Anche RSOL PC e Open Tech alla guerra dei cloni

di Redazione 3

Dopo Psystar, altre due aziende si affacciano sul mercato dei Mac cloni. Per evitare di finire come l’azienda della Florida, citata in giudizio da Apple per violazione della proprietà intellettuale e costretta a vendere la sede dell’azienda per sostenere le spese legali, però, Open Tech e RSOL PC si sono fatte più furbe. Le due aziende offrono infatti ai propri clienti un PC compatibile con tutti i maggiori sistemi operativi, incluso Mac OS X Leopard, ma evitano di fornire il software di Cupertino preinstallato sui propri computers, come aveva deciso di fare Psystar, con una mossa decisamente etichettabile come “suicida“.

Open Tech offre ai propri clienti due soluzioni, per le quali tuttavia non è ancora disponibile una data di lancio: Open Tech Home, il PC di fascia media e Open Tech XT, il computer di fascia professionale. Le caratteristiche tecniche non sono niente male, almeno se confrontate con l’aspetto esteriore dei due cassoni. Interessante notare come il sito di Open Tech faccia pensare a tutto tranne che ad un’azienda con intenzioni serie: grafica curata da un webdesigner ripescato dagli anni novanta e dominio registrato con un redirect gratuito .tk (isola di Tokelau), di quelli che andavano tanto di moda quando C6 era ancora il programma di chat più diffuso in Italia. Qualcuno inoltre mi spieghi il perché di quella scritta ASUS che campeggia sul case dell’OpenTech Home.

Anche Psystar, agli esordi aveva dato l’impressione di essere una società, per così dire, poco affidabile. Pur non smentendo del tutto questa impressione, l’azienda aveva poi trovato una propria sede aveva cominciato a spedire con successo (o cone un  eccessivo imballaggio, come preferite) un buon numero di turbine a reazione da camera dei suoi Open Computers prima che la supercausa di Apple le spezzasse le reni, almeno economicamente parlando.

L’altra azienda che offre un PC Mac-ready è RSOL PC. Il computer Jive Series Desktop, almeno a detta della RSOL, può funzionare con qualsiasi sistema operativo, ma una dettagliata pagina del sito contiene un disclaimer dall’intento chiarificatore. Eccone un sunto: vi vendiamo un PC su cui può girare Leopard, o meglio OSx86 (per evitare anche semplici problemi di Copyright Infringement sull’utilizzo improprio del marchio – da notare i bollini ® e sparsi ovunque nel sito) ma l’installazione e la gestione del sistema operativo sono fattacci vostri. Noi non vogliamo finire come Psystar.

La RSOL fornisce, in pratica, un PC con tutte le carte in regola perché l’utente lo possa trasformare rapidamente in un Hackintosh. Il disclaimer è chiaro anche circa la natura smanettona dell’operazione da compiere per trasformare in un quasi Mac il Jive Series Desktop:

A causa della complessa configurazione del Computer multipiattaforma di RSOL PC, l’operazione di installazione o re-installazione del SO OSx86, deve essere compiuta solo dagli utenti che hanno una totale dimestichezza con la tecnologia Open Source necessaria per permettere ad una versione modificata di Mac OS X® di girare sui nostri computer.

La soluzione di RSOL, fatto salvo l’inguardabile case, sembra più affidabile dell’analoga offerta di Open Tech. In ogni caso la spesa (628$ senza monitor) e la fatica necessarie per settare un Hackintosh funzionante, che non potrà essere aggiornato costantemente e potrebbe in ogni caso dare dei problemi con periferiche et similia, non appaiono totalmente giustificate. Anche le caratteristiche tecniche avvicinano il PC ad un Mac di fascia media più che ad un Mac Pro. In ogni caso il PC di RSOL è compatibile anche con Linux Fedora e Ubuntu, sicuramente due validissime soluzioni da preferire ad un Mac OS X rattoppato peggio della creatura del dottor Frankenstein.

Commenti (3)

  1. Se iniziano con questi cloni apple va fallita sigh!

  2. oppurre le persone capiranno dopo che le cose fatte bene non te le regala nessuno.
    tanto vale risparmiare un po’ di meno e comprarsi un mac ricondizionato (scoperto ieri, ci ho già fatto qualche pensierino :D)

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