Quando l’incendio dei rumors divampa non c’è estintore che possa spegnerlo. Nello specifico ad aver preso fuoco sono le indiscrezioni su un nuovo, presunto, iPhone nano, e su un nuovo, presunto, MobileMe.
Se sul primo argomento è CoM a piazzare una specie di scoop, in relazione al secondo c’è un intervento importante da segnalare a firma Jim Dalrymple, noto commentatore delle cose Apple dall’invidiabile percentuale di previsioni rivelatesi veritiere.
A questo giro Dalrymple spiega in che cosa potrebbe consistere il tanto vociferato upgrade del servizio MobileMe. Sarà una nuvola personale, ma non fornirà davvero cloud storage remoto. E non sarà nemmeno totalmente gratuito come suggerito anche dal Wall Street Journal.
“Fino ad oggi nessuno è stato davvero in grado di precisare in che modo il nuovo MobileMe darà accesso alle librerie iTune personali”, scrive Dalrymple. “Apple ci fornirà 100GB di cloud storage per archiviare la nostra musica, i nostri backup e i dati da sincronizzare? Mi sembra un po’ troppo”.
L’ipotesi di Dalrymple è che il nuovo MobileMe funzionerà più come un “indice” remoto che connetterà contemporaneamente fra di loro tutti i dispositivi abilitati.
La libreria iTunes che, puta caso, continuerà a rimanere archiviata in un iMac connesso al nuovo MobileMe sarà interamente visibile da remoto su un iPhone o un iPod touch collegato col medesimo account. Così su un altro computer abilitato.
“Il Mac potrà avere un archivio da 300GB e l’iPhone una memoria da 32GB, ma non è importante perché starai solamente scorrendo fra i files”.
Quando una canzone dalla libreria remota verrà selezionata allora inizierà lo streaming. MobileMe sarà il “cervello” che renderà possibile tutto questo. Anche tutti gli altri documenti compatibili con iOS potranno essere visualizzati in streaming grazie al nuovo servizio offerto da MobileMe.Unico neo, se così lo si può definire, il fatto che secondo Dalrymple MobileMe di nuova generazione non sarà gratuito, o almeno non sarà totalmente gratuito.
Si tratta ovviamente di un’ipotesi (di sicuro la più plausibile e sensata che abbiamo letto fino ad ora) che però arriva da una voce del Mac Web che non parla mai a sproposito e le cui previsioni sono sempre coperte da un grande lavoro di “intelligence” dietro le quinte. Mettiamo anche questa in archivio per futura verifica.
Marcello 15/02/2011 il 08:51
la logica di funzionamento della parte musicale mi sembra esattamente identica a quella di SimplifyMedia; ma quella sw house è stata acquisita da google… mah
Joe 15/02/2011 il 10:14
Lo logica di un servizio del genere è che per poterla usare ti devi collegare ad internet: chi è disponibile ad spendere dei soldi( traffico internet) per poter ascoltare la propria musica?!? Mi pare una roba un pò anomala!
rogerdodger 15/02/2011 il 11:15
Camillo, dal titolo sembra tu abbia letto Mordicai Richler. :) Buona giornata.
Camillo Miller 15/02/2011 il 11:17
@ rogerdodger:
;)