Nuova Class Action contro Apple per il poco spazio sui dispositivi con iOS 8

di Andrea Corsi 1

Apple torna sotto i riflettori mondiali per una nuova class action, intentata dallo studio legale Cuneo Gilbert & Laduca di Washington D.C., riguardante il poco spazio disponibile per l'utente su dispositivi con installato iOS 8 e tagli di memoria limitati (16GB).

Apple torna sotto i riflettori per una nuova Class Action intentata dallo studio legale Cuneo Gilbert & Laduca di Washington D.C. contro il poco spazio disponibile sui dispositivi da 16GB con installato iOS 8.

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L’avvocato William Anderson sostiene che la politica di Apple nei riguardi dei tagli di memoria è stata a dir poco fraudolenta.

A fronte dei 16GB pubblicizzati ne resterebbero disponibili per l’utente solo 12GB, in quanto una percentuale variabile tra il 18 e il 23,1% dello spazio totale viene occupato da iOS 8, senza che l’utente ne riceva opportuna segnalazione.

Il mantenimento dei 16GB come taglio di partenza per dispositivi come iPhone e iPad si è rivelata un’ottima mossa di mercato, in quanto ha spinto un gran numero di utenti a passare al taglio da 64GB. Il problema resta tuttavia per chi decide di optare comunque per un dispositivo con capacità da 16GB.

Al di là della coloritura tipicamente statunitense secondo la quale “Apple usa tattiche commerciali subdole, dando meno spazio di archiviazione di quanto pubblicizzato, offrendone di più solo con iCloud Drive in situazioni drammatiche come quando si cerca di scattare una foto o riprendere la recita del proprio figlio, la partita della propria squadra del cuore o un matrimonio e si è finito lo spazio” siamo d’accordo sull’entità del problema.

Il problema, esploso con iOS 8, è presente già da tempo e alcuni di voi si saranno sicuramente resi conto che aggiornare ad iOS 8 un iPhone o un iPad da 16GB è stato quanto di più macchinoso un utente Apple potesse immaginare, il che rende giustizia al più lento trend di adozione di iOS 8 rispetto ad iOS 7.

Gli utenti–16-giga che hanno avuto il privilegio di aggiornare il proprio dispositivo via OTA si contano quasi sulle dita di una mano, dal momento che lo spazio libero richiesto era tantissimo, specie se rapportato alla capienza del dispositivo e tenuto conto che non considerava quello già occupato da iOS 7.

Poco è migliorato aggiornando iPhone o iPad da Mac o PC tramite iTunes, in quanto anche in questo caso lo spazio richiesto era molto e per mantenere foto o video collezionati nel corso di pochi anni, si rendeva necessario decimare le app installate sui dispositivi.

Vi sono vari accorgimenti che avrebbero potuto mitigare il problema e che però colpevolmente Apple mai ha adottato:

  • indicare chiaramente l’entità dello spazio occupato da iOS nella schermata “Utilizzo” o darne preventivamente indicazione in caso di aggiornamenti software.
  • concedere all’utente la possibilità di eliminare app di sistema come Borsa, Bussola, Edicola, Suggerimenti, Memo Vocali o servizi pre-installati come Vimeo, Flickr, ecc.

Non appena ci saranno aggiornamenti sulla vicenda, vi daremo informazioni sugli sviluppi.

via | MacRumors

Commenti (1)

  1. È ingannevole come lo è per tutti gli smartphone, come dire “quest’auto ha un baule da 100 litri” di cui metà occupati dalla bombola del metano

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