Nokia Vs Apple, come Golia contro Golia

di Redazione 18

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È da poco scoppiata una nuova causa contro Apple, questa volta accusata dall’azienda numero uno nel settore della telefonia, Nokia, per la violazione di una decina di brevetti riguardanti tecnologie GSM, UMTS e WLAN, di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa.

La contromossa di Apple, alle accuse di Nokia, non si è fatta attendere; come prevedibile, a Cupertino non hanno certo intenzione di dargliela vinta così facilmente e hanno dichiarato di voler reagire con forza alle accuse dell’azienda finlandese.

The Company’s response to the complaint is not yet due. The Company intends to defend the case vigorously.

La frase riportata sopra è contenuta nel Form 10-K redatto da Apple, un documento che ogni azienda, annualmente, deve redigere e inviare all’U.S. Securities and Exchange Commission, in cui vengono riassunti i fatti principali che coinvolgono l’azienda e le performance della stessa.

Gene Munster, arcinoto analista della Piper Jaffray, sostiene che Nokia punterebbe ad ottenere una percentuale dell’1-2% su ogni iPhone venduto, il che corrisponderebbe ad una cifra compresa tra i 6$ e i 12$ per ogni dispositivo. Ricordiamo, inoltre, che Nokia accusa Apple di aver violato tutti e 10 i brevetti sin dal 2007, con il lancio del primo modello di iPhone.

Ovviamente non si tratta di una causa che può risolversi in pochi giorni, magari attraverso un accordo extra-giudiziale. Oggetto del contendere, questa volta più che mai, non è solo ottenere un buon risarcimento (qualora venisse deciso che ne esistano i presupposti), quanto piuttosto assestare un bel colpo alla diretta avversaria. Con l’ingresso di iPhone, Nokia ha visto assottigliarsi la propria presenza nel settore degli smartphone, arrivando a perdere diversi punti percentuali (più del 20%) dal lancio del melafonino.

Quella che si staglia all’orizzonte, quindi, è più di una semplice contesa; il processo potrebbe durare un anno o anche più, se Apple fosse decisa, più che mai, a non mollare la presa. E le parti in causa, stavolta, giocano alla pari; dimenticatevi di Davide e Golia:

“These are two Goliaths”, parola di Bill Merritt, presidente di InterDigital.

[Via|AppleInsider]

Commenti (18)

  1. ahah, dalla nokia non me l’aspettavo proprio. avrà pure ragione, ma venirmi a chiedere il risarcimento dopo più di due anni di violazione dei brevetti, è più che ridicolo.

  2. @Light la cosa assurda è che Nokia dovrebbe chiedere (se han ragione ovviamente) il risarcimento a tutti e non solo ad Apple… è ovvio che vuole recuperare i soldi persi per la sua INCAPACITA’ nel creare novità (e in questo è stata una delusione) e quindi causa di perdite nel mercato dei cellulari con questa causa…

  3. ecco due che commentano senza saperne mezza a riguardo:

    Nokia viene già pagata da TUTTI gli altri produttori di telefonini per l’utilizzo dei brevetti, ha già accordi con tutti i produttori tranne che con Apple.
    E il “ritardo” di due anni si potrebbe spiegare tranquillamente con l’ipotesi che forse Nokia ha richiesto un accordo ad Apple e solo dopo non essere riuscita ad arrivare a un compromesso ha deciso di fare causa. E’ una pratica assolutamente normale e comune, niente di strano come si vuol far credere.

    Odio i fanboy, fanno proprio pena!

  4. @ Charlie Parker:
    caro carline so-tutto-io parker, ammesso e non concesso che tu abbia la CERTEZZA che tutti gli altri produttori paghino per l’utilizzo dei brevetti della nokia — da samsung a siemens — trovo alquanto assurdo il fatto che abbiano impiegato più di due anni a trovare un accordo; vuoi farmi credere che in finlandia non spiccichino una parola di inglese? del resto, perché la tua ipotesi dovrebbe essere più probabile di quella di Margherita? perché tu difendi la nokia e l’altro utente no?

  5. che Nokia abbia accordi per l’utlilizzo dei propri brevetti praticamente con tutti è un fatto! se non ci credi basta andare su http://www.nokia.com/press/press-releases e fare una ricerca. troverai accordi con tutti, da RIM a Samsung, Ericsson, Huawei, Qualcomm etc.

