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Macworld 2010, al via senza Apple

Da oggi al  13 febbraio prossimo si terrà a San Francisco l’edizione 2010 del Macworld Conference & Expo, il più importante evento dell’anno dedicato all’universo Apple. Come avrete notato la copertura mediatica è notevolmente ridotta rispetto agli anni passati, non ci sono rumors sul possibile lancio di prodotti ancora segreti e non c’è spasmodica attesa per il keynote di Steve Jobs, per il semplice motivo che non ci sarà alcun keynote. Come già preannunciato lo scorso anno, quella del 2009 era l’ultima edizione a cui avrebbe partecipato anche Apple.
Al Moscone Center non ci sarà il booth della Mela, il più visitato e il più atteso, mentre il numero degli espositori si è dimezzato. Molti produttori e software house hanno preferito rinunciare a partecipare perché l’investimento non sarebbe stato probabilmente ripagato da una copertura mediatica inevitabilmente inferiore. E’ l’inizio della fine per quest’evento storico o il tradeshow per antonomasia della galassia Apple può ancora avere un futuro?

Il primo aspetto che va specificato per chi non avesse seguito la vicenda del doloroso addio di Apple al Macworld nel 2009 (o semplicemente non lo sapesse), è che l’evento non è organizzato dall’azienda di Cupertino ma da IDG. Da questo punto di vista il Macworld non va confuso con il WWDC, ovvero la Conferenza Internazionale dedicata agli sviluppatori, evento monotematico la cui organizzazione è curata direttamente da Apple.

Il motivo per cui l’azienda ha deciso di non partecipare più al Macworld è stato esplicitato lo scorso anno da Apple stessa con un comunicato stampa:

“Apple sta raggiungendo più persone in un maggior numero di modi rispetto al passato, per cui, come per molte aziende, le esposizioni fieristiche sono diventate marginali rispetto ai molti metodi con cui Apple raggiunge i propri clienti. La popolarità crescente degli Apple Store, visitati da più di 3.5 milioni di persone ogni giorno, e il sito Apple.com consentono ad Apple di raggiungere più di cento milioni di clienti in giro per il mondo in maniera nuova e innovativa.”

Il succo della questione è che ad Apple non interessa più partecipare ad un evento in cui ricopriva “solo” il ruolo di espositore principale. Il beneficio che gli altri espositori ricavavano dalla presenza di Apple al Macworld era ben superiore a quello che otteneva Apple presenziando all’evento. Organizzare eventi stampa su invito dedicati all’introduzione di un unico prodotto, in posti più raccolti come lo Yerba Buena Center for the Arts, consente di raggiungere una copertura mediatica massima minimizzando la spesa.

Per consentire ai comuni utenti di toccare con mano i nuovi prodotti ci sono gli Apple Store, non serve più organizzare uno stand iperaffollato all’interno di una manifestazione per appassionati. A contribuire alla diffusione del brand ci pensa poi il sito ufficiale, in cui è possibile trovare (più o meno) tutto ciò che è necessario sapere sui prodotti Apple.

Nonostante l’assenza di uno stand ufficiale di Cupertino il Macworld rimane comunque un appuntamento importante per la community Apple. L’evento di San Francisco è ancora il luogo dove gli appassionati di Apple si possono incontrare, dove le aziende possono ancora presentare i propri prodotti dedicati alla Mela con la certezza di ottenere una copertura superiore alla media. Inevitabile però che tutto venga ridimensionato ad una dimensione meno internazionale, più legata al mercato americano.

Qualche anno fa avvenne qualcosa di simile con l’Apple Expo di Parigi, sopravvissuto tre anni dall’addio di Apple e definitivamente cancellato nel 2009. L’assenza di Apple è stato un deficit troppo grande da colmare per un evento strettamente legato al disordinato mercato europeo di produttori di software e accessori per la Mela. Riuscirà invece il Macworld a funzionare lo stesso? L’impressione è che ci sia qualche possibilità in più proprio grazie alla vitalità e all’intraprendenza “dell’indotto Apple” americano, ma altri eventi simili (Boston, New York) non si sono più ripetuti proprio a seguito della decisione di Apple di non partecipare. Forse alla fine di questa edizione del Macworld, quando sarà possibile stilare un consuntivo generale, IDG farà sapere qualcosa in più sul futuro della manifestazione.

Redazione

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  • La Apple non ci sarà, ma l'iPad si.
    Comunque credo che il Macworld possa essere una miniera d'oro per chi sa sfruttarla, insomma pensate se uno sviluppatore di appstore abbastanza famoso ne approfittasse.

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