iPhone e sicurezza: altri worm sempre più agguerriti

di Redazione 13

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Mai mi sarei aspettato, nel giro di una manciata di giorni, di assistere all’invasione di cattivissimi “worm” affamati di iPhone. Ne abbiamo viste di tutti i tipi: dal worm che chiede gentilmente un riscatto per smettere di infestare il proprio iPhone a quello che mette come sfondo il faccione sorridente di Rick Astley (ringrazio ancora tutti coloro che nell’articolo “ikee, il “worm” che attacca gli iPhone con Jailbreak” mi hanno permesso di associare un volto ad una famosa canzone).

Il nuovo worm arrivato agli onori della cronaca è ancora più cattivo dei precedenti. Non chiede soldi e non imposta facce simpatiche ma legge i nostri dati personali permettendo così ad un hacker malintenzionato (sempre più brutto e cattivo dunque) di appropriarsi delle foto che abbiamo scattato in vacanza. A parlare, questa volta, è addirittura Intego.

Ancora una volta mi prendo l’ingrato compito di sdrammatizzare la situazione e tranquillizzare tutti i possessori di iPhone: il worm esiste ma è possibile evitare il contagio in maniera semplice ed efficace. Innanzitutto è doveroso ricordare  a tutti possessori che un iPhone senza Jailbreak è immuni: il sistema chiuso voluto da Apple, oltre a farci impazzire non facendoci utilizzare a nostro piacimento il bluetooth, a qualcosa serve.

Ora anche Intego, nome celeberrimo per quanto riguarda la sicurezza informatica, prende parola e spiega il meccanismo di azione di questi Worm. Il principio è semplice: basta entrare in una rete wireless dove si trova un dispositivo contagiato e il gioco è fatto. Anche gli hacker stessi sfruttano le reti aperte dei locali pubblici. “This hacker tool could easily be installed, for example, on a computer on display in a retail store, which could then scan all iPhones that pass within the reach of its network. Or, a hacker could sit in an Internet café and let his computer scan all iPhones that come within the range of the wifi network in search of data. Hackers could even install this tool on their own iPhones, and use it to scan for jailbroken phones as they go about their daily business.”

Tutti i possessori di iPhone Jailbroken sono, dunque, potenzialmente aperti al contagio di questi worm (teoricamente infiniti). Il “worm” di oggi lavora in modo molto semplice: si installa su tutti gli iPhone con applicato il Jailbreak che hanno connessione SSH abilitata e la normale password di root (alpine). Dopo essersi insediato disabilita la connessione SSH e procede a curiosare tra i nostri dati. Vi ricordo ancora un volta il link dove viene spiegato come rendere sicuro e a prova di “hacker cattivone” il proprio dispositivo Jailbroken.

Commenti (13)

  1. PER LA REDAZIONE

    Secondo me intitolare il Thread “altri worms ancora più agguerriti” può produrre una disinformazione, se così posso dire. Ciò che voglio dire è che così come è stato intitolato, sembra che QUALSIASI iPhone è “a rischio”, mentre si tratta di quelli ai quali è stato applicato il jailbreak. Fossi in voi lo modificherei ;)!

    Grazie per l’attenzione,

    Leonardo

  2. secondo me il titolo ad effetto invece è azzeccato… un buon titolo d’altronde deve prima di tutto attirare il lettore… l’articolo invece deve informarlo.

  3. ibxxx dice:

    secondo me il titolo ad effetto invece è azzeccato… un buon titolo d’altronde deve prima di tutto attirare il lettore… l’articolo invece deve informarlo.

    d’accordo con te. a me questi che vogliono fare la punta allo str..o nn finiranno mai di stupirmi x le loro energie senza fine…

  4. Ragazzi, probabilmente non mi sono spiegato bene: ciò che intendo dire è che con un titolo del genere, per chi vede solo il titolo, senza leggerne il contenuto, provoca una “mal informazione”, che potrebbe creare scalpore in altri posti…
    Concordo pienamente col fatto che esso attiri l’attenzione, ma forse è meglio avere qualche lettore in meno, piùttosto che delle voci errati giranti per il web di tutto il mondo.
    Ad ogni modo non sta me a decidere di cambiare il titolo o meno, il mio era un consiglio. D’altronde se non ci si aiuta, a che servono questi blog/forum?

    Mi piacerebbe comunque sentire cosa ne pensa Michele, il redattore dell’articolo, riguardo il mio commento

  5. Eccomi ragazzi :)

    Leonardo, capisco il tuo punto di vista ma condivido quanto scritto da ibxxx: il titolo è l’unica arma che posso usare per attirare i lettori.

    Poi Leo, per quanto riguarda il tuo commento: i nuovi “worm” li ho definiti più agguerriti dei precedenti perché addirittura si mettono a spiare i files. Ti ringrazio per l’appunto e ti prometto di essere un po’ più attento la prossima volta. Dai, questa però non è “disinformazione” :)

    A presto!

  6. Grazie Michele per la “presa in considerazione” del mio commento ;)!
    Comunque ribadisco: è disinformazione SOLO per chi vede il titolo e non legge l’articolo!
    Ad ogni modo non è grave, perchè non morirà nessuno in seguito a ciò (spero XD)!
    Scusami,

    Leonardo

  7. @ Leonardo:
    ogni commento è utile per noi che scriviamo!!! Grazie per lasciare le tue impressioni, è fondamentale!

  8. D’accordo, allora tutte le volte che troverò qualcosa (dal mio punto di vista) non appropriato, ve lo farò sapere!
    Grazie

    Leo

  9. Oh,questa si che è una buona notizia!:-)

  10. ma quando smantelleranno le software house produttrici di antivirus impedendo per legge la commercializzazione di software antivirus?
    intego sa come funziona il worm e spiega come difendersi, ma come fa intego a sapere sempre tutto prima di tutti?
    tra qualche mese intego produrrà un antivirus, di questo ne sono certo
    stronchiamo quindi il business dell’antivirus, stroncheremo anche i virus perchè non sarà più remunerativo diffonderli

  11. Da quando intego è entrata in gioco con il suo antivirus per mac, praticamente ogni giorno viene segnalata l’esistenza di un nuovo worm/trojan per mac/iphone.
    Spero tanto che sia una semplice coincidenza…

  12. @ marcossss:
    Eh, il tuo ragionamento è come dire: stronchiamo le case farmaceutiche, in questo modo stroncheremo anche le malattie perchè non sarà più remunerativo diffonderle.

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