Mac vulnerabile: critiche respinte al mittente?

di Paolo Petrone 1

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Taglienti critiche sono state mosse nel mondo degli osservatori informatici a George Ou di ZDNet. Lo statunitense ha infatti posto nuovamente in discussione il ruolo della sicurezza nell’eterno confronto tra Mac e Pc.

Se fino a due giorni fa vi raccontavamo della decisione dell’esercito degli USA di scegliere i Macintosh proprio perchè ritenuti più sicuri, George Ou, invece, ha fatto un riepilogo di tutti gli avvisi di sicurezza pubblicati da Secunia nel 2007, riportando solo 44 bachi in XP e Vista contro i ben 243 di Mac OS X.

Il problema in questo senso è che, come dicono gli osservatori, Secunia si raccomanda scrupolosamente sul proprio sito web di non effettuare confronti tra le sue statistiche per paragonare un prodotto con l’altro.

Questo perchè Secunia riporta qualsiasi tipo di “difetto”, sia che esso possa essere considerato “critico” per la sicurezza, sia che possa rimanere un semplice errore di sistema.

E il sistema operativo della Apple, per esempio, ha, tra le sue 243 vulnerabilità, anche “errori sul tcpdump”, senza che in realtà gli utenti possano mai avvicinarsi ad un protocollo di questo tipo.
Di contro, invece, può essere sufficiente, tra i 44 “bugs” di Windows, un solo errore in Directx per esporre il sistema operativo a rischi di considerevole entità alla sola apertura di file .avi o .wav con decine di applicazioni e da parte di decine di milioni di utenti.

Ed inoltre, a ciò si aggiunge che anche le categorie dei sistemi operativi sono state analizzate con parzialità.
Solo XP Pro e Vista sono stati presi in considerazione sul lato Windows, mentre tra i sistemi operativi della Mela sono stati presi in considerazione tutti quelli esistenti, comprese le versioni server.

George Ou riporta così tutta una serie di avvertimenti misconosciuti a danno della Mela, sia che essi interessino i sistemi operativi, sia che essi interessino software di terze parti o programmi Apple che girano su Windows (iTunes, Safari, QuickTime…) o che girano direttamente sull’iPhone.

Va da sè che in un confronto così impari, possiamo affermare senza ombra di dubbio che è già un problema trovare degli osservatori imparziali che facciano delle valutazioni obiettive del problema sicurezza tra Microsoft e Apple.
Se tutti questi fattori fossero correttamente valutati, si concluderebbe che un utente di Tiger o Leopard incontra sicuramente molti meno rischi nell’utilizzare il proprio computer piuttosto che non un utente di Windows XP o Windows Vista.

[via | MacNN.com]

Commenti (1)

  1. Io invece analizzerei quelle critiche…di 243 ben 234 sono risultate altamente critiche,che avrebbero potuto permettere a uno sconosciuto via web di prendere il controllo della macchina…microsoft ne ha avute 32 d’accordo,però sono sfruttabili contemporaneamente su centinaia di milioni di pc se non qualche miliardo,ma se mac aumentasse anche solo di poco la sua popolarità gli hacker e i cracker potrebbero prenderlo di mira e se le falle sono cosi’ numerose non avranno molte difficoltà a farlo…windows è sempre stato criticato per la sicurezza (anche a motivo della sue enorme diffusione) e questo ha spinto M$ a trattare con meticolosità estrema (con vista che ho messo con bootcamp ,l’uac ti ammazza di richieste,per lui è tutto un virus)
    fino a raggiungere il ridicolo ma i passi fatti si vedono (solo 44 falle tra vista + xp non sono eccessive direi,ma il solo vista ne totalizza 15 se prendiamo i risultati dettagliati) anche se poi per le statistiche windows rimane il + vulnerabile.
    la scarsissima diffusione di mac ci ha fatto sempre credere di essere protetti da uno scudo d’acciaio e perciò la apple se ne è curata il minimo indispensabile della sicurezza,ma io dico che la prudenza non è mai troppa.

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