PeerGuardian: aggiornamento ufficiale dell’IP-filter per Mac OS X 10.5.2


Nome: PeerGuardian 1.5b1
Categoria: Internet – Licenza: Free
Data di rilascio: 15/01/2008 – Piattaforma: PPC/Intel

Lo staff di sviluppo di PeerGuardian, dopo tanto lavoro, pubblica (finalmente) la prima versione “ufficiale” del famoso IP-Filter per Mac. Rilasciato direttamente da Phoenix Labs per Mac OS X 10.5.2, questa versione si annuncia come la versione più stabile del software da utilizzare su Leopard.

In passato ci siamo soffermati in più di una occasione su quanto sia importante avere sul nostro Mac un adeguato “filtro“. Gli IP-civetta di siti governativi e non che si annidano sul web sono innumerevoli e hanno il solo scopo di “individuare” gli utilizzatori del P2P. Solo alcuni mesi fa infatti vi abbiamo parlato di una nota ricerca statunitense in cui gli studiosi hanno confermato che senza l’utilizzo di un “filtro” con adeguate “blacklist” si corre il rischio inequivocabile di venire catalogati dalle aziende che vanno a “caccia” degli IP di chi utilizza il file-sharing.


L’unico software che funge da IP-Filter presente su piattaforma Macintosh è PeerGuardian. Si tratta di un software molto apprezzato ma che ha dato enormi grattacapi agli utenti passati a Leopard per l’assenza di versioni “certificate” anche sul nuovo sistema operativo della Apple.

Dopo l’aggiornamento a Mac OS X 10.5, però, alcuni sviluppatori indipendenti si sono messi al lavoro inziando a testare le prime versioni “unofficial” di PeerGuardian 1.5 nel tentativo di risolvere il problema anche sul nuovo sistema operativo della Mela. E oggi, dopo tanto attendere e tanto sperimentare, finalmente Phoenix Labs ha rilasciato la prima versione ufficiale (benchè ancora in beta) di PeerGuardian 1.5.

PeerGuardian integra il supporto per più liste, lista di editing, aggiornamenti automatici e il blocco di tutti gli IPv4 (TCP, UDP, ICMP, etc.) rendendo più facile e più sicuro difendere la propria privacy mentre navigate nel web.

Vi racccomandiamo alcuni accorgimenti importanti che abbiamo seguito personalmente in redazione prima dell’installazione. Non eseguendoli correte il rischio che l’installazione e l’attivazione del software non vada a buon fine.
In primo luogo dovete disattivare e chiudere tutte le applicazioni che usano il “p2p” (Transmission, Azureus, etc. etc.).
In seconda analisi dovete aprire “Monitoraggio attività” e chiudere (o killare) i processi pploader e pplogger (se attivi).
Infine dovete copiare il pacchetto .mpkg direttamente nella cartella “Applicazioni“. Molti utenti si sono infatti lamentati del fatto che nonostante avessero installato PeerGuardian, in realtà il software non lo trovavano da nessuna parte nell’hard-disk. E così siamo andati a controllare nel forum di Phoenix Labs e, spulciando tra i thread, abbiamo scoperto che il problema era determinato dal fatto che molti utenti scaricavano il pacchetto sulla “Scrivania” e avviavano l’installazione da lì. E successivamente non trovavano alcun “PeerGuardian” installato sul proprio Mac.
Per evitare questi problemi ci raccomandiamo affinchè seguiate i processi descritti sopra.

PeerGuardian si installerà così direttamente nella vostra cartella “Applicazioni” e potrete controllarlo tranquillamente attraverso una widget (inclusa nel pacchetto di installazione) o attraverso Growl (che vi consigliamo pertanto di installare).

Se eccedete di zelo e volete inserire altre “blacklist”, altri “filtri” di IP, vi consigliamo di seguire la procedeura descritta nel nostro primo articolo su PeerGuardian e inserire i seguenti link:

-http://bluetack.co.uk/config/level1.gz
-http://bluetack.co.uk/config/level2.gz
-http://bluetack.co.uk/config/ads-trackers-and-bad-pr0n.gz
-http://bluetack.co.uk/config/hijacked.zip
-http://bluetack.co.uk/config/spider.gz
-http://bluetack.co.uk/config/spyware.gz
-http://bluetack.co.uk/config/trojan.zip

Tutti questi link (che abbiamo puntualmente testato) sono attualmente sottoposti ad aggiornamento. Contengono le liste di IP da bloccare e vengono aggiornati automaticamente dal software, quindi non è necessario alcun update manuale.

In questa versione vi è una eccellente integrazione del software in Leopard con diversi miglioramenti che sono stati inseriti per riconoscere correttamente gli indirizzi inseriti nelle liste Bluetack. Sono stati corretti diversi bugs che nelle versioni precedenti causavano il crash del software o che impedivano di caricare correttamente gli indirizzi da filtrare. Finalmente il software si sta avviando alla piena maturazione anche su Leopard, per l’immensa felicità di tutti i Mac-users amanti del “p2p”.

Il software è anche compatibile con le versioni di Mac OS X precedenti a Leopard fino alla 10.4.3 ed è pertanto adatto anche per i nostri vecchi amici rimasti con “Tiger“.

