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L’evento Beatles, una caduta di stile

Sono un amante della buona musica da sempre e in particolare di quella dei Beatles da quando, nello scorso millennio, la mia prima fidanzata mi regalò una cassetta (sì, sono così vecchio) con i più grandi successi dei Fab 4.

Fino ad allora quella sigla non mi diceva molto e mi ricordava solo un tipo di carta da disegno, ma, si sa, il primo amore non si scorda mai e, nonostante la mia love story con quella ragazza fosse finita, non smisi di ascoltare quella musica, così appassionante e coinvolgente che, nella mia personalissima classifica, occupa una posizione eguagliata solo da un altro gruppo britannico, questa volta originario di Londra: i Queen.

Questa premessa per farvi capire la mia posizione in merito all’avvenimento dello scorso martedì, ovvero la commercializzazione in iTunes del catalogo completo del gruppo di Liverpool.

Come avrete già letto nell’articolo di Camillo Miller, la redazione di The Apple Lounge si è spaccata in due quanto a reazioni riguardo la “giornata che non dimenticheremo mai” e nel mio caso i miei sentimenti sono stati di grande delusione.

Amo i Beatles e come fan sono già in possesso di tutta la loro discografia, una collezione fisica che mi sono costruito negli anni e di conseguenza non acquisterò alcun brano di John Lennon e soci: è sufficiente inserire uno alla volta i miei CD nel superdrive del mio iMac e il gioco è fatto.

Quello che non mi è piaciuto è stato l’uso (l’abuso) che Apple ha fatto della buona fede dei propri utenti e appassionati in genere per creare un’aspettativa, come ha già fatto altre volte per far aumentare la tensione prima della presentazione di un prodotto rivoluzionario, per pubblicizzare l’evento.

È una sorta di tradimento nei confronti dell’utente abituato negli anni a vedere nuovi prodotti più o meno magici uscire dalla forgia di Cupertino. Ricordate i manifesti con scritto There’s something in the Air?

Ora Apple ha usato il proprio sito e i propri fan, per pubblicizzare quello che è solamente un accordo commerciale. Già, perché la musica dei Beatles mica l’ha scritta Apple! Perché non ha fatto la stessa cosa con l’acquisizione della PA Semi? Per gli accordi con le case cinematografiche? O per la commercializzazione di Avatar su iTunes? O per Michael Jackson?

In questi ultimi casi è sempre stato sufficiente un banner nella homepage dell’iTunes Store. Deve necessariamente essere così forte il culto della personalità di Steve Jobs per piegarsi al suo volere e dover creare attesa per un evento che interessa prevalentemente lui?

Se Steve fosse stato appassionato delle canzoni di Shirley Temple (o di Elio e le storie tese) avremmo avuto una homepage dedicata a loro?

A mia memoria solo un’altra volta la homepage del sito era stata utilizzata per uno scopo diverso da quello di pubblicizzare o creare attesa per un prodotto Made in Cupertino e, tanto di cappello, era questo:

18 marzo 2010, un omaggio ad un collaboratore venuto a mancare; 16 novembre 2010, un accordo commerciale. Io a distanza di sei mesi ricordo ancora la prima delle due date, non sono pronto a scommettere sulla seconda.

Redazione

View Comments

  • Finalmente uno che la pensa come me!
    Appena ho letto la notizia del cambio dell'homepage, sono stato preso dall'emozione, come quando si annunciano le date dei Keynote, ma quando mi sono visto comparire i Beatles, non ho provato altro che delusione...
    E poi, a dirla tutta, a me i Beatles neanche piacciono :)

  • idem. Ero convintissimo di qualche servizio rivoluzionario.... quando ho letto i rumors sui beatles mi ripetevo che era impossibile che alla Apple usassero cosi tanto hype per una cosa che io considero "di poco valore". E invece... delusissimo... per me è stato un giorno come gli altri, o magari no, peggiore degli altri.

  • Mah, io penso che la Apple abbia semplicemente inserito nella homepage un titolo ispirato a una canzone dei Fab4 che abbia un pò sviato i più. Oggettivamente, l'ingresso dei Beatles in esclusiva per la Apple nell'iTunes store, che come molti hanno detto qui si presenta come IL mercato online di musica, ha un'importanza notevole sia perchè i Beatles sono una band storica e imprescindibile e la loro mancanza nello store era una pecca non da poco, e sia per le traversie legali fra la band e la Apple.

