Mac Pro, il “non aggiornamento” della discordia

di Redazione 3

Nonostante le aspettative della vigilia, durante il keynote della WWDC 2012 che si è tenuto lunedì Apple non ha dedicato neppure 5 minuti al (già moribondo) Mac Pro. Un piccolo aggiornamento c’è stato, ma in molti l’hanno giudicato insufficiente e criticato duramente. Ad esprimere il disappunto anche due voci importanti del settore, ovvero Marco Arment e Andy Hertzfeld.

Hertzfeld, uno dei primi membri dello storico Macintosh Team e più di recente responsabile del re-design dei servizi Google, ha espresso il suo parere in un post su Google+ nel quale loda Apple per lo straordinario MacBook Pro Retina e allo stesso tempo bacchetta Cupertino per il trattamento riservato al Mac Pro.

Il Mac Pro, dice Herztfeld, è l’unico Mac davvero espandibile, quello che i professionisti vogliono comprare, pompare e usare per processi avidi di risorse e per tutto il “duro lavoro” di computazione. Eppure, nonostante la parolina new accanto al nome del Mac Pro sullo Store, l’aggiornamento di lunedì è poco più di una leggera spolverata per dare fondo al magazzino.

“Le specifiche del ‘nuovo’ Mac Pro non sono praticamente cambiate, a parte per una poco consequenziale rinfrescata al clock del processore. Ancora niente Thunderbolt, né USB 3.0, né SATAIII o miglioramenti alla velocità della RAM. Pare che sia bloccato nel tempo al 2010. L’unica cosa ancora di fascia alta è il prezzo eccessivamente alto.”

Simili anche le considerazioni che Marco Arment, sviluppatore molto noto nella Apple Community per la sua Instapaper, ha affidato al suo blog personale.

Arment non va per il sottile e non esita a definire patetica questa situazione di “non aggiornamento” che secondo lui è il preludio al pensionamento del Mac Desktop di fascia alta.

“Scommetto che questo sarà l’ultimo Mac Pro. Se vuoi terminare una linea di prodotto un ‘aggiornamento’ come questo è un buon metodo per fare pulizia dell’invenduto e per continuare a vendere agli ultimi disperati acquirenti senza alcun investimento”.

Giudizi duri, quindi, che però non è difficile condividere. Questo “non aggiornamento”, in effetti, ha lasciato un po’ tutti basiti. Perché non abbassare semplicemente il prezzo delle attuali versioni, senza nessun finto “update” della gamma, se non per tentare la svendita finale che paventa Arment?

Ma soprattutto, perché questa determinazione nel voler abbandonare l’unico Mac che ancora stuzzica le attenzioni della nicchia dei professionisti? Ok, il core-business di Apple oramai è ben altro e i profitti parlano chiaro, lo sappiamo.
Ma anche alla luce di questo, perché non supportare comunque il Mac Pro ancora per qualche anno con un ultimo, definitivo, redesign prima del sonno eterno della workstation professionale?

A giudicare da quanto si sarebbe lasciato volutamente sfuggire un portavoce Apple non tutte le speranze sono perdute. Già David Pogue aveva citato una fonte ufficiale Apple per confermare che un redesign del Mac Pro, ma anche degli iMac, arriverà nel 2013. Ora anche Forbes conferma la notizia, indicando il prossimo anno come time-frame obiettivo per il lancio di novità destinate ai pro.
E se non bastasse c’è infine una email di risposta ad un utente da parte di Tim Cook, con la riconferma finale da parte del CEO.

Commenti (3)

  1. Il che significa che probabilmente anche applicazioni come Aperture e Final Cut saranno aggiornate insieme ai MacPro.
    Ormai Lightroom ha preso le distanze, Apple rischia di perdere il mercato della fotografia e videoediting professionale.. Che sono quelli che l’hanno resa grande…

  2. Si parla troppo spesso di Pro considerando solo l’ambiente grafico/video senza considerare un altro storico settore, ovvero quello musicale. Oramai con l’avvento dei supporti a 64 bit i vari Logic e Pro Tools (anche cubase stesso) hanno bisogno di un Mac ‘vecchia maniera’. Qualcosa che sia veramente professionale! Ok che oramai la maggior parte del fatturato Apple venga da iOs (purtroppo?) ma ignorare in maniera cosi plateale l’utenza che ti ha ‘mantenuto’ per piu di 25 anni è davvero troppo…

  3. Sinceramente mi verrebbe da chiedere se all’interno di Apple usano solo portatili. Se non produrranno più il Pro va a finire che dovranno comprare computer desktop con Windows…

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