Oggi a Cupertino si riuniscono gli azionisti Apple

di Redazione Commenta

Il consueto incontro annuale degli azionisti Apple si terrà oggi alle 10:00 ora locale presso la Town Hall al 4 di Infinite Loop, a Cupertino. All’incontro non saranno ammessi i giornalisti ma solamente gli “shareholders” che voteranno per l’elezione del CdA e discuteranno i punti all’ordine del giorno presentati nel Proxy Statement 2012.
Quella odierna è la prima assemblea degli azionisti dopo la dipartita di Steve Jobs e con Tim Cook come CEO.
Nonostante i grandi cambiamenti che il 2011 ha portato con sé, gli azionisti si incontreranno in un momento di notevole successo per l’azienda, rispecchiato in toto nel valore del portfolio azionario dei partecipanti al meeting.
Non mancheranno tuttavia argomenti caldi su questioni in sospeso, prima fra tutte la condizione dei lavoratori Foxconn, argomento assai sensibile che però, nonostante l’ampia copertura mediatica, non sembra aver influito in alcun modo sul valore delle azioni. Si potrebbe dire, con una punta di cinismo, che a Wall Street non gliene importi un bel niente di come vengano fabbricati gli iPhone, purché vendano e contribuiscano con l’iPad e i Mac a mantere inalterato lo straordinario tasso di crescita dell’azienda.
C’è da attendersi che qualcuno tiri nuovamente in ballo la questione “dividendi” e che più in generale si finisca per discutere ancora dell’enorme montagna di denaro (circa 100 miliardi di dollari) che Apple ha attualmente a disposizione.

Fra le mozioni portate al vaglio degli azionisti ce n’è una sul conflitto d’interessi che prende di mira il Board Member Al Gore. L’ha proposta il Free Enterprise Project, un’iniziativa supervisionata dall’ex dirigente dell’industria del tabacco e fund manager iper-conservatore Tom Borelli.
Borelli spinge per l’avvio di un’indagine interna per accertare un potenziale conflitto d’interesse ecologista dell’ex-quasi-Presidente degli Stati Uniti. Il fattore scatenante, a quanto pare, non sarebbe nulla di recente ma la ormai datata decisione di abbandonare la US Chamber Of Commerce. Apple abbandonò l’associazione a seguito delle forti critiche che erano state rivolte alle politiche ecologiche dell’amministrazione Obama.
Secondo Borelli, insomma, le politiche verdi di Apple (di cui ieri abbiamo avuto un altro esempio) che garantiscono all’azienda un notevole ritorno d’immagine e un potenziale risparmio nella gestione del proprio fabbisogno energetico andrebbero messe in discussione in quanto figlie illegittime dell’impegno ambientalista di uno dei membri del Consiglio d’Amministrazione.

Se dall’incontro emergeranno particolari interessanti vi terremo come sempre informati.

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