conto di una profonda verità. La verità è che ora sedermi di fronte a un computer, rispondere al telefono, cambiare canzone in macchina è diverso. E’ davvero quello che cercavo. E’ davvero ogni volta un’emozione. Da un anno continuo a propagandare e far comprare ai miei amici prodotti Apple, tutti sempre più contenti di switchare. Auguri Macintosh, per la rivoluzione che hai portato. E auguri zio Steve, torna presto a distorcere la nostra realtà.

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