Download: http://www.macupdate.com/download.php/15098/PeerGuardian_1.5b1.zip?download
Link: http://macupdate.com/info.php/id/15098/peerguardian

Paolo Petrone

View Comments

  • Si tratta di due processi attivi se hai in funzione una delle vecchie versioni di PeerGuardian. Se invece è la prima volta che installi questo software non li troverai in "Monitoraggio attività".
    Normalmente comunque quando PeerGuardian è attivo (anche se lo hai appena chiuso), il "filtro" agisce in background. Te ne accorgi perchè sulla menubar trovi l'icona di PeerGuardian (l'icona con le lettere "PG"), e te ne accorgi perchè in "Monitoraggio attività" ci sono in funzione i due processi "pploader" e "pplogger".
    Spero di esserti stato d'aiuto! Ciao! ;)

  • Ciao, in attesa di passare a leopard, mi trovo ancora con l anziano 10.3.9

    Sai per caso se ce una versione di pg x questo sistema operativo.

    grazie in anticipo.

  • Ciao Peter. Sul sito di Phoenix Labs, gli sviluppatori comunicano che le ultime release di PeerGuardian sono compatibili con il sistema operativo Mac 10.4.9 e versioni successive. Tuttavia nelle note di rilascio su MacUpdate lo staff ha comunicato che il software è in grado di girare su Mac OS X a partire dalla versione 10.4.3.
    Nessuna notizia è presente nè sul sito ufficiale, nè nel forum sulla versione di Mac OS X 10.3.9. E, ad ogni modo, mi domando quanto possa essere affidabile un software così importante su sistemi operativi che, ormai, sono usati da pochi. Quanti sviluppatori pensi che lo possano testare su 10.3.9?
    Il mio consiglio a questo punto è sicuramente di passare almeno a Tiger. In caso contrario ti consiglio di porre la tua domanda nel forum di Phoenix Labs, nella sezione dedicata a Mac OS X. Sicuramente una soluzione ti sarà proposta dai moderatori-sviluppatori del progetto che, su questo argomento, sono le persone più competenti in assoluto presenti sul web.
    Spero almeno di averti dato qualche dritta. Ciao! ;)

  • @Paolo Petrone
    Si mi sei stato di molto aiuto, grazie per la spiegazione! :D

  • Forse non capisco io, ma dall'articolo non è chiarissimo il funzionamento del programma: cosa sono(o contengono) i link da inserire?
    Siamo sicuri che non blocchi siti "normali"?

  • Ciao iJeeg. Volutamente nell'articolo non è stato spiegato ulteriormente il funzionamento del programma per evitare ridondanze rispetto ai nostri precedenti articoli. L'argomento PeerGuardian è un argomento totalmente assente sugli altri siti italiani che parlano di Mac, ma molto caro a me e alle pagine di theAppleLounge (perchè è un argomento molto molto seguito). Ci fa pertanto molto piacere essere l'unico punto di riferimento sull'argomento.
    Tornando alla tua domanda, ti consiglio di leggerti il nostro primo post sull'argomento. In sintesi:
    1) le liste (prodotte dallo staff di Bluetack) contengono elenchi (lunghissimi) di IP "a rischio" verso cui il tuo Mac può "lanciare" una risposta di connessione. Questo significa che alcune aziende governative o para-governative (per scoprire chi scarica) rilasciano nei canali p2p software o file protetti da diritti d'autore. Quando tu scarichi questi file ti connetti necessariamente sui loro indirizzi e invii una "risposta" positiva in cui confermi che stai effettuando un "download illegale". PeerGuardian invece riconosce il tuo tentativo verso uno di questi indirizzi e blocca la connessione ("salvandoti il fondoschiena"). Le liste inserite in questo articolo contengono ulteriori indirizzi IP considerati a rischio;
    2) gli sviluppatori di PeerGuardian ipotizzano la possibilità che PeerGuardian blocchi anche siti normali, in quanto le liste non sono perfettissime e, in qualche caso, errori di trascrizione o altro potrebbero condurre ad inserire erronei indirizzi IP nelle liste Bluetack. In questo caso il nostro consiglio è triplice. Le liste possono essere modificate manualmente (con un procedimento molto lungo e complesso da spiegare). Oppure potete segnalare l'errore allo staff di Bluetack. Oppure, in ultima analisi, fate prima ad attivare "Monitoraggio attività" e "killare" i processi "pploader" e "pplogger" (che rappresentano l'azione di PeerGuardian in background).
    Spero di essere stato il più esauriente possibile. Ciao! :D

  • Ho provato l'ultima versione recensita e devo dire che funziona benissimo. Blocca tutte le connessioni indesiderate in entrata ed in uscita, e non rallenta minimamente la connessione internet e i programmi p2p. Unica nota dolente: se aperto blocca la connessione iChat (gabber) e Mail. Fortunatamente in questa versione non si deve per forza andare su "monitoraggio attività" e killare i due processi sopra descritti per disabilitare i filtri, si può fare tutto dalla barra dei menu (pulsante di PG e opzione "Disable Filters"). Consigliatissimo!!!

  • Sì, giustissimo, si può anche usare la funzione "Disable Filters".
    Sono davvero contento che ti ritorni utile! Ciao! :D

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Paolo Petrone

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