Mac App Store, che ne pensano alcuni dev italiani

di Redazione 8

L’annuncio del Mac App Store, il negozio virtuale di applicazioni per Mac che arriverà su Snow Leopard fra circa 80 giorni, è stato accolto dal Mac Web come una grande novità, ma non sono mancate le critiche. In particolare, in seguito alla pubblicazione delle linee guida del nuovo Store da parte di Apple, sono sorte alcune preoccupazioni sul livello di controllo che Apple potrà decidere di detenere sulle applicazioni che faranno parte dello Store.

Delle caratteristiche specifiche del Mac App Store e di quello che per ora si evince dalle guidelines abbiamo già scritto in dettaglio qualche giorno fa in questo articolo: Mac App Store, certezze e dubbi.

Durante lo scorso weekend abbiamo chiesto ad alcuni sviluppatori italiani che hanno già una discreta familiarità con l’App Store per iOS che ne pensano di questa novità e se hanno intenzione di estendere anche al Mac alcuni dei loro progetti attuali. Ecco che cosa ci hanno risposto.

Frezza & Isidori.

App: iLex, iRobot, WhenInRome, English From Fear

L’App Store per Mac ci sembra senz’altro una novità positiva. Non abbiamo mai sviluppato per Mac, anche per via della scarsa visibilità, ma sicuramente lo Store potrebbe essere un valido incentivo. Non abbiamo paura della “censura” Apple, secondo noi le regole sono giuste e anzi non vengono neanche applicate in modo rigoroso, sullo Store ci sono diverse app che fanno scempio delle guidelines per l’interfaccia utente (ci riferiamo solo alla forma, non ai contenuti, sui quali invece non vorremmo alcun tipo di controllo). In compenso ci piace l’idea di non dover mettere in piedi il nostro store e di non dover gestire licenze, account, download, availability del server.

Insomma ci piacerebbe provarci, ma purtroppo non pensiamo di avere, almeno per il momento, applicazioni adatte al mondo desktop: le nostre app sono per lo più “reference”, guide di diverso tipo (legale, turistico, di cucina) pensate per la mobilità, non sappiamo quanto possa aver senso aprire un’app sul Mac piuttosto che accedere a qualche servizio equivalente su Internet.

Insomma, lo Store è sicuramente una grande occasione per chi già opera nel mondo dello shareware per Mac, e sicuramente per gli utenti (per moltissimi motivi, ma ne basterebbero anche solo due, gli aggiornamenti automatici e il fatto di non avere più a che fare con i numeri di licenza!). Quanto a noi, per ora no, ma magari in futuro ci verrà qualche nuova idea, dopo tutto all’inizio non pensavamo nemmeno di scrivere app per iPhone!

Mario Baluci

App: iMakeCoffee

In linea di massima per me ogni novità é positiva in quanto rappresenta un’opportunità. Poiché non sarà l’unico modo per installare software su Mac non vedo un grande rischio all’orizzonte. L’unica cosa che mi lascia perplesso é: il modello dell’App Store su device iOs sarà compatibile con il mondo Mac?

Personalmente non ho mai programmato per Mac, no. Francamente le mie aspirazioni in quanto “micro software house” non vanno al di la dei device iOs. Ritengo che un Mac meriti dei signori programmi e non é nelle mie mire di realizzare grossi progetti. Spero inoltre che lo store non si riempia di micro-banali applicazioni, anche se dalle linee guida che ho letto non dovrebbero nemmeno poter entrare: hey, stiamo parlando di Mac! In quanto designer c’é comunque la possibilità che io possa collaborare con qualcuno, ma solo dal lato grafico e funzionale.

Quanto alle polemiche sulle guidelines, io penso che, cosa che molti spesso dimenticano, gli store di Apple sono DI APPLE. A casa propria ognuno fa quello che vuole e se tu vuoi entrare lo fai rispettando il padrone di casa. Soprattutto se ti becchi il 70% dei guadagni. Apple poi è talvolta vista come un despota ma alla fine della fiera anche i suoi ragionamenti, in principio visti come tirannici, mostrano a tutti il loro vero volto. Vedi ad esempio la recente storia sulle app di Facebook, secondo la quale gli utenti vorrebbero che queste fossero trattate come quelle dell’App Store per garantire la dovuta sicurezza.

