Condé Nast e iTunes Subscription: nuove riviste disponibili

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Condé Nast ha aggiornato ieri altre quattro delle proprie riviste per iPad attualmente presenti sull’App Store passando alla seconda tornata dell’implementazione delle iTunes Subscription. L’ultimo update delle app di Vanity Fair, Golf Digest, Glamour e Allure dà la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale alla rivista “di bit” (e contemporaneamente anche a quella cartacea) a soli 19,99$ all’anno. Un singolo numero della rivista costa invece 1,99$, una bella differenza rispetto alla precedente prezzatura.

L’attivazione dell in-app subscription è iniziata la scorsa settimana con il New Yorker dopo un paio di mesi di stallo e di trattative serrate. A sbloccare la situazione è stata la semplice constatazione che una delle principali preoccupazioni delle grandi case editrici – la scarsa profilazione dei clienti – è infondata: nonostante l’opt-in per il trattamento dei dati su iPad sia una procedura evidente e a totale discrezione dell’utente, più del 50% dei lettori mediamente acconsente a fornire i propri dati all’editore. Una percentuale assai alta che probabilmente né Condé Nast né la concorrenza si aspettavano di riscontrare.

Nell’annunciare il roll-out delle nuove riviste il Presidente di Condé Nast Bob Sauerberg ha celebrato il successo del lancio del New Yorker, che nel giro di una settimana si è piazzato fra le applicazioni più redditizie dell’App Store statunitense. Non è difficile capire come sia potuto accadere: il prezzo più contenuto, le ottime offerte in abbonamento e soprattutto la semplicità di potersi iscrivere con un tap rendono notevolmente più semplice l’esperienza di lettura delle riviste su iPad. Anche io, che pure in passato ho pensato di abbonarmi al New Yorker “di carta” senza mai trovare la motivazione per arrivare fino al pagamento, ho sottoscritto subito un abbonamento digitale.

Nelle prossime settimane (se non già dalla prossima) toccherà anche alle riviste del gruppo che ancora non sono state aggiornate: Wired, GQ e Self. Ora resta solo da sperare che il passaggio immediatamente successivo sia quello dell’internazionalizzazione della procedura di aggiornamento e implementazione delle iTunes Subscription nelle riviste in altre lingue, italiano compreso.

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