Steve Jobs ha continuato a lavorare ad un “nuovo prodotto” fino al giorno prima della sua scomparsa

di Redazione 12

Masayoshi Son, CEO della compagnia telefonica giapponese Softbank

Non è nostra intenzione speculare sulla morte di Steve Jobs con articoli riguardanti notizie “trapelate” da chissà quali fonti o storielle raccontate da un qualche analista. Ciò che vi proponiamo è infatti la testimonianza diretta di Masayoshi Son, CEO della compagnia telefonica giapponese Softbank.

Pare che Son stesse partecipando ad un incontro con Tim Cook, quando ad un certo punto il CEO di Apple si sarebbe dovuto assentare a causa di un’improvvisa telefonata. Questo incontro avveniva il giorno stesso dell’ evento del 4 Ottobre, durante il quale veniva presentato al mondo il nuovo iPhone 4S: a chiamarlo era proprio Steve Jobs.

“Masa, scusami ma devo abbandonare il nostro meeting” – disse Cook – “Dove stai andando?” – chiese Son – “Il mio boss mi sta chiamando. Vuole parlare con me a proposito del prossimo nuovo prodotto Apple.” – rispose Cook.

Questo ed altro ha raccontato Son in una recente intervista pubblica operata dall’ambasciatore U.S.A. in Giappone John Roos: il giorno stesso in cui fu annunciato il lancio dell’ iPhone 4S Steve Jobs stava ancora lavorando ad un fantomatico “nuovo prodotto” (iPhone 5? iPad 3?). Il giorno dopo morì.

Lo stakanovismo di Jobs è sempe stato noto al mondo e queste dichiarazioni -questa testimonianza- ne sono la conferma. Masayoshi Son, pur non rivelando di quale “nuovo prodotto” si trattasse, ha ribadito più volte nella sua intervista quanto ammirasse lo spirito e la passione che Steve Jobs dedicava al suo lavoro (anche se è un po’ riduttivo definirlo solo “lavoro”).

Di seguito vi proponiamo un video in cui trovare parte dell’intervista di John Roos a Masayoshi Son.

 

Vale la pena concludere con una citazione del racconto di Son:

Era molto debole, molto malato. Ma l’annuncio del loro nuovissimo prodotto in qualche modo gli ha allungato la vita.

Può davvero fare così tanto una passione?

 

[via]

Commenti (12)

  1. Mah iPad3 iPhone5 sono di sicuro già pronti … Chissà che aveva in mente … Ci stupirà ancora addio Steve

  2. Sarà iPad 4 e iPhone 6 o 5s il dopo steeve .. Di sicuro …. Ed inizio del declino

  3. Sono sicuro che avrà svelato a Tim Cook come sarà il mondo tecnologico tra dieci anni.

  4. Luca
    Le linee di prodotto dei prossimi cinque anni, a grandi linee, sono già state fatte da Steve. Ho pochi dubbi su questo. In Apple ci sarà sempre lo spirito di Steve Jobs ma credo che il dopo Steve inizierà effettivamente solo intorno al 2015-2016, in coincidenza con l’apertura del nuovo campus.Per quanto riguarda Apple e la sua crescita, siamo appena all’antipasto. I prossimi dieci anni sotto la guida di Tim Cook saranno molto interessanti. Teniamo presente che Apple crede che iPad diventerà più grande del mercato PC.

  5. @ rogerdodger:
    Concordo con te che la nuova gamma prodotto è quella di steeve … Ma dalla mia esperienza aziendale ho sempre visto i piano a 2 e 5 anni in cui quello ha due è eseguibile il 5 meramente speculativo … Per cui io vedo il cambio al 2014.

    Ma sappiamo anche che apple ê apple …. E concordo che i pad saranno il mercato del futuro …. Io per viaggiare basta lap top già da iPad 1

  6. Ricordo una notizia di inizio anno, dove si parlava di un nuovo prodotto Apple per il 2012 nato dalla fusione di IPAD e Macbook air !

  7. sono poi abbastanza sicuro che Apple punterà sull’adozione di un CEO più conduttore, più coinvolgente, magari Forstall o Ive

  8. Che fosse jobs dall’altra parte dell’Iphone di Cook non penso ci siano dubbi.Dubbio che secondo me rimane come modo pacato per defilarsi dal meeting in maniera cortese senza dare più di tanto motivazioni(il mio pensiero è che evidentemente Jobs voleva dire qualcosa di importante a Cook prima di espirare…immagine quasi bucolica).Penso che sia di cattivo gusto da parte di Masayoshi e da parte vostra,lo speculare notizie “basse”sul povero defunto Jobs.

  9. Ma chissà cosa aveva da dirgli, stava per morire, non coltiviamo leggende sul nulla. Inoltre chissà quanto poco lucido era, pertanto potrebbe aver pure farneticato con discorsi senza senso.
    Pensate veramente che stesse ancora lavorando efficacemente sui prodotti?
    Stiamo sconfinando nel mistico, torniamo in noi, soprattutto perchè se fosse veramente così, avrebbe dato un esempio deprecabile.
    Perchè diffondere l’idea che sia eroico e corretto che un padre di famiglia lavori fino alla morte, sottraendo gli ultimi istanti di vita a figli e moglie? Sarebbe più intelligente stenderci sopra un velo pietoso piuttosto, anche per non contagiare nessun altro, quel che si racconta è disumano.

  10. Quoto Marcossss!!! Nessuno pensa che quella di Cook fosse solo una scusa? Vedo molto più probabile che alla telefonata gli abbiano detto che Steve stava in fin di vita…se non già morto…

  11. @Marcossss: Ma che cosa stai dicendo? Che era malato e le sue condizioni peggiorate è un dato di fatto, ma non per questo non poteva essere lucido! Se fosse stato in fin di vita sul letto di morte probabilmente hai ragione tu… lo vedo anch’io circondato dall’affetto della famiglia e coi pensieri liberi del mondo tecnologico. Non sappiamo come sia morto, è possibile di tutto: un infarto, un ictus improvviso… lo so per certo perché le cure per questa malattia indeboliscono tutto il corpo e i rischi che l’organismo venga colpito da complicazioni fulminati è alto e probabile. Parlo con cognizione di causa… ho visto morire persone non tanto per il cancro, ma per le conseguenze che le cure portano.

  12. Ma che stai dicendo iPeppe.
    Anche io ho visto morire una persona di cancro e ti assicuro che avrebbe potuto fare tutto ma non lavorare. Io non pretendo di avere la verotà in mano, ma voi evitate di raccogliere e rilanciare tante baggianate. È tutto marketing.
    Pure sette bit ha chiuso perchè non ce la facevano più con la distorsione delle notizie in campo.
    C’è un limite alla decenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>