Microsoft Cortana arriva sul Mac prima di Siri

di Redazione 1

Dopo anni dal lancio ufficiale, Siri non arriverà su Mac neppure con El Capitan, la nuova release di OS X attesa per l'autunno. Cortana, l'assistente virtuale di Microsoft che debutterà su desktop con Windows 10, la batterà sul tempo grazie alla virtualizzazione.

Domani, 29 luglio, è il giorno del debutto di Windows 1o, l’ultima versione del sistema operativo per PC made in Redmond. Una release importante, densa di novità. Non ultima l’introduzione su desktop dell’assistente virtuale Cortana, la prima a fare il salto dagli smartphone ai PC.
Una notizia che potrebbe non interessare gli utenti Apple, se non fosse che grazie alla nuova versione del software di virtualizzazione Parallels Desktop Cortana potrà funzionare anche su Mac. cortanahero+copy

Non si tratta di un hack o di una feature nascosta: Parallels ha annunciato il supporto a Cortana su Mac in un minisito reso pubblico per errore (e già fatto sparire) in cui illustrava le nuove funzionalità della versione 11 del proprio software di virtualizzazione.
E se la data di pubblicazione di Windows 10 è ormai nota da tempo, non ci sono altre indicazioni, al momento, sulle tempistiche di lancio di Parallels Desktop 11 (ma non dovrebbe mancare molto).cortanaparallels11-800x213

A quanto si legge nello screenshot sfuggito alle maglie di Parallels, Cortana si potrà usare su Mac anche quando la finestra di virtualizzazione di Windows 10 non è selezionata. E c’è di più: anche su Mac si potrà invocare l’assistente con il comando vocale “Hey Cortana”.

L’AI di Microsoft, dalla caratterizzazione spiccatamente femminile, usa la voce che le ha prestato l’attrice Jen Taylor, che già aveva doppiato l’omonima intelligenza artificiale protagonista dei videogame della serie Halo.

A differenza di Siri Cortana mantiene un database di informazioni personali sull’utente (raccolte ovviamente previo consenso) che le permettono di fornire risposte un po’ più precise sulla base dei gusti di chi la interpella. Per il resto, grazie alle informazioni che riesce a reperire tramite Bing e alcuni servizi partner, è in grado di rispondere più o meno come Siri ad una serie di quesiti che presuppongano risposte basata sui dati (risultati di un incontro sportivo, meteo ecc…).

La possibilità che Cortana esca dai confini del software Microsoft per approdare su piattaforme concorrenti (per quanto tramite virtualizzazione) non deve sorprendere: l’azienda di Redmond ha già annunciato l’intenzione di portare la propria assistente virtuale anche su iPhone, nei prossimi mesi, con un’app dedicata.

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