Limitate le app iOS con Parental Control, spiegate le ragioni

di Giovanni Tripodi Commenta

Analizziamo meglio la scelta che ha portato a limitare le funzioni di alcune app iOS con Parental Control, almeno stando a quanto annunciato da Apple

iOS 12
iOS 12

Trapelano alcun importanti novità in queste ore per coloro che sono interessati alle vicende di iOS, con un aggiornamento delle condizioni legate al Parental Control di alcune app che per forza di cose richiedono un chiarimento da parte del colosso di Cupertino oggi 2 maggio.

Una presa di posizione molto interessante da parte di Apple in qualche modo aiuta ad inquadrare al meglio la situazione per tutti coloro che sono interessati a questa vicenda:

“Recentemente abbiamo rimosso diverse app di controllo parentale dall’App Store e lo abbiamo fatto per un semplice motivo: mettono a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti. È importante capire perché e come è successo.

Durante l’ultimo anno, ci siamo resi conto che molte di queste app per il controllo parentale utilizzavano una tecnologia altamente invasiva chiamata Mobile Device Management o MDM. MDM offre controllo e accesso a terzi su un dispositivo e le sue informazioni più sensibili, tra cui la posizione dell’utente, l’utilizzo delle app, gli account e-mail, le autorizzazioni della videocamera e la cronologia di navigazione. Abbiamo iniziato a offrire questo utilizzo di MDM da parte di sviluppatori non enterprise all’inizio del 2017 e abbiamo aggiornato le nostre linee guida basate su tale lavoro a metà 2017”.

Insomma, a questo punto la vicenda di Apple, con le relative limitazioni del Parental Control, dovrebbe essere più chiara a tutti come si può facilmente immaginare.

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