Nuovi prezzi di iTunes e classifiche

di Redazione 8

A pochi giorni dall’introduzione dei nuovi prezzi dei brani di iTunes Store, sembra che le vendite di alcuni brani, il cui prezzo è aumentato a 1,29 euro, siano diminuite. Il pubblico privilegia i brani più economici?

Non è facile dire se l’aumento di prezzo abbia causato una diminuzione dei profitti, dato che piccole variazioni in negativo nelle vendite, portano comunque, dato l’aumento del prezzo, ad un incremento dei ricavi. Ci sono comunque stati grossi cambiamenti in classifica tra martedì e giovedì, che mostrano chiaramente che canzoni più care hanno ceduto posizioni in favore di brani più economici.

Sullo Store americano, mercoledì c’erano 40 canzoni prezzate a 1,29 $ e 60 a 99 centesimi. Mediamente, le applicazioni canzoni più costose hanno perso 5,3 posizioni in classifica, mentre quelle più economiche sono salite di 2,5 posizioni.

Sette delle 40 canzoni che mercoledì avevano avuto un aumento di prezzo, giovedì sono state riportate a 99 centesimi. Queste hanno perso solamente 1,9 posizione, in media. Le altre 33, il cui prezzo non è stato immediatamente ritoccato al ribasso, hanno perso, mediamente, 7.7 posizioni in classifica.

Una tendenza analoga si è registrata nei giorni successivi. Comunque, per un incremento di prezzo da 0.99 a 1.29 dollari, per ottenere un aumento nei ricavi è sufficiente che le vendite non calino più del 23.3 percento, come si vede nel grafico qui sopra riportato. Le differenze maggiori, si possono notare nella parte alta della classifica, infatti, se tra la posizione 42 e la 45 c’è solo una differenza di 3,5 punti percentuali, il divario tra la terza e la sesta posizione è un calo del 30 percento di unità vendute.

Questa analisi, tuttavia, non tiene in considerazione eventuali tendenze che potevano essere registrate anche prima del cambio dei prezzi. Ci possono essere molte ragioni che possono giustificare un calo in classifica, come la programmazione dei passaggi alla radio, l’attenzione dei media o il piazzamento nella home page di iTunes.

Sarebbe interessante avere dei dati più accurati per poter valutare con più precisione il fenomeno, anche se difficilmente  le case discografiche registreranno una diminuzione nei guadagni.

E’ un peccato che nessuna delle applicazioni canzoni in Top-100 sia andata in sconto a 69 centesimi, perché sarebbe stato di grande intreresse poterne valutare la variazione in classifica. E se scoprissero che prezzi più popolari portano a vendite maggiori?

[Via | Billboard]

Commenti (8)

  1. io non ho capito se si parla di musica o di applicazioni…

  2. @ laddantel:
    Brani musicali, quelli che prima erano a prezzo fisso, 99 centesimi, e ora sono divisi in tre fasce di prezzo (0.69 – 0,99 – 1,29 dollari/euro).

    Forse non mi ero spiegato bene.

  3. “Mediamente, le applicazioni più costose hanno perso 5,3 posizioni in classifica, mentre quelle più economiche sono salite di 2,5 posizioni.”

    “E’ un peccato che nessuna delle applicazioni in Top-100 sia andata in sconto a 69 centesimi, perché sarebbe stato di grande intreresse poterne valutare la variazione in classifica. E se scoprissero che prezzi più popolari portano a vendite maggiori?”

    non è che intendevi canzoni e hai scritto applicazioni?
    perchè per quanto riguarda il cambiamento dei prezzi ne ero al corrente!

  4. @ laddantel:
    Mi devo essere drogato con del cioccolato pasquale. Hai, ovviamente, pienamente ragione. Mea culpa.

  5. tranquillo, dopo 3 portate e 2 dolci, uova di pasqua escluse, ti posso capire!!!
    buona pasqua cmq|

  6. Ma in questo modo le classifiche non sono falsate? Se i clienti privilegiano le canzoni più economiche, quelle più costose non entrano nella Top 10, anche se sono brani molto apprezzati! Secondo me, almeno…

  7. Oh, e Buona Pasqua a tutti, ovviamente! :)

  8. @ Edoardo:
    Beh, in un certo senso sì, ma in fondo sono “classifiche di vendita”, quindi rispecchiano quanto un brano è stato venduto più che quanto sia effettivamente apprezzato. Se si potesse avere una statistica di e-mule, secondo me, vedremmo un aumento del traffico sui brani a 1,29 euro. In ogni caso alle major non gliene frega nulla della popolarità, a loro basta guadagnare di più.
    Buona Pasqua anche a te e grazie

    @ laddantel:
    Ho corretto l’articolo (evidenziando il mio errore). Buona Pasqua anche a te… e buona digestione! :-)

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