Nell’ambito della sneak peek preview di Mac OS X Lion che si è tenuta ieri durante l’evento Back to the Mac, Apple ha offerto una demo del nuovo Mac App Store, un negozio virtuale per l’acquisto di applicazioni che mira a portare sui computer della Mela l’esperienza maturata in quest’ambito su iOS. E’ uno degli elementi portanti della filosofia Back to the Mac sapientemente spiegata ieri da Steve Jobs sul palco della Town Hall. Lo scopo è quello di riportare sulla piattaforma desktop alcune delle migliori caratteristiche del sistema operativo mobile di Cupertino.
Il Mac App Store è l’unica novità legata all’anteprima di Mac OS X 10.7 che verrà introdotta fra non molto già su Snow Leopard. Apple ha già diffuso delle guidelines relative alle regole di inclusione delle applicazioni. Gli sviluppatori, che pure sembrano aver accolto generalmente bene l’arrivo di questa novità, hanno da subito avanzato qualche sano dubbio che si spera possa essere fugato nel corso di questi 90 giorni che ci separano dal lancio ufficiale del programma.
Vediamo prima di tutto che cosa già sappiamo del Mac App Store da un punto di vista, diciamo così, non prettamente tecnico:
Apple ha già reso disponibili le linee guida per l’inclusione delle applicazioni nel Mac App Store. Per prima cosa, giusto per anticipare le mille polemiche che nasceranno, va ricordato che in questo caso l’App Store per Mac non sarà assolutamente l’unico modo per installare applicazioni su Mac. Steve Jobs lo ha subito precisato in maniera chiara.
Chiarito questo aspetto, ecco alcuni dei punti più controversi emersi da una prima lettura delle guidelines. L’impressione, lo dico subito, è che le guidelines siano state mutuate totalmente da App Store per iOS e che ora vadano limate e rifinite per l’arrivo su Mac OS X.
L’app non sarà accettata se:
I dubbi principali sul Mac App Store, inutile dirlo, riguardano il problema del controllo. Apple vorrà imporre la stretta revisione delle applicazioni come già avviene sull’App Store per iOS secondo le regole sopra elencate? Probabilmente no, se ci tiene al successo del Mac App Store. L’idea che inizia a delinearsi, pur con tutti i distinguo del caso, è quella di un sistema di promozione e vendita delle applicazioni che semplificherà la vita ai developers (oltre a farli guadagnare meglio grazie magari ad un abbassamento del prezzo però con drastico aumento dei volumi di vendita).
Ci si potrebbe chiedere perché uno sviluppatore per Mac già avviato dovrebbe dare il 30% ad Apple. Basti pensare all’abbattimento dei costi di gestione finanziaria dei pagamenti, dei costi di hosting (le app starebbero sul server Apple) e aggiungere il livello di visibilità che un App Store su Mac può offrire per intuire il vantaggio. Jobs in ogni caso l’ha detto chiaro: Mac App Store non sarà l’unico modo per comprare e installare applicazioni su Mac OS X, ma sarà il migliore.
Giles Turnbull ha pubblicato su Cult of Mac un primo round di opinione di sviluppatori per Mac OS X che espongono efficacemente alcuni degli interrogativi che ancora aleggiano attorno al Mac App Store, nonostante le guidelines. Ecco di seguito alcuni dei punti chiave:
Si tratta di domande che probabilmente troveranno presto una risposta. L’augurio di tutti è che Apple voglia applicare la massima trasparenza e che le recenti aperture sulle regole dell’App Store se ne tornino fin da subito pure quelle “back to the Mac App Store”.
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Magari per adesso no, ma chi ci dice che in futuro non diventerà l'unico modo per installare app?
Io Ho il background, l'esperienza, la conoscenza del linguaggio ...ma apple decide dove come quando e devo anche pagarli? Ma va..............!!!!!!
@ Mansell:
esatto!! totalmente d'accordo!!! inoltre è da considerare che l'impatto ambientale dei CDs diminuirebbe drasticamente se così fosse...
mmmm
ci sono molte cose che non mi piacciono, pur ritenendo interessante l'idea di uno store centralizzato temo che sarà un pò troppo chiuso
vedremo...questa manovra potrebbe portare i benefici di iniziare la produzione di tutti quei piccolissimi applicativi per specifici compiti che stanno solo in windows......
oppure potrebbe essere rigettato completamente....se per via dei grossi numeri di iphone puo essere conveniente sviluppare sotto condizioni così rigide (70/30 e restrizioni sulla qualità) ma su un computer è altra cosa.....
secondo me le grosse case di produzione metteranno solo un programmino gratis che andrà a scaricare poi il programma dai loro server....visibilità e controllo allo stesso tempo
@ Mansell:
chi ce lo dice?
Io non ci trovo niente di male, anzi..
E' un modo per dare maggiore visibilità alle proprie applicazioni (previo abbonamento annuale) e per consentire agli utenti di scaricare ottime applicazioni senza dover girare mezzo web prima di scoprirle e, in seguito, scaricarle.
Lo trovo anche un modo per portare ottime applicazioni a prezzi ridotti, un po' come accade con l'App Store per dispositivi iOS.
Se a qualche sviluppatore non dovesse andare bene, tutto come prima: distribuirà le sue applicazioni dove meglio crede.
Dubito, comunque, che in futuro il Mac App Store possa diventare l'unico modo per scaricare applicazioni per Mac, ma la comparsa di questa polemica era prevedibile.
O.T.: su Mac OS X Lion ci ho azzeccato comunque: la touch-experience è vincolata a dispositivi multi-touch (trackpad, magic trackpad, magic mouse).
E sembra promettere bene ;)
Secondo me hanno ricreato in stile App Store dell'iOS quello che già esiste nella pagina dei download dei software per Mac sul sito di Apple accessibile oggi anche dal menu di OSX sotto la voce "Software Mac OSX..." un po' come succede su Linux. Ora un utente Mac ora va sul sito Apple nella pagina di download e cerca manualmente il file che vuole in base alle categorie e procede con il download del dmg e la successiva installazione, con un App Store questo sarà quasi automatico per non parlare degli aggiornamenti delle varie apps..davvero comodo!
è un ottima idea secondo me =) un po' come software center di ubuntu...quello che mi chiedo è se lo sviluppatore ha la sua applicazione sull'app store, può comunque continuare a venderla al di fuori di questo?
Beh a questo punto avrebbero dovuto anche integrare il game center anche sul Mac, prendendo esempio da Steam