iOS 5: gli sviluppatori non potranno più accedere all’UDID

di Redazione 1

Apple ha da poche ore lanciato la sesta Beta di iOS 5. La frequenza di release di queste versioni per gli sviluppatori è notevole, ma è necessaria vista la grande quantità di novità che il prossimo firmware per iPhone introdurrà quando sarà pubblicamente rilasciato il prossimo ottobre. La nuova Beta porta però con sé quella che potrebbe essere una cattiva notizia tanto per gli sviluppatori quanto per gli utenti.

Come indicato nelle sue linee guida, Apple bloccherà l’accesso all’UDID di un iDevice ai developer, impedendo loro di accedervi e di usare questo codice alfanumerico identificativo per risalire al dispositivo che l’utente sta usando. La soluzione: ogni sviluppatore dovrebbe fare in modo che ogni sua app abbia un UDID, che possa essere usato in maniera alternativa a quello di iPhone, iPod touch o iPad.

Lo Universally Unique Identifier viene attualmente utilizzato dai creatori di software per iPhone per conoscere l’utente di una app, in modo da fornirgli un servizio specifico in base alle sue scelte precedenti e al suo utilizzo del device. L’esempio più semplice per questo genere di funzioni è legato ai network pubblicitari, che utilizzano l’UDID per identificare un utente e proporgli contenuti pubblicitari in relazione, ad esempio, alle pubblicità già visualizzate in precedenza.

Non è chiaro perché Apple impedirà l’utilizzo dell’UDID agli sviluppatori. Se da un lato si potrebbe pensare che Cupertino abbia intenzione di accantonare il codice per i suoi dispositivi dall’altro un non meglio precisato CEO del settore mobile fa sapere: “Vi garantisco che Apple non smetterà di usare gli UDID”.

Se Apple dovesse essere l’unica compagnia ad avere accesso agli UDID su iPhone, questo permetterebbe ad iAd e Game Center di guadagnare uno scorretto vantaggio contro le piattaforme concorrenti, come OpenFeint e AdMob. Di certo c’è che gli sviluppatori che fino ad oggi hanno usato gli UDID per identificare i loro utenti, potrebbero domani dover perdere tutti i loro dati e ripartire da zero con un nuovo UDID legato al software e non all’hardware.

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Commenti (1)

  1. Beh tutto sommato la vedo come un bella garanzia in termini di privacy

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