    Riguardo all’altra questione evidentemente non hai dimestichezza con gli affari legali di una grande compagnia. è assolutamente normale che trattative di questo genere si protraggano per mesi o anni e ti spiego perchè:
    – Apple mette sul mercato l’iPhone;
    – Nokia apre un’indagine per verificare se c’è violazione di brevetti (credi che in una multinazionale con 40.000 dipendenti la cosa sia lasciata alla libera iniziativa di un ingegnere?)
    – Nokia verifica che sul prodotto sono utilizzate tecnologie coperte dai suoi brevetti;
    – Nokia verifica se esistano accordi di cross-licensing grazie alle quali Apple potrebbe aver accesso alle tecnologie non con accordi diretti con Nokia ma con un parner;
    – Nokia prepara una notifica ad Apple e la invia, invitando Apple ad una risposta entro 60-90gg (niente di strano, sono i tempi minimi per poter richiedere una risposta);
    – In mancanza di risposte da parte di Apple Nokia invia almeno altre due notifiche (ti sembra strano? mai pagato in ritardo una multa o un bollo auto? non è che alla scadenza di vengono a sequestrare i mobili, prima di passare ai fatti passano mesi di solleciti;
    – non avendo ancora ricevuto risposta Nokia commissiona ai propri legali la denuncia per Apple;
    – la denuncia viene notificata.

    Ti sembra così strano che siano passati 2 anni? Ti ricordo i tempi dei processi se ancora non fossi convinto…

    riguardo all’incapacità di nokia di creare novità, basti ricordare che la stessa deposita più di un migliaio di brevetti ogni anno (motivo in più per giustificare i lunghi tempi di verifica, detenendo un patents portfolio di oltre 30.000 brevetti).

  6. Super Charlie..
    E hai anche il nick anche uno dei miei musicisti preferiti sigh..

  7. Secondo me c’e’ qualcosa che nokia non dice, mi pare strano che apple lanci un cellulare e se freghi di pagare i brevetti esistenti del calibro del GSM.
    Con tutti gli avvocati che apple ha e ben sapendo quanto cause la apple ha ogni anno per minine cose si lasciano sfuggire questa?

    o magari e’ vero.. gli ingegneri della apple hanno scaricato da emule i circuiti stampati del n95 e non hanno chiesto nessun permesso a nessuno.

  8. @ mirkojax: ti espongo una teoria dal mio punto di vista convincente.
    Apple, non richiedendo i brevetti a Nokia, ha avuto alcuni vantaggi:
    – ha potuto liberamente scegliere la tempistica di ingresso sul mercato, non essendo vincolata dalla concessione di Nokia. E’ infatti presumibile che i finlandesi avrebbero in qualche modo rallentato l’ingresso di un nuovo player sul loro mercato;
    – ho potuto mantenere i costi di produzione sotto un determinato livello. Questo ha permesso ad Apple i vendere iPhone ad un prezzo più basso senza rinunciare ai margini di profitto cui gli investitori sono abituati. Per Apple risultava cmq più profittevole “fare orecchie da mercante” e mettere in commercio iPhone risparmiando 12-15 dollari a pezzo di licenze, dollari che andavano a profitti, rassicurando gli investitori e generando quindi ricchezza aggiuntiva in borsa. Nel frattempo ha potuto mantenere i prezzi dell’iPhone entro una determinata soglia, riuscendo così a venderne un numero importante e sufficiente a creare quell’ “ecosistema” iPhone (vedi iTunes+AppStore) che rappresenta di fatto il fattore di successo principale del melafonino. Anche se ora dovesse pagare quelle licenze, il costo sarebbe cmq inferiore al guadagno avuto da questa strategia.
    Sia chiaro che questo vuole essere un elogio delle capacità commerciali di Apple, ma al tempo stesso è evidente che se così fosse Apple deve pagare e Nokia ha tutto il diritto di chiedere il rispetto dei brevetti.

    ti riporto uno stralcio di articolo di macity di qualche giorno fa:

    […]
    Apple usando brevetti senza autorizzazione avrebbe potuto proporre iPhone ad un costo più basso e quindi venderne una maggiore quantità. La strategia avrebbe di fatto consentito a Cupertino di creare più facilmente un mercato e una nicchia per iPhone di quanto non le sarebbe stato possibile pagando i brevetti Nokia. Proprio grazie a questa strategia Apple sarebbe oggi una società da circa 35 miliardi di dollari di fatturato annui e profitti per quasi 5 miliardi di dollari; una società di dimensioni e successo tali, insomma, per la quale anche pagare un miliardo di dollari per un prodotto in vendita da tre anni e che le ha consentito di conquistare il 15% del mercato degli smartphones collocandosi al primo posto tra le aziende a maggior profitto in questa nicchia di mercato, non rappresenterebbe un problema di incommensurabili dimensioni e forse non rappresenterebbe neppure un problema tout court […]

