Musica digitale, vendite in calo per iTunes negli Stati Uniti

di Davide Leoni 6

Vendite musica USA

Le vendite di musica digitale negli Stati Uniti sono crollate drammaticamente negli ultimi mesi, secondo i dati diffusi da MacRumors.

Il mercato americano è in crisi, almeno per quanto riguarda la musica digitale, le vendite sono in forte calo, a dispetto della crescita del 28% registrata negli anni scorsi.

Sarebbero tante le cause di questo crollo, definito “disastroso” e “preoccupante” da molti analisti. Anche Apple sembra avere delle difficoltà a mantenere alte le vendite di musica su iTunes (250 milioni di canzoni scaricate ogni mese, in media): strano, se consideriamo la crescita esponenziale e costante avuta negli ultimi anni. Lo scorso febbraio Apple ha tagliato il traguardo dei dieci miliardi di brani venduti, segno di un mercato musicale florido ed attivo, una situazione praticamente contraria a quella attuale.

La crisi economica globale potrebbe anche aver spinto i consumatori americani a frenare gli acquisti di musica digitale. Leggendo in rete, inoltre, si scopre che sono in molti a lamentarsi delle condizioni contrattuali poco chiare per quanto riguarda l’acquisto di musica tramite iTunes e servizi simili. Anche il boom dei siti di musica in streaming potrebbe aver contribuito negli States a far diminuire le vendite di musica online.

Ormai siamo sempre connessi e molti utenti preferiscono ascoltare le canzoni online, piuttosto che scaricare brani musicali. Non a caso anche il fenomeno della pirateria musicale è in forte diminuzione proprio per il fatto di poter disporre di musica in streaming proposta sia gratuitamente che ad un prezzo contenuto rispetto all’acquisto di ogni singolo brano.

Nonostante il crollo delle vendite di musica digitale negli Stati Uniti, in altri paesi del mondo il settore è in piena espansione e registra una crescita continua: + 7% in Gran Bretagna, 13% in Germania e ben 19 % in Francia. Non sono purtroppo disponibili cifre per quanto riguarda il mercato italiano.

Commenti (6)

  1. Chissà se nel 2011 vedremo gli abbonamenti per iTunes: tipo paghi 20 dollari al mese o 10 e hai tot canzoni da scaricare, se non l’intero catalogo. Altri hanno utilizzato formule del genere, forse è tempo che anche Apple ci pensi. Certo è che se il mercato digitale in USA cala non oso immaginare quello dei cd fisici, se è vero che in primavera iTunes veramente sorpasserà le vendite fisiche.

  2. intanto hanno aumentato i prezzi delle song…ora molte le danno a 1,29…e poi si lamentano???ridicoli

  3. Fosse per Apple i prezzi sarebbero stati a .99cent l’una. Le case discografiche non erano d’accordo. Apple da sempre spinge per prezzi del tipo .99 o 1.99 o 2.99 e via dicendo.

  4. Inoltre le case discografiche non possono pretendere di eliminare la pirateria e tenere prezzi improponibili..!

  5. francamente dubito che la crisi economica c’entri con questo calo di vendite,la crisi economica negli stati uniti è cominciata prima rispetto all’europa,quindi se avesse dovuto influenzare l’andamento delle vendite di itunes l’avrebbe fatto molto prima…

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