    Se la Apple ha ritenuto importante annunciarlo sulla homepage, non vedo perchè sentirsi "delusi" se non si è trovato quello che si sperava. Non è scritto da nessuna parte che la Apple debba per forza far uscire un dispositivo rivoluzionario ogni volta che annuncia qualcosa... Oltretutto a mio parere il 90% delle persone si è fatto castelli in aria, perchè l'annuncio non prometteva nè faceva riferimento in alcun modo al nuovi servizi, iOS 4.2, streaming, ecc ecc.... Quindi sinceramente trovo che dire "È una sorta di tradimento nei confronti dell’utente abituato negli anni a vedere nuovi prodotti più o meno magici uscire dalla forgia di Cupertino" sia un pò pretestuoso... come prendersela con la moglie se ti dice "domani sera ti faccio una sorpresa" e al posto della lingerie nuova si trova una torta al mirtillo. Che fai, le dici "ma io ti volevo sul letto con l'intimo semitrasparente!"

  • Credo che il difetto più grave sia negli occhi di chi guarda, non in Apple.
    Non hanno neanche fatto un comunicato stampa, non hanno pubblicato annunci giorni e giorni prima, non è uscita una news nei feed rss né manifesti negli Apple Store mondiali... soltanto una scritta nel loro sito dove dicevano che il giorno seguente ci sarebbe stata una grande novità su iTunes. Ed è veramente una grande novità per la musica in vendita su iTunes... è innegabile.
    A mio avviso invece sta diventando insopportabile e terribilmente noioso il susseguirsi di rumors e di eccitazione o panico per una funzione aggiunta o rimossa da iOS, dal futuro Lion, etc... Tutti 'sti articoli con i punti interrogativi... non se ne può più, basta!
    Il mio è un discorso generale, perché in fondo TAL (insieme a setteb.it) sono i posti italiani più seri dove leggere qualcosa, ma il web è pieno di articoli fatti di false notizie, false e-mail di Jobs, etc...

  • Sinceramente mi sembrano delle polemiche che lasciano il tempo che trovano.
    Rispetto l'opinione di tutti, compresa quella dell'autore, tuttavia non mi sembra proprio una cosa da poco. Se non altro a livello pubblicitario: iTunes è il più grande shop online di musica e finchè ti manca il catalogo audio di Peppino O'Schifattaro puoi anche fartene una ragione, ma se ti mancano i Beatles forse qualcosa non va. Adesso hanno sistemato tutto, punto.

    Ci sono cose e NOTIZIE ben peggiori per cui arrabbiarsi (o preoccuparsi... seriamente), basta dare uno sguardo a google news, sù...

  • concordo pienamente. questa potevano evitarsela. mi spiace solo che la gente si beva tutto, visto il successo che sta avendo la vendita dei brani dei beatles. ad ogni modo, anche noi che ne stiamo parlando qui gli stiamo facendo pubblicità.

  • Io credo che la verità sia un'altra.

    Sono convinto che tra le clausole volute dai Beatles (e da chi detiene i diritti sulla loro proprietà intellettuale) per chiudere l'accordo con iTunes store per la messa online del catalogo ci fosse proprio questa strategia di comunicazione. Noi vi diamo la musica ma in cambio facciamo così. E Steve ha accettato.

    In questo modo i baronetti - o mogli e figli e discografici per loro - si sono portati a casa una quantità di vendite spropositata rispetto a un prodotto che ha sulle spalle 50 anni di grandi vendite. E Apple si è portata a casa un bel po' di royalties e una strada spianata verso un Natale di vendite interessanti.

  • @ Dundela:
    mi sembra strano che una redazione come quella di TAL, mostri chiaramente due lati così differenti...
    Tiziano, non prendertela, ma usi parole davvero un po' troppo grosse:

    l’uso (l’abuso) che Apple ha fatto della buona fede dei propri utenti

    ...

    Non credo Apple, abbia in qualche modo leso la buona fede. Gli si può certo contestare una non totale coerenza, pensando alla traduzione nelle differenti lingue, ma nulla di più.

  • Pura manovra commerciale... l'hype ha sicuramente aiutato le vendite!
    Quello che mi ha lasciato perplesso è che nelle stesse ora l' iTunes Store italiano vedeva per la prima volta il noleggio e la vendita di film. Questo si che era da pubblicizzare e da discutere.. finalmente sbarca in Italia un servizio di noleggio digitale di opere cinematografiche, e la notizia non occupa nemmeno una riga sul sito apple! Mah...

  • @ LivorneseDoc:
    Mah...a dire il vero il servizio di noleggio e vendita film era già presente da qualche giorno =)

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