  9. @ Charlie Parker:
    io non ho parlato di accordi, ho parlato di PAGARE, che è molto, molto, MOLTO diverso. Riguardo ai tempi, in base alle tue magiche previsioni i legali nokia avrebbero dovuto impiegare circa un anno solo per i primi 4 punti? Oppure hanno inviato altre 5 lettere a cupertino… certo, perché hanno TANTO a cuore i rapporti con apple inc ;D

  10. tristezza leggere chi difende sempre a spada tratta apple. Spero abbiate tante azioni almeno per giustificare questo comportamento :-)

  11. @ houston:
    di chi stai parlando? qui nessuno difende nessuno, ancor meno a spada tratta; semplicemente la nokia ha fatto delle accuse che — fino a prova contraria — sono infondate.

  12. @ houston:
    Anche in quel caso non me lo spiegherei: una persona di medio criterio che investe in borsa deve sapere quanto vale il sottostante. “Difendere a spada tratta” è una pratica che proprio in borsa non vale: significherebbe tenersi le azioni a prescindere dal loro attuale valore (ossia perdere soldi).

    Ad ogni modo su Engadget c’è un articolo di oggi che analizza puntualmente la causa con l’aiuto di un avvocato specialista, fa capire molte cose in modo imparziale e fa trasparire che Nokia non cerca di assestare nessuna “botta”: http://www.engadget.com/2009/10/29/nokia-vs-apple-the-in-depth-analysis/

    IMHO, l’articolo di TAL in questo caso è pessimo. Capisco la volontà di ridurre i tempi di pubblicazione delle news, ma in questo caso mi sarei documentato un pochino di più prima di scrivere un proclama “fanboy style” (considareto che si parla di Nokia, non di un’azienda qualsiasi). Probabilmente avrebbe dovuto scriverlo Baratelli…

  13. vabbè, con i fanboy è inutile discutere, ci provo ogni volta ma è sempre la stessa storia… anch’io ho un iPod e un MacBook Pro, ma non per questo ho sottomesso la mia razionalità all’ipnosi di Jobs…
    diamoci appuntamento alla fine di questa storia su questo post, attivate la notifica dei commenti via e-mail e quando sarà finita vedremo se chi aveva torto avrà l’umiltà di ammetterlo o continuerà ad arrampicarsi sugli specchi…

  14. Da MacRumors:”Nel suo comunicato stampa che annuncia l’azione legale, Nokia ha osservato che circa 40 altre aziende, tra cui quasi tutti i principali fornitori di dispositivi mobili, ha concesso in licenza la proprietà intellettuale, ma che Apple si era rifiutato di accettare condizioni adeguate per le licenze. Nokia ha dichiarato che potrebbe essere alla ricerca fino a 1 miliardo di dollari di danni da Apple in quanto è probabile che sia un lungo contenzioso legale e costoso, indipendentemente dall’esito.”
    Qui a questo punto mi pare ci sia stato più di un errore legale ma bensì un’azione di disturbo del mercato voluta, in quanto Apple si è avvantaggiata di tecnologie non proprietarie senza pagarle, mangiando fette di mercato a Nokia nel campo degli smartphone! Tutto questo sempre che sia vero quanto dichiarato da Nokia. Così facendo si avrà come conseguenza una ripercussione sul supergonfiato valore delle azioni Apple! Voglio proprio vedere a Cupertino come fanno a cavarsela questa volta

  15. @ Joe:
    SE fosse vero, l’apple avrebbe TORTO, ma siccome ancora non si sa nulla di preciso, visto che non si è tenuto alcun processo, non si può dire.

  16. Charlie Parker
    quello che dice Macity potrebbe ben essere come potrebbe essere anche che Nokia sia in torto marcio. Io non escludo nessuna delle due possibilità pur sembrandomi possibile la teoria di macity, ma anche tu non escludi nessuna delle due?

  17. Charlie Parker
    uno può essere disinformato ma non per questo devi tacciarlo di essere un fanboy.
    L’uso della parola fb è deprimente spesso per chi la usa.

  18. Riscrivo il primo mio commento (in moderazione).
    Charlie Parker
    quello che dice M.ac.it…y potrebbe ben essere come potrebbe essere anche che Nokia sia in torto marcio. Io non escludo nessuna delle due possibilità pur sembrandomi possibile la teoria di m..a….ci…t….y, ma anche tu non escludi nessuna delle due?

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