Ad oggi non ho in mente quindi nessun progetto per OS X. Il Mac che fa tutto, anche il caffé?! Ahahah, non per il momento…

Stefano Sanna

App: La Divina Commedia, PEG Solitaire HD

Trovo che l’App Store per Mac sia una novità positiva.  Sarebbe ingenuo sperare nell’effetto travolgente del primo App Store sull’iPhone, ma sarà certamente qualcosa che darà una scossa al mercato desktop. Inutile dire che avere un canale distributivo cosi’ efficace consentirà ai piccoli sviluppatori di promuovere le proprie applicazioni, potendo proporre prezzi di vendita bassi con la speranza di avere download numerosi. Non me la sentirei, comunque, di garantire risultati incredibili: anche l’iPad soffre di una certa inerzia all’acquisto da parte degli utenti e occorrerà capire quanto gli utenti desktop vorranno arricchire il proprio computer con tante applicazioni.Io stesso, che non ho mai scritto applicazioni per Mac, dopo l’esperienza positiva su iPhone e su iPad sono fortemente tentato di iniziare lo sviluppo desktop.

E’ vero però che avere delle linee guida per un ambiente desktop sembra quasi un assurdo: siamo abituati ad installare ciò che vogliamo sui nostri computer! O, guardando dal lato opposto, sappiamo di poter scrivere qualsiasi applicazione per i nostri computer! In ogni caso ecco alcuni dei punti che meno mi convincono pensando ad un ambiente desktop:

  • 2.7 Apps that duplicate apps already in the App Store may be rejected, particularly if there are many of them. Banalmente, l’ultima arrivata potrebbe essere la migliore…
  • 2.8 Apps that are not very useful or do not provide any lasting entertainment value may be rejected. Il mondo è pieno di “inutility”; ma se c’è chi le scrive e c’è chi le usa, perché non pubblicarle?
  • 2.19 Apps that require license keys or implement their own copy protection will be rejected. Considerata la facilità con cui sono stati violati i sistemi di sicurezza di iOS e di Android (giusto per citarne un altro), mi chiedo davvero perchè non dovrebbero consentirci di scrivere un nostro sistema di protezione migliore!?
  • 3.1 Apps with metadata that mentions the name of any other computer platform will be rejected. Non nominare Porsche in casa Ferrari?
  • 4.3 Apps that use location-based APIs for dispatch, fleet management, or emergency services will be rejected. Questa non me la spiego: il fleet management mi sembra una attività onestissima e peraltro un settore interessante.
  • 8.1 Applications that scrape any information from Apple sites (for example from apple.com, iTunes Store, App Store, iTunes Connect, Apple Developer Programs, etc) or create rankings using content from Apple sites and services will be rejected. Impossibile, dunque, avere utility per monitorare il proprio account su iTunes Connect, ovvero trasformare i numerosi servizi web di questo tipo in applicazioni locali. Mi sembra una limitazione forte.

Dimitri Giani

App: iBreviary

Il Mac App Store è sicuramente una novità positiva. In passato ho sviluppato per Mac solo piccole applicazioni personali, ma con il nuovo store vorrei provare a fare qualcosa di più serio.
Ho letto le guidelines e devo dire che non mi stupiscono, mi sembrano regolari. Basta ovviamente che non venga chiuso il sistema e si possa continuare a sviluppare indipendentemente dallo store.
Nuovi progetti? Attualmente non ho niente in mente, ma confido nel fatto che le idee non tarderanno ad arrivare!

Roberto Fraboni

App: Briscola, Scopa

Vedo il Mac App Store come una novità molto positiva, che comporta sicuramente molto lavoro ma completa ancora di più l’offerta e le opportunità di guadagno. Quanto alle linee guida, sto ancora raccogliendo tutte le informazioni; purtroppo il tempo a disposizione non è molto ma è proprio questo primo aspetto che andrò ad approfondire.
Abbiamo qualche progetto in mente e le prime applicazione che porteremo su Mac App Store sono i giochi di carte (Briscola, Scopa, Tressette, Rubamazzo, Asso piglia tutto) e magari qualche altra sorpresa.

Quattro S.r.l.

