Apple Store Grand Central Terminal aprirà il 9 dicembre, fra le prime polemiche

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Apple ha ufficializzato la data di apertura del nuovo Store all’interno della Grand Central Terminal, la storica stazione ferroviaria di Manhattan: il nuovo punto vendita, che dovrebbe essere il più grande del mondo e promette ottimi affari grazie al flusso ininterrotto di passanti e turisti all’interno della stazione, sarà inaugurato il prossimo 9 dicembre, giusto in tempo per non sprecare la stagione delle compere natalizie che è appena cominciata. La data di apertura, che coincide con quella che più di un rumor aveva già indicato, è comparsa “magicamente” sul tabellone che nasconde l’entrata principale del nuovo negozio. Nel frattempo le autorità statali vogliono però vederci chiaro sui termini del contratto di affitto del negozio.

Giusto ieri vi segnalavamo uno scoop del New York Post che ha svelato i numeri del contratto d’affitto estremamente conveniente che Apple è riuscita a strappare alla Metropolitan Transportation Authority di New York. In primis non vi sarà alcuna revenue share fra Apple e MTA (tutti gli incassi del negozio saranno di Apple, a differenza di quanto avviene per altri esercizi commerciali attigui) e in più l’affitto annuale versato da Cupertino è ampiamente al di sotto della media per una location così esclusiva.

Quello che sembrava essere un semplice colpaccio contrattuale concesso dalla MTA a fronte del beneficio di avere un “prestigioso” Apple Store all’interno della Grand Central Terminal non è andato giù al Comptroller dello Stato di New York, Thomas DiNapoli, che alla luce di quanto svelato dal New York Post ha deciso di avviare un’indagine. Lo scopo è capire come mai ad Apple è stato concesso di pagare così poco per uno spazio esclusivo che potrebbe valere molto di più. Il Comptroller già in passato aveva riscontrato da parte della MTA una gestione un po’ ballerina e poco fruttuosa del patrimonio immobiliare in suo possesso.

La MTA per contro si difende dicendo Apple si è impegnata ad effettuare a proprie spese modifiche strutturali (come l’installazione di due grandi ascensori) e che il contratto con Cupertino garantirà entrate di molto superiori a quelle che era possibile ottenere dal ristorante Metrazur (che prima di Apple occupava quello spazio e cui Apple ha versato una buonuscita di 5 milioni). Peccato che l’affito ancora più basso pagato da Metrazur fosse la conseguenza di alcune gravi sviste da parte della MTA.

Insomma quella che sembrava essere una normale  apertura pre-natalizia per un nuovo Apple Store potrebbe essere in realtà l’occasione per una resa dei conti politica e di potere fra le autorità statali Newyorkesi. In ogni caso l’indagine difficilmente porterà ad un ulteriore ritardo nell’inaugurazione dello Store.

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