Onorevoli con l’iPad, attenti ai fotografi

di Redazione 14

roberto menia ipad camera

Nel corso dell’ultimo anno iPad ha fatto il suo ingresso nei parlamenti di mezza Europa, compreso quello Italiano. Anche il parlamento inglese lo ha definitivamente accettato, tanto che una deputata ha condotto il primo discorso alla Camera leggendo dal tablet. Il parlamento tedesco è stato investito da una vera e propria iPad mania, tanto che dopo lunga “battaglia” fra scettici e iPaddati convinti è stato modificato il regolamento del Bundestag per permettere di utilizzare il Tablet durante i discorsi ufficiali.

E l’Italia fa forse eccezione? Certo che no. Anzi, i nostri parlamentari hanno già provveduto a guadagnarsi un singolare primato: l’iPad è servito loro per moltiplicare le situazioni imbarazzanti in cui farsi paparazzare. L’ultimo in ordine di tempo è l’Onorevole Menia, beccato dai fotografi a giocare con l’iPad durante gli interventi dell’opposizione.

Lungi da me voler fare il moralista e non voglio assolutamente suonare qualunquista: immagino la noia che possa cogliere durante le sessioni parlamentari. Del resto lavorare si e no tre giorni la settimana può risultare particolarmente stancante, alla lunga, e un po’ di svago si può perdonare. Quel che non capisco è come sia possibile continuare a farsi beccare dopo la figura barbina del parlamentare Simeone di Cagno Abbrescia. Dopo essere stato pizzicato a visitare un sito di escort l’onorevole si giustificò cercando di incolpare l’iPad, reo di avergli aperto quel sitaccio sconcio durante la lettura delle email.

L’onorevole Menia non è neppure l’unico nella foto ad utilizzare un iPad. Il suo collega, a destra, ha pure lui qualcosa di aperto sull’iPad che non sembra essere niente di particolarmente produttivo. Per sua fortuna l’obbiettivo del fotografo non è riuscito immortalarlo con la risoluzione necessaria a capire di che si tratti. Quanto al gioco dell’onorevole Menia, qualcuno ha idea di quale sia? Così magari ce lo scarichiamo e gli chiediamo l’amicizia su Game Center.

Commenti (14)

  1. Spero di non essere frainteso e passare per difensore di questi cia-ltroni sanguisughe, ma è inevitabile un pò di sano ca.z.z-eggio durante riunioni fiume, dove poi l’attenzione è richiesta solo per certi interventi oltre al momento del voto (sempre sperando che votino solo per loro e non facciano i pianisti…). Insomma, non mancano certo i motivi per criticarli a ragione, questo dell’iPad mi sembra davvero il minore.

  2. Dovrebbe essere Rocket bird!

  3. L’attività dell’altro sembrerebbe leggermente più “impegnata”, avendo anche una penna in mano. Poi magari quello è il sito della Snai e sta controllando l’esito delle sue scommesse…
    Comunque sia, sono una massa di cialtroni… Sarebbe però importante ricordarsene nel momento del voto, visto che se sono lì è solo colpa nostra…

  4. I nostri politici lo usano solo per giocarci.. e non dimentichiamoci che tutti questi iPad sono stati pagati da noi contribuenti. fate schifo!

  5. Ogni tanto meritano di svagarsi. Radere al suolo una nazione è un lavoro faticoso.

  6. @ Alessandro:
    Si esatto è rocket bird.

  7. Il parlamentare a lato è impegnato in un’attività più importante, sì sì. E’ la schermata della classifica dello stesso gioco del collega (Rocket Bird)

  8. Ehi, @Salcucci, le “riunione fiume” sono il loro pressoché unico lavoro. Lo so anch’io che ci sono cose peggiori da criticare, ma perche’ loro devono avere l’iPad pagato dal contribuente e i nostri figli non hanno neanche la carta igienica a scuola perche’ la stanno devastando a vantaggio delle scuole private?

  9. @ Nico, per l’appunto, temevo che col mio commento potessi passare per difensore dei politici fannulloni.
    Niente di tutto questo, sono (nella stragrandissima maggioranza) dei farabutti. Bramo il momento in cui li appenderemo a testa in già in piazza Montecitorio. Sono dei parassiti che stanno annientando il Paese. Unicamente mi limitavo a far presente che non è da un gioco nel corso di una riunione fiume che si giudica l’impegno e qualità del lavoro (nel loro caso comunque pessimo… nulla questio).

  10. @ Stirner:
    Vero ahaha! stava inserendo il nick… pazzesco

  11. Ormai non mi sorprendo più di niente…

    Il gioco si chiama Rocketbird (RocketBird Premium for iPad – BeTomorrow)
    Purtroppo non c’è il multiplayer… xD

  12. Gli iPad glieli abbiamo comprati noi. E con “noi” intendo tutti gli italiani che lavorano otto ore al giorno e che l’iPad non lo possono usare perché si giocherebbero la carriera. Eppure questi guadagnano solo un centesimo. Ecco come è la politica in Italia nel 2010.

  13. @ Silvio07:
    Purtroppo in quell’aula si cazzeggia da sempre, non è una cosa recente; vedere uno che si legge la gazzetta (quella “dello sport”, non quella “ufficiale”…) come succedeva 20 o 30 anni fa non mi sembra molto diverso concettualmente. La realtà è che questi episodi dimostrano, oltre la sconfinata cialtroneria dei singoli personaggi, che le cosiddette “discussioni in aula” sono totalmente inutili; tanto in Italia le idee degli altri schieramenti sono sbagliate a prescindere, quindi nella testa di questa gente ascoltare gli altri è solo una gran rottura di coXlioni; come quando una prof. spiegava al liceo, uguale…
    E così qualcuno parla per ore, e nel frattempo il restante popolo di montecitorio si divide in: assenti (nel senso che sono in un ufficio, magari in un’altra città, a fare un altro mestiere), presenti in pausa caffè (i bar dei corridoi, tentazione irresistibile, anche perché la consumazione è sempre “offerta”… da noi, e da più gusto), presenti assenti (tipo questi delle foto), compagni di schieramento (che annuiscono ma in realtà non stanno ascoltando), e magari qualche pecora bianca che davvero ha interesse costruttivo.
    Mi ripeto però: questa gente non è lì per caso, è l’espressione del paese…

  14. @Marcello come non darti ragione… Il loro comportamento si giustifica col fatto che le votazioni al parlamento si fanno in base alla decisione del partito e non alle reali necessità del paese. Manifestazione della situazione Italiana esemplare.

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