Cloni Mac: Pearc si espande

di Redazione 5

Il caso Psystar sembra aver insegnato ben poco agli altri produttori di cloni che continuano ad operare indisturbati in ambito internazionale. Uno di questi è PearC, azienda tedesca che da qualche tempo si occupa di assemblaggio e vendita di PC che riescono a far girare Mac OS X.
Gli affari, a quanto pare, vanno bene: con evidente sprezzo del pericolo, PearC ha deciso di allargarsi e di esportare i propri prodotti in Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi.

Nella pagina del sito di PearC dedicata alla clientela francese si legge una vera e propria dichiarazione di intenti: la mission dell’azienda, è quella di fornire PC che possano aggiungere all’esperienza Apple tutto ciò che a quell’esperienza, a sentir loro, mancherebbe. L’espandibilità dei computer, la possibilità di utilizzare un numero esagerato di porte USB (ma dai, ma sul serio qualcuno ha bisogno di dieci porte USB?) o la libertà  di montare schede grafiche recenti e iperpotenti.

L’azienda tedesca scherza con il fuoco, forte della propria attuale impunità. L’impressione è che si voglia candidare a diventare la Psystar Europea, sempre che Apple abbia voglia di pagare a peso d’oro qualche blasonato studio di avvocati del vecchio continente per fare pelo e contropelo al clonatore di Wolfsburg.

In Europa le leggi sul copyright sono diverse da quelle americane, e c’è addirittura chi sostiene che l’EULA di Mac OS X, il contratto con l’utente finale dove sta effettivamente scritto che nessuno è autorizzato ad installare il sistema operativo di Cupertino su Computer non Apple, possa non reggere in un confronto legale. In realtà non è così, e aziende come PearC (o ApplePC, ad esempio) sono teoricamente fuorilegge anche in Europa. A breve avremo modo di approfondire l’argomento con un parere qualificato, stay tuned.

Commenti (5)

  1. Ragazzi sono rimasto esterefatto dai prezzi! Mi è davvero venuta voglia di prenderne uno!
    Secondo voi rischio qualcosa sul piano legale? I prodoti sono belli come descritti?

  2. (ATTENZIONE: questo commento è molto lungo, se non ne avete voglia lasciate perdere. Requisiti minimi per la lettura: non essere un anti-Mac; avere una visione neutrale o leggermente propensa al Mac)

    Prendere un hackintosh (come vengono solitamente chiamati) non è sbagliato, secondo me: c’è chi vuole Mac OS X, senza il Mac. Purtroppo però è un errore: Apple vive sui computer e sui dispositivi, poi, “per caso”, produce anche il miglior sistema operativo attualmente disponibile.

    Il Mac è filosofia: scegliere un Macintosh è una scelta che va contro corrente; e scegliere un computer Apple, non è come scegliere un iPod: significa che si preferisce qualcosa rispetto a quello che la massa trova migliore!

    Un Hackintosh distrugge tutta questa filosofia: un Mac User è orgoglioso (chiamatemi cretino…) di mostrare il suo Mac; un utente PC lo considera più qualcosa che occupa spazio e che spesso non gli lascia fare quello che vuole. Un Hackintosh è come una Playstation con Linux: non è sbagliato, ma è contro alla filosofia.

    Certo, oramai un Mac è un PC con una mela morsicata sopra: la differenza è rimasta solo in quelle poche righe di codice stampate nelle ROM che permettono a Mac OS X di partire e installarsi, ma ricordiamoci che abbiamo davanti agli occhi un computer che durerà anni, che supporterà molti aggiornamenti e che riceverà nuove funzioni per molto-molto tempo!
    Anche se adesso non è più facile dire che io “Think Different”, resta la filosofia del Mac User: io VOGLIO fare qualcosa e lo faccio!

    Un Hackintosh, distrugge tutto questo: diventa un PC senza mele, con un ottimo sistema operativo che… al prossimo aggiornamento probabilmente crasherà (scusate l’italianizzazione…)!

    La mia idea? Io sono per la libertà: volete un Hackintosh? Compratelo! Io, però, non lo farei…

    PS: le porte USB effettivamente sono un po’ poche, ma per pochi euro esistono degli Hub USB 2.0 (io ad esempio ne ho uno della Kensington che per 29€ mi dà 7 porte USB in più!)

  3. potevo tranquillamente farmi un hackintosh e risparmiare. invece ho voluto comprare un bel macbook….. per me era meglio la struttura non variava come adesso che è installato su intel

  4. mah, a me non sembrano assolutamente economici quei PearC. Basta un amico nerd e un 6-700 euro per avere un hackintosh con le palle. io ne ho uno assemblato con circa 1300 euro, utilizzato prettamente in ambito video, è sensibilmente più rapido del mio macpro, pagato il quadruplo.

  5. @ Fabio: che funzioni più velocemente di un Mac Pro è possibile, ma non avrai assistenza né sull’hardware né sul software; e che nessuno mi venga a dire che l’assistenza Apple non vale niente!

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