Apple, altri studi legali si uniscono alla class action dei touchscreen difettosi

di Luigi De Girolamo Commenta

Apple protagonista in questi giorni di un nuovo caso, visto che altri studi legali si uniscono alla class action dei touchscreen difettosi. Analizziamo meglio la situazione

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Durante il mese di Agosto è stata indetta una nuova class action contro Apple a causa di alcuni problemi riscontrati su alcuni modelli dell’iPhone 6 o iPhone 6S. Più nel dettaglio il problema principale riguarda il touchscreen di tali device che non reagisce all’impulso dato dalle dita, oltre poi al formarsi di una barra grigia sul display.

Il punto principale è che tale difetto non si presenta immediatamente, anzi a volte passano anche anni prima che faccia la sua comparsa e la Apple non può ripararlo in garanzia se sono passati i tempi legali di quest’ultima. Ecco che allora molti utenti si sono inseriti in questa class action che ha raggiunto ormai i 10 mila iscritti. Non si tratta quindi di un problema causato dall’utente, ma è un evidente difetto di fabbrica che al momento la Apple non sembra voler riconoscere come tale.

Tra l’altro anche coloro che hanno deciso di pagare per la sostituzione del display, si sono poi resi conti che in realtà non si tratta di un problema di schermo. Tutto invece scaturisce da un difetto presente sul chip del controller del touchscreen saldato sulla scheda logica del telefono. Se quindi il device subisce un leggero urto, può capitare che la saldatura non regga ed ecco che non c’è più il contatto tra il chip del controller e la scheda logica, in poche parole il touchscreen non risponde agli stimoli delle dita.

Una situazione che sta diventando alquanto insostenibile per tutti coloro che si ritrovano con tale difetto e nello specifico sono principalmente gli iPhone 6 o iPhoen 6S venduti nei primi mesi di disponibilità a mostrare questo problema. Vista l’immobilità da parte della Apple, nuovi studi legali hanno deciso di appoggiare questa class action, nella speranza che la casa di Cupertino faccia finalmente chiarezza a riguardo.

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