App: Sinonimi e Contrari HD, Calcola Integrali

Il Mac App Store la vedo come una bella novità e non dubito che potrebbe essere una buona fonte di guadagno. Non ho mai sviluppato per Mac, ma l’ambiente dovrebbe essere molto simile, quindi presto mi ci dedicherò.

Non ho avuto ancora modo di legger a fondo le guidelines quindi non mi esprimo, ma credo in ogni caso che potremo portare gran parte delle nostre applicazioni per iPhone o iPad sul Mac App Store.

Matteo Gobbi

App: iTelevideo

Credo che il Mac App Store sia un’ottima iniziativa, non vedo l’ora di poterlo consultare. Credo che sarà un ottimo incentivo per i dev iOS a provare a programmare per Mac. Anche io sto pensando di cominciare a dare un occhiata allo sviluppo per Mac, i tool e il linguaggio sono gli stessi dell’iPhone. Appena finito qualche progetto in corso dunque ci metterò le mani.

Non ho avuto modo di vedere molto riguardo le guidelines, ma ho seguito il keynote di mercoledì e ribadisco che secondo me il Mac App Store è un’ottima idea.  Ho già qualche idea su quale delle mie applicazioni potrei portare su Mac, ma al momento non aggiungo altro!

Commenti (8)

  1. però…che applicazioni che hanno sviluppato questi!!! speriamo proprio che vadano su mac store, cosi mi fiondo a comperarli…eheheh…tze…

  2. il bello è ke verranno implementate anke app tipo iphone ovviamente, basta pensare ke il mio macbook pro early 2008 aveva il sensore di movimento sull HDD hahahaha non vedo l’ora di giocare a milioni di videogame e altre fighissime app ke ovviamente saranno sia free ke a pagamento…e li la apple avrà un successo ke le quotazioni in borsa sorpasseranno sicuramente quelle attuali…si arriverà cm minimo a 350$ e oltre …ci scommetto le palleeeeee!!!

  3. Era quello che dicevo io da giorni…

  4. … la mia grande preoccupazione invece, è che una volta in App Store, le *buone* applicazioni spariscano, sommerse da decine di migliaia di porcherie, come avviene attualmente nell’iOS App Store

    altro che “maggiore visibilità”!!!

    e quanto al controllo da parte di Apple… controllassero *anche* (non oso, come vorrei, dire *solo*) il corretto funzionamento delle applicazioni: mi è capitato, non so quante volte, di acquistarne per iPhone che hanno problemi, ad esempio (ma è solo uno dei casi possibili), con sistemi metrici diversi, o di ora e data, da quello USA e *mai* aggiornate!!!

  5. … tanto per esser chiari: *di fatto* esistono applicazioni (e sviluppatori) di serie A, B, C … Z (e anche Z- – – – – ;-) ma “la cosiddetta democrazia” vieta di dirlo apertamente e di suddividerli in categorie differenti ;-(

  6. @ Simone: Sembri proprio ironico. Bhè, almeno le loro app vendono…tu ne hai mai fatte? Zitto.

  7. Appstore per mac ragazzi sarà una svolta.. Porterà moltissimi sviluppatori a sviluppare per mac e farà rifiorire il mercato delle applicazioni desktop. Molta più gente sarà disposta a comprare app e magari finalmente molti scopriranno che non esistono solo 4 o 5 programmi utili su un computer.

  8. (non sono il simone di prima :P)

    un nuovo store è sicuramente positivo. non capisco bene che senso abbia chiederlo a chi sviluppa applicazioni per iOs, ma interessanti le analisi

    per quanto riguarda il punto 4.3 sono pienamente d’accordo con apple. applicazioni critical dovrebbero essere prese direttamente.

    l’obiettivo del mac app store dovrebbe essere, a mio parere, un luogo dove chi non sapeva che si possono mettere nuove applicazioni sul mac trova quello che potrebbe interessargli (un po’ come le estensioni dei browser o le applicazioni di facebook)

    pensare che questo dovrebbe sostituire l’intero ecosistema è impensabile e sarebbe controproducente.

    io come ho sempre fatto spulcerò su internet, li al massimo troverò qualcosa che non avrebbe avuto visibilità.

    la apple ormai ha preso la piega di rivolgersi agli utonti pigri, ricordiamocelo.
    in questo caso però non limita i prousers, quindi perché prendersela?

